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Galli, Edoardo: Il sarcofago etrusco di torre San Severo: con quattro scene del ciclo Trojano
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IL SARCOFAGO ETRUSCO DI TORRE SAN SEVERO ECC.
che non ha minore importanza della tomba Francois
nei riguardi della prima scena. Essa esibisce l'ucci-
sione di Polissena sul tumulo fiammante; la fan-
ciulla è tenuta orizzontalmente da tre guerrieri, Anfi-
locho. Antifate, Aiace d'Oileo (Iliades, nell' iscrizione),
mentre Neottolemo, afferratala per i capelli, la sgozza.
Sono inoltre presenti alla scena, a destra presso
uno sgabello il vecchio Fenice con la lancia in mano,
il quale però guarda dalla parte opposta ; e a sinistra
Diomede e Nestore Pulios intenti con lo sguardo al
tativo anche il lato b della tazza di Brygos al Louvre
inspirata all' Iliuperside, sulla quale vedesi Acamante
(^xa,Ma[e]) che trascina per mano Polissena {IIoXv%-
oeve) (').
Ammettendo, come dimostra il prof. Tosi nel suo
citato studio con profonda e lucida disamina degli
argomenti filologici relativi, che l'ispirazione per i
primi tre monumenti debba ricercarsi in un poema
ciclico ionico (*), bisogna — prima di tornare al
nostro sarcofago — cogliere lo schema preciso in cui
Fio. 37. — Anfora ionica col sacrificio di Polissena sul tumulo di Achille, secondo la tradizione epica: nel Museo Britannico.
sacrificio (tìg. 37). Qui siamo di fronte all'epilogo del
dramma, espresso nella sua più cruda e violenta
realtà. Uno schema analogo che fa presentire la cata-
strofe nella forma che è esposta sull'anfora di Londra,
si riscontra in due altri monumenti che del pari non
scendono al disotto del sec. VI a. C, e questi sono una
hydria del Museo di Berlino (') e un sarcofago di-
pinto del Museo di Leida proveniente da Clazomene(2),
con la scena preparatoria del sacrificio (fig. 38). Vi
si vede infatti Neottolemo che trascina a forza verso
il tumulo paterno la vergine troiana, la quale atter-
rita recalcitra. Si accosta a questo schema rappresen-
(l) Furtwiingler, Beschr. der Vasensam. im Antiquarium,
I, n. 1902; Ovcrbeck, Ber. Gal, XXVIM7; Roscher, Lex.
mytk., III-2, pag. 2735-6. Da notare su questa hydria l'ombra
di Achille in sembianze di piccolo guerriero alato, svolazzante
sul tumulo.
(*> Bruntajahrb. d. arch. /»»£..XXVIII(l913),pag.58 Bgg.,
tav. Ili; T. Tosi, in Atene e Roma, XVII (1914), pag. 19-38,
fig. 1. — Cfr. von Duini e Hauser, in Jahrb. d. arch. Inst., 1913,
pag. 272 sg.; pag. 274 sg.
Monumenti Antichi —- Vol. XXIV.
l'uccisione di Polissena è tradotta sulle recenziori opere
artistiche ; e ciò allo scopo di bene intendere il valore
delle differenze formali, che non sono altro, in ultima
analisi, se non i segni tangibili di una mutata e
diversa fonte d'ispirazione.
La serie di tali monumenti è assai più numerosa,
e permette anche una partizione in due gruppi, se-
guendo il criterio delle affinità e somiglianze esteriori.
In tutti predominano intanto due concetti fonda-
mentali, che bisogna porre subito in rilievo: il colpo
di spada alla fanciulla non viene mai inferto; e per
di più Neottolemo si apparecchia a compiere il sa-
crificio da solo, in contrapposizione con la ricordata
anfora di Londra, sulla quale altri guerrieri costrin-
gono la vittima a subire il martirio
(:) Cfr. Eurtwtagler-Reichhold, Griech. Vasenmalerei,
testo pag. 116 sgg., fase. Ili, tav. XXV; Roscher, op. cit., III-2,
pag. 2734, fig. 10.
(2) op. cit., specialmente pag. 23 sgg.
