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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Ducati, Pericle: La sedia Corsini
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0213

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LA SEDIA CORSINI

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consimili schemi decorativi si diffusero nel mondo
ellenico e nel mondo etrusco. Così nello specchio ar-
caico già della colle/ione Gerhard, di pretta arte
ionica ('). si hanno ben quattro elementi vegetali al-
ternati.

Come è noto, i due schemi tipici sono quello a
fiori di loto alternativamente chiusi ed aperti, schema
caratteristico iu opere d'arte ellenica (2), e quello a
boccioli o fiori di loto alternati a palmette, per cui
si possono citare parecchi monumenti etruschi (8).

Nella colonna sopra menzionata da Orvieto della
Glittoteca Ny-Carlsberg, all'ornato in basso con il
ramo di edera, per cui più sopra ho citato questo
monumento, corrisponde in alto la fascia con palmette
e fiori di loto sbocciati.

Nella sedia Corsini invece, l'ornato, pur palesando
la sua vetusta origine, ha assunto un carattere se-
riore; si è, per dir cos'i, modernizzato, più che con
l'intreccio maggiormente complesso dei suoi elementi,
con la sostituzione ai fiori di loto di foglie di edera,
di quelle foglie di edera che vediamo espresse con
maggiore favore nell'arte etnisca dei secoli V e IV.

e a bottoni di loto, posto alla baso del frontone della tomba
rupestre di Kiitschuk-jasili-k'aia nella Frigia (si veda da ul-
timo su di essa Rizzo, Bull, cit., 1910, pag. 319 e segg., fìg. 8,
ove è raccolta l'antecedente bibliografìa, ed ove sono giuste
osservazioni sull'arrovcsciamento degli elementi vegetali).

(1) Gerhard, op. cit., I, tav. XLIV; rimando a quanto già
espressi in Ròm. Mitt., 1912, pag. 273 e segg.. fig. 6; si cfr.
Matthies, op. cit., fig. 2, pag. 25 e seg. (opera etrusca di arte
ellenica); per l'ornato della cornice si veda ivi, pag. 32.

(2) Cito, nel repertorio ceramico, esemplari di ceramica
tipo Fikellura (Bohlau, Aus jonischen uni italischen Nekro-
polen, pag. 56), di ceramica rodia(Salzmann, Camiros, tav. 32;
Buschor, Griechische, Vasenmalerei, fig. 49), di ceramica la-
conica o cirenaica (Buschor. op. cit, fig. 79), di ceramica cal-
cidica (Buschor, op. cit., flg. 67). Di opere metalliche adduco
la laminetta bronzea di Olimpia (Olympia, IV, tav. XLIII,
n. 755) ed una delle laminette bronzee da Bomarzo (Antike,
Denkmàler, I, tav. 21, 5; cfr. Keisch in Amelung e Helbig, I,
pag. 401, n. 747).

(3) Si veda il fregio sopra la superficie marina nella tomba
cornetana, già citata, delle Leonesse. Per la ceramica etrusca
di impronta jonica si veda Sieveking e Hack], Die k Vasen-
sammlung zu Mùnehen, I, tav. 33, figg. 153 e 159; tav. 41,
fig. 197). Ber terrecotte architettoniche etnische si vedano in
Arndt, La Glyplothrque Ny-Carlsberg, alcune antefisse a testa
silenica (tav. 176, 3, figg. 44-45) e a testa femminile (tav. 176,1,
figg. 42-43); si cfr, per la Campania, Koch, Dachterrakotten
aus Campanien, fig. 113 e tav. XXVII, 4. Per monumenti jo-
nici cito una idria ceretana del Louvre (Buschor, op. cit, fig. 61)
ed una laminetta di Bomarzo (Antike Dehkmàler, I, tav. 21, 4).

Monumenti Antichi — Vol. XXIV.

Palmette e foglie di edera invero sono predominanti
nella decorazione tìtomorfa delle stele felsinee.

Noto infine come per questa fascia decorativa la
sedia Corsini si riallacci ad un vetusto esemplare
bronzeo del medesimo tipo di sedia, cioè all'esem-
plare di Dolciano (n. 7), ove, e come orlatura esterna
ed interna dell'alto dorsale, e come fascia intorno al
basso sedile si ha un analogo intreccio di viticci che,
nella fascia, hanno piccole palmette terminali(1).

La cerimonia sacra ed i giuochi (tav. 11-V1I).
— Questo è il contenuto della decorazione figurata che
gira tutto attorno al sodile. Son due scene diverse,
connesse tuttavia insieme assai strettamente.

Vi è una processione diretta verso sinistra alla
volta di un'ara, su cui è rappresentata una piccola
piramide (la fiamma) e, a quel che pare, un ar-
nese male espresso, forse un nsfinm^oXav', accanto
all'ara è un albero basso e nodoso a scarso e largo
fogliame, forse un fico. Precede un personaggio a testa
scoperta ed imberbe, come tutte le altre figure della
zona, indossante, come i tre personaggi che lo seguono,
un corto abito stretto alla cintura; sulla spalla sinistra
tiene un'ascia e cou la destra trae con una corda un
line, la vittima, che segue senza riluttanza e che ha
una fascia attorno al corpo. Un secondo personaggio
con una verghetta incita l'animale e reca nella si-
nistra un secchiello ; poi sono due uomini che portano,
intìlato ad una pertica, un ampio recipiente con co-
perchio, a forma di secchio a base assai stretta; il
secondo dei portatori ha nella destra un attingitoio,
un simpulo. Poi viene una donna ricoperta, anche nel
capo, di uno scialle; nella sinistra distesa tiene per
un'ansa un recipiente, una grande coppa; sul capo
porta un lungo e stretto oggetto, forse un canestro.
Chiudono la processione due personaggi avvolti intie-
ramente, fuori delle teste, in mantelli ; le mani destre
sono un po' sollevate.

Su di un bisellio, di cui è visibile solo una por-
zione del sedile con una delle gambe, seggono a destra

(') Confinile schema decorativo è su brattee di oro della
tomba Regolini-Galassi (Pinza, op. cit., figg. 79 e 83). Si cfr.
P"i la decorazione che è nel frammento di sitala di St. Man in
in Cannula (Much, Kunsthutorischer Atlas, 1,1889; tav. LIV, 6
e tav. LXIII, 8; H.irnes, op. cit, tav. XXXV).

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