Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

DOI Artikel:
Pettazzoni, R.: Stazioni preistoriche nella provincia di Bologna
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0157

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
305

STAZIONI PREISTORICHE NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

306

giano ('), le stazioni imolesi del Castellaccio e di
Toscanella, quella bolognese di Villa Cassarini non
sono le sole che stanno a rappresentare la persistenza
della tradizione neolitica per entro ad epoche più
progredite. Infatti, stazioni analoghe vennero alla luce
a Bologna stessa fra Porta Saragozza e Porta d'Aze-
glio (2), e, presso a Bologna, a Trebbo Sei Vie. in
comune di Castenaso (3). e a Castel dei Dritti (*),
dove è interessante ritrovare le capanne in due strati
sovrapposti precisamente come al Castellaccio (5) ;
mentre nell' Imolese appartiene allo stesso tipo la
stazione della Prevosta (6) ; e lo stesso tipo di sta-
zione è poi rappresentato, fuori della Provincia di
Bologna, a occidente nelle ' terramare ' dei fondi
Fiastri e liomei nel Reggiano (7), e ad oriente, a
Bertarina di Vecchiazzano, nel Forlivese (8).

E procedendo così di riscontro in riscontro, c'im-
battiamo qui in un altro problema ch'è particolar-
mente connesso con i travamenti di Villa Cassarini,
mentre poi concerne in modo speciale Bologna prei-
storica. Tracce di un abitato preistorico a capanne
furono trovate in buon numero nel sottosuolo stesso
di Bologna (dentro la vecchia cinta) (9). È questo il
solo abitato conosciuto che si possa far corrispondere
a quelle sepolture da cui è rappresentata la civiltà
detta di Villanova. Dal momento che stazioni primi-

(') G. Chierici, Quarto gruppo di fondi di capanne del-
l'età della pietra nella provincia di Reggio, in Bull, di paletno-
logia italiana, I, 1875, pag. 101 e seg.; Villaggio dell'età
della pietra nella provincia di Reggio Emilia, ibid., 3, 1877,
pag. 1 e seg.

(*) Presso il serbatoio dell'acquedotto, a Villa Sarti, a
Villa Bosi : A. Zannoni, Arcaiche abitazioni in Bologna,
pag. 11 e seg., tavv. I, II, III ; E. Brizio, Epoca preistorica,
pag. XXXIII.

(3) Ballettino di paletnologia italiana, 22, 1896, 251.

(*) E. Brizio, Monumenti archeologici della provincia di
Bologna, in L'Appennino Bolognese: descrizione e itinerari
Bologna, 1881, pag. 200 e seg.

(5) Peet, The stone and brome ages in Italy and Sicily,

375.

(•) E. Brizio, Villaggio preistorico a fondi di capanne
scoperto nell'Imolese, in Alti e Memorie della R. Deputazione
di storia patria per le provincie di Romagna, 1884, pag. 93 e
seg. ; Epoca preistorica, pag. XXXIV e seg.

(') G. Chierici, in Bullettino di paletnologia italiana, I,
1875, pag. 115; 3, 1877. pag. 108.

I») 0. Montelius, La civilisation primitive en Italie, I,
tav. 21, 1-16.

(") A. Zannoni, Arcaiche abitazioni in Bologna (Bolo-
gna 1907).

Monumenti Antichi — Vol. XXIV.

tive di capanne si trovarono anche subito fuori della
vecchia cinta, tra Porta D'Azeglio e Porta Sara-
gozza ('), a Villa Sarti, a Villa Bosi, a Villa Cassa-
rini, vien fatto naturalmente di porsi il problema dei
rapporti fra le une e le altre. È vero che l'orizzonte
culturale di Villa Cassarini, come quello che rientra
sostanzialmente nell'età del bronzo, appare più arcaico
rispetto a quello eh' è rappresentato dalle capanne del
sottosuolo urbano. Ma occorre tener presente che la
civiltà stessa di Villanova ha origini più remote di
quel che fino a ieri si poteva credere, e risale con
le sue origini ad un periodo di tempo che tien dietro
immediatamente all'età del bronzo, e segna la tran-
sizione tra l'età del bronzo e la prima età del ferro,
come è stato messo in evidenza dagli scavi intrapresi
ed eseguiti dal Ghirardini nella necropoli arcaica
situata fuori di Porta San Vitale in Bologna (2). Or
questi riscontri ed addentellati parlano in favore di
una teoria che consideri le capanne ' villanoviane '
dell'abitato urbano come rappresentanti anch'esse la
persistenza di elementi locali e primitivi per entro
alla sopraggiunta età del ferro, e verosimilmente per
opera di genti che fossero discendenti, ultimamente,
dalle prische famiglie stanziate in situ fin dai tempi
litici.

Come gli abitanti delle capanne di Villa Cassa-
rini, e — possiamo aggiungere, estendendo lo sguardo
oltre l'orizzonte strettamente bolognese, — come gli
abitanti delle stazioni di Toscanella e del Castel-
laccio modificarono la loro primitiva civiltà con ele-
menti tipici dell'età del bronzo, derivati dai contatti
con i terramaricoli; così i loro nipoti e discendenti
più o meno prossimi, vivendo nella prima età del
ferro avrebbero, per un processo analogo, modificato
la loro civiltà al contatto con nuovi elementi cultu-
rali e sotto l'influsso di nuove e varie correnti, pur
attenendosi anch'essi all' antico e tradizionale tipo di
abitazione: la capanna. Questa ipotesi, che tende a
far parte all'elemento indigeno e locale nella costitu-
zione complessiva della civiltà di Villanova, è desti-

(') Vedi sopra a pag. :'>05.

(2) G. Ghirardini, La necropoli antichissima scoperta a
Bologna fuori Porta S. Vitale (Estratto dal Rendiconto delle
Sessioni della R. Accademia delle Scienze cieli'Istituto di
Bologna, Classe di Scienze morali: sezione storico-filologica),
Bologna 1913.

20
 
Annotationen