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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 22.1913

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Gàbrici, Ettore: Cuma
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https://doi.org/10.11588/diglit.11259#0298

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CUMA

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sua fisonomia di città greca cominciava a scomparire,
per la mescolanza avvenuta, nella sua popolazione,
di elementi etruschi ed oschi.

Per ciò che riguarda i primi, basta dare uno
sguardo alle oreficerie ed all' architettura sepolcrale
cumana, nella quale si fa strada il tipo della tomba
a schiena, simile, per la struttura, a certe camere se-
polcrali etnische. Quanto all' affermazione dell' ele-
mento osco ed allo imbastardirsi della civiltà greca
e della industria locale, A. Sambon potè constatare,

con fine senso di osservatore, che nelle monete di-
mane del 450 all' incirca si manifestano certe parti-
colarità dello stile indigeno {Revue Num., 1907,
pag. 453). Tale è il responso dei monumenti numis-
matici ; ma ben altri indizi di questo decadimento
ricaverebbe dal complesso della civiltà cumana del
secolo quinto chi con sufficiente preparazione, quale
lo Stevens non poteva avere, ponesse oggi mano a di-
scoprire le ultime venerande tracce della necropoli
cumana.
 
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