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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 23.1914

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Paribeni, Roberto; Romanelli, Pietro: Studii e ricerche archeologiche: nell'Anatolia meridionale
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https://doi.org/10.11588/diglit.11258#0139

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nell'anatolia meridionale

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da me osservato, termini internamente in uno o più
ambienti, adibiti a conserva d'acqua.

Poco più ad est del luogo di questo cunicolo, ma
alquanto più in basso, è il villaggio di Karadelik; e
non lontano da questo, sulla bocca di un pozzo, è
messo in opera un frammento di pietra con iscrizione,
purtroppo molto corrosa e assolutamente illeggibile.

Da Murtana Derem kalesi. seguitando la via verso
nord, in un terreno che si va man mano coprendo di
boschi di pini, si giunge, dopo circa un'ora, a Iki-bascì
(=due teste), e quindi a Renderà; più in là si tra-
versa a guado il Cestrus, e si arriva a Ciatalar, un
villaggio, o meglio, un insieme di molti gruppi di case,
sparse su colline in mezzo a larghi campi di grano.
Presso ad uno di questi gruppi di case, si notano
poche rovine di una torre, che, a dire degli abitanti
del luogo, si elevava, lino ad alcuni anni fa, molto
alta : poi essa fu distrutta per trar profitto delle sue
pietre; cosicché oggi non ne rimane che la base dei
muri, costruiti in pesanti blocchi di calcare appena
sgrossati. La torre aveva pianta rettangolare, e il suo
interno, almeno nella parte inferiore, era diviso in due
camere: rimane infatti anche la base di un muro divi-
sorio. Addossata al lato orientale della torre è un'altra
costruzione in pietre più piccole e più rozze, e cer-
tamente più recente; sembra sia distinta anch'essa in
due ambienti: ma fitti cespugli la ricoprono in ma-
niera tale, che nulla di preciso si può riconoscere
circa la sua pianta, e, quindi anche circa l'uso cui
era adibita.

Oltre Ciatalar si entra nella valle del Kyrkgescit
Ciai, valle angusta e monotona, chiusa tra due alte
coste di monti; e dopo circa otto ore di cammino
difficile, si arriva a Kyzyllyk.

Le rovine sono ad occidente del villaggio, posto
in cima a due rupi aguzze, che si levano al disopra
di bellissimi boschi di pini, e dette Balaban Tepe.

A quella delle due rupi, che è posta più verso est,
si sale dal lato meridionale per una scala tagliata
nella roccia, della quale si riconoscono chiaramente
molti gradini. La scala ci indica con certezza uno, e
forse l'unico antico accesso della piccola città; dove
essa termina, sono, dall'un lato e dall'altro, notevoli
avanzi di muri, che senza dubbio hanno appartenuto
a delle torri che proteggevano l'ingresso alla città :
in quello di destra è aperta una feritoia. Questi muri

sono costruiti in piccole pietre irregolari con strati
di calce abbastanza spessi, e sono, senza dubbio, di
fabbrica medioevale. Andando lungo il perimetro,
ineguale e frastagliato, della rupe, si vede come il
medesimo muro corresse tutto all' intorno, non in linea
continua, ma limitato soltanto a quei punti dove la
roccia non otfriya già di per sè una difesa sufficiente:
un lungo tratto, e ben conservato, di esso, è sul lato
occidentale.

Fig. 00. — Antica chiesa presso Kyzyllyk,

Su tutta l'area della rupe sono cisterne cavate
nel suolo e piccoli muri rozzi di ciottoli e calce,
anch'essi senza dubbio di costruzione medioevale, che
devono avere appartenuto a case private ('); l'unico
edificio notevole, che ancora si riconosce abbastanza
bene, è una chiesa (pianta, in fig. 50).

Di essa non rimane che la parte bassa dei muri,
onde non se ne può tracciare che la pianta, che pure
presenta qualche particolarità degna di rilievo. La
fronte era rivolta verso occidente, come quella di

(>) Altri avanzi di case si vedono pure in basso tra i pini,
alle falde orientali della rupe stessa, fuori della cinta di mura.
 
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