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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Pace, Biagio: La basilica di Salemi
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0365

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la basilica di salemi

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Osso. Frammenti di stili; spatoletta in forma di
cucchiaino per cosmetici (?) (') di cm. 8 (fig. 5).

Ferro. Nel sep. n. 57 vi erano due anelli di ferro,
dei quali, uno con castone; altri due di cm. 2, erano
nel sep. 26.

Nel sep. n. 16 si rinvennero i chiodi della cassa,
lunghi cm. 7 con fibre di legno ancora aderenti.

Frammenti di utensili diedero i sep. 7 (roncola,
cm. 12) e 16 (scure, cm. 6X7).

grosso villaggio, che aveva un sì notevole tempio, ne
faceva un certo sfoggio, che ci fa venire in mente le
ire, attribuite da un agiografo, forse del sec. VI, a
S. Filippo di Agira, contro i suoi concittadini che
» facultates suas in sepulchris condebant »(1).

Questi gioielli di Salemi, sono di carattere piut-
tosto semplice e modesto, ed' il limitato repertorio di
forme ci riconduce unicamente alla tradizione clas-
sica; tale è la moda delle pietre incastonate, la mo-

Pig. 10. — Vasi di vetro dai sepolcri nn. 12 (alt. cm. 13); 13 (alt. cm. 17) e 2 (alt. cm. 16).

Il complesso degli ori rinvenuti in Salemi, se
non è tale da tenere il confronto coi noti tesori bi-
zantini di Oampobello, di Pantalica e di Siracusa (*),
mette tuttavia la nostra necropoli in prima linea fra
quelle siciliane di quest'epoca, in cui si è constatata
l'abitudine piuttosto diffusa, di inumare i morti coi
loro gioielli (3). La ricca gente di campagna del nostro

(') Cfr. Orsi, Suppl. Notizie degli scavi, 1913, pag. 52.

C) Cfr. A. Salinas, Del R. Museo di Patermu. relazione.
Palermo, 1872, pag. 57, tav. A