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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 22.1913

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Gàbrici, Ettore: Cuma
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https://doi.org/10.11588/diglit.11259#0355

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lungo scettro. Il capo è coronato di foglie (edera?). sulla quale si appoggia col braccio destro, volgendosi

Gli sta accanto Dionysos, vestito di una doppia veste indietro a guardare Herakles.

succinta, a maniche lunghe, bianca e orlata d'oro. Quin ta co pp i a. Un giovane adolescente (Iakchos),

Guarda Triptolemos stando in atteggiamento di riposo; con lunghi riccioli cadenti sulle spalle e collanina di

poggia la mano destra sull'anca e il gomito sinistro perle, regge due faci ardenti; indossa un corto chi-

ad un piastrino bianco, che sostiene lo himation azzurro tone ed ha le embades. Stando di fronte, in piedi,

con orlo dorato ed un tripode coragico, che emerge inclina mollemente il capo a sinistra verso una dea,

dietro le spalle del nume, il quale è distinto pure dal seduta su di una base di color bruno, che tiene nella

tirso e dalla corona di edera. sinistra uno scettro, e con la destra si solleva l'orlo

Terza coppia, o coppia centrale. Demeter del velo, che le copre anche il capo,
seduta a sinistra su base rettangolare, originariamente Le dieci figure sono rappresentate in una calma
dipinta di rosso-bruno, volge il capo indietro ed in solenne e dignitosa, o sedute o in piedi, ed in questo se-
alto a riguardare Kore. Indossa chitone a maniche condo caso stanno in atteggiamento di riposo, poggiando
corte, bianco e dorato, e himation anch'esso bianco e il corpo sopra una delle gambe e guardando la figura
dorato; ha in capo il kalathos, lo scettro nella destra, che sta seduta. Unico è quindi lo schema dei cinque
collana ed orecchini. La stretta relazione di confidente gi'uppi, che l'artista cercò di variare con pose diverse,
tenerezza, tra lei e Kore, come tra madre e figlia, osservando pure la coirispondenza di posa tra i gruppi
oltre che dallo sguardo traspare dall'atto di De- contrapposti; vi è difatti relazione in questo senso,
meter, che stende la mano sulla fiaccola di Kore. fra le dee che stanno ai due estremi della serie, e che
La quale le sta in piedi di fianco, rivolta a lei, in la chiudono rivolte con la faccia verso il punto medio
chitone e himation bianchi e dorati, sostenendo con di quella; v'è relazione fra Iakchos e la dea corrispon-
le mani una face accesa. Ha una corona di perle, dente, nei riguardi della posa e degli attributi; fra
collana ed orecchini. Sta per terra, fra le due figure, Athena e Triptolemos per la direzione ed il movimento
una piccola ara ardente, sulla quale s'incrociano due flessuoso del corpo. In altri casi la corrispondenza non
§ctK%oi. è solamente formale, ma ideologica, e deve guidarci

Quarta coppia. Figura maschile in piedi, di nella esegesi che fu più volte tentata; e si può quindi
fronte; una larga fascia bianca la copre dall'ombelico presumere che le due divinità femminili, collocate
al ginocchio, cadendo in pieghe sul fianco sinistro. È agli estremi della serie, corrispondano ad una conce-
coronata di edera e regge con la destra, per una delle zione omogenea, che Dionysos non senza forti ragioni
gambe posteriori, un porcbetto, il %oiqog /uvóTixóg. sia contrapposto ad Herakles.

Tutti gli esegeti hanno ritenuto che questa figura soste- Nella distribuzione delle dieci figure si osserva
nesse nella sinistra due fasci di rami, simili a quelli pure, che il criterio della simmetria e dei contrapposti
più sopra riconosciuti come §àxyoi; ma se avessero prevalse, nella mente dell'artista, su quello della ani-
bene esaminato il disegno che lo Stephani pubblicò, nità di contenuto religioso. Così ci spieghiamo, perchè
avrebbero riconosciuto una differenza fra questi due il giovanetto Iakchos, il figlio di Demeter, che nella
oggetti. L'uno (a sinistra) è una vera e propria clava, triade eleusinia troviamo collocato così vicino alla
che s'ingrossa all'estremo superiore, i cui nodi sono madre, in una certa categoria di monumenti, qui sta
ben distinti e simmetricamente distribuiti, laddove il così discosto da essa. Da ciò si desume, che la distri-
bastone di destra non è altro che un fascio di rami buzione delle divinità rispetto alla coppia centrale di
più sottile, nel quale si distinguono le linee rilevate Demeter e Kore, non fu fatta in ragione del grado
e parallele, ben diverse dai nodi della elava, e simili di dignità e del rapporto che ciascuna di esse ha con
a quelle dei due (iccx^oi descritti. La figura non può le due maggiori divinità dei misteri ; ma è pure chiaro,
quindi essere che un Herakles. Sta alla sua sinistra che a queste fu assegnato il posto d'onore, e che quindi
Athena in chitone bianco, trattenuto sul petto da due ogni tentativo di esegesi deve pigliar le mosse, mate-
strisce incrociate che scendono dalle spalle. La dea rialmente e ideologicamente, da queste,
galeata, con asta nella sinistra, siede sopra una rupe, Stabiliti questi punti fondamentali, può maiammet-


 
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