(3) Non prendo in considerazione la nota cista Townley
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IL SARCOFAGO ETRUSCO DI TORRE SAN SEVERO ECC.
che non ha minore importanza della tomba Francois
nei riguardi della prima scena. Essa esibisce l'ucci-
sione di Polissena sul tumulo fiammante; la fan-
ciulla è tenuta orizzontalmente da tre guerrieri, Anfi-
locho. Antifate, Aiace d'Oileo (Iliades, nell' iscrizione),
mentre Neottolemo, afferratala per i capelli, la sgozza.
Sono inoltre presenti alla scena, a destra presso
uno sgabello il vecchio Fenice con la lancia in mano,
il quale però guarda dalla parte opposta ; e a sinistra
Diomede e Nestore Pulios intenti con lo sguardo al
tativo anche il lato b della tazza di Brygos al Louvre
inspirata all' Iliuperside, sulla quale vedesi Acamante
(^xa,Ma[e]) che trascina per mano Polissena {IIoXv%-
oeve) (').
Ammettendo, come dimostra il prof. Tosi nel suo
citato studio con profonda e lucida disamina degli
argomenti filologici relativi, che l'ispirazione per i
primi tre monumenti debba ricercarsi in un poema
ciclico ionico (*), bisogna — prima di tornare al
nostro sarcofago — cogliere lo schema preciso in cui
Fio. 37. — Anfora ionica col sacrificio di Polissena sul tumulo di Achille, secondo la tradizione epica: nel Museo Britannico.
sacrificio (tìg. 37). Qui siamo di fronte all'epilogo del
dramma, espresso nella sua più cruda e violenta
realtà. Uno schema analogo che fa presentire la cata-
strofe nella forma che è esposta sull'anfora di Londra,
si riscontra in due altri monumenti che del pari non
scendono al disotto del sec. VI a. C, e questi sono una
hydria del Museo di Berlino (') e un sarcofago di-
pinto del Museo di Leida proveniente da Clazomene(2),
con la scena preparatoria del sacrificio (fig. 38). Vi
si vede infatti Neottolemo che trascina a forza verso
il tumulo paterno la vergine troiana, la quale atter-
rita recalcitra. Si accosta a questo schema rappresen-
(l) Furtwiingler, Beschr. der Vasensam. im Antiquarium,
I, n. 1902; Ovcrbeck, Ber. Gal, XXVIM7; Roscher, Lex.
mytk., III-2, pag. 2735-6. Da notare su questa hydria l'ombra
di Achille in sembianze di piccolo guerriero alato, svolazzante
sul tumulo.
(*> Bruntajahrb. d. arch. /»»£..XXVIII(l913),pag.58 Bgg.,
tav. Ili; T. Tosi, in Atene e Roma, XVII (1914), pag. 19-38,
fig. 1. — Cfr. von Duini e Hauser, in Jahrb. d. arch. Inst., 1913,
pag. 272 sg.; pag. 274 sg.
Monumenti Antichi —- Vol. XXIV.
l'uccisione di Polissena è tradotta sulle recenziori opere
artistiche ; e ciò allo scopo di bene intendere il valore
delle differenze formali, che non sono altro, in ultima
analisi, se non i segni tangibili di una mutata e
diversa fonte d'ispirazione.
La serie di tali monumenti è assai più numerosa,
e permette anche una partizione in due gruppi, se-
guendo il criterio delle affinità e somiglianze esteriori.
In tutti predominano intanto due concetti fonda-
mentali, che bisogna porre subito in rilievo: il colpo
di spada alla fanciulla non viene mai inferto; e per
di più Neottolemo si apparecchia a compiere il sa-
crificio da solo, in contrapposizione con la ricordata
anfora di Londra, sulla quale altri guerrieri costrin-
gono la vittima a subire il martirio
(:) Cfr. Eurtwtagler-Reichhold, Griech. Vasenmalerei,
testo pag. 116 sgg., fase. Ili, tav. XXV; Roscher, op. cit., III-2,
pag. 2734, fig. 10.
(2) op. cit., specialmente pag. 23 sgg.
(3) Non prendo in considerazione la nota cista Townley
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