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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Pace, Biagio: La basilica di Salemi
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0354

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699

LA BASILICA DI SALEMI

700

saico sovrapposti, tracce molteplici di edilizi ed esplo-
rando 58 sepolcri (').

Ricoperti quindi i ruderi minori che potevano andar
soggetti a facile distruzione, fu provveduto al conso-
lidamento degli avanzi dei musaici, attorno ai quali
fu costrutto un muricciuolo sorreggente una bassa
tettoia, che ancor oggi, dopo più di vent anni, tra-
scorsi senza ulteriori opere e particolare custodia,
assicura la conservazione di queir insigne monumento.

E questo fatto, che attesta l'opportuna natura
delle semplici òpere compiute, va rilevato con giusta
compiacenza per quelle buone popolazioni rurali, che
sono dunque più civili di quel che lascerebbe pen-
sare la storia dei pezzetti di mosaico disputati come
talismano, che venne narrata più volte in mancanza
di altre notizie originali.

La voce assai diffusa fra gli studiosi e gli uffici
competenti, che il mosaico fosse nella più profonda
rovina, si è sparsa, evidentemente, ad opera di per-
sone che si son ben guardate di prendersi la pena
non grande di visitarlo. Basterà invece ripulire il
pavimento delle erbe e da un po' di terra e sosti-
tuire nella tettoia una trave ed alcune tegole; la-
vori di poca spesa che la Soprintendenza dei Monu-
menti di Palermo, da me interessata, son sicuro
vorrà prontamente disporre, per evitare il rischio di
opere ben più gravi (2).

Perchè questo singolare complesso merita le più
ampie cure come una delle più felici fra le felici
scoperte del Salinas. Tale infatti lo rendono l'impor-
tanza degli avanzi decorativi pertinenti ad un'epoca
in cui l'arte locale è un mistero; la molteplicità degli ,
strati, assolutamente unica fra di noi, per la quale
richiama le condizioni delle chiese di Aquileia e di
Parenzo; l'importanza delle epigrafi, veramente ecce-
zionali nella Sicilia, quasi in ogni epoca spietata-
mente sterile d'iscrizioni edili; la ricchezza infine

(') Di questi lavori dei quali il Salinas diede un annunzio
in Notizie degli scavi, 1893, pag. 391 e 488, fu redatto un
giornale di scavo dal soprastante Edoardo Caruso; fu anche
eseguito il rilievo della contrada coi ruderi emersi nelle esplo-
razioni, e quello, più grande, della basilica coi pavimenti, che
qui si riproducono (tavv. I-II).

(!) Mentre correggo le bozze son lieto di annunziare che
il Sopraintendente cav. Giuseppe Rao. ha già fatto eseguire
queste urgenti opere.

delle tombe e la natura della loro suppellettile, non
mai riscontrata in tanto numero in altri posti del-
l' isola.

II.

La Basilica.

La contrada S. Miceli è una conca verde a 10 mi-
nuti circa verso settentrione dal convento dei Cappuc-
cini di Salemi. giacente sulla sponda sinistra segnata
da un bel filare di pioppi, di un modesto ruscello il
Giamuzzeddu, che si versa nel Ciantra affluente di
destra del fiume Grande o delle Arene ('). Coltivata
cou sufficiente intensità essa rivela a prima vista coi
numerosi frammenti di mattoni e pietre di cui è dis-
seminata, l'esistenza di un antico centro abitato.

Gli scavi del Salinas scoprirono ruderi di abi-
tazioni nella parte meridionale; il gruppo più note-
vole di edifizi, gli stessi in cui si erano imbattuti i
contadini nel loro scavo occasionale, era però verso
nord, nel predio Spedale.

In questo più nobile complesso da cui deve inco-
minciare la nostra descrizione si riconobbero alcuni
strati nettamente distinti.

Il più recente è rappresentato da parte dei muri
perimetrali di un ampio edilìzio (tav. I), costruiti di
grossi ciottoli e rozze pietre connesse con abbondante
malta terrosa; sebbene vi siano addossate delle costru-
zioni minori si riconobbe facilmente, durante lo scavo,
che si trattava di una costruzione basilicale che, per
comodità di esposizione chiameremo A.

La basilica, orientata esattamente da est ad ovest,
era divisa in tre navate da una doppia fila di cinque
colonne ciascuna ora del tutto scomparse, ed aveva un
abside centrale ad occidente, che non era fiancheg-
giato da absidi minori per la protesi ed il diaconico,
come si potè constatare nell'angolo nord-ovest del muro,
perfettamente conservato. Dall'esame degli avanzi non
risulta chiaro se queste due parti siano state costruite

(') Carta al 50 mila dell'Istituto geogr. Militare, foglio
257, II. Cfr. la nostra tav. II.
 
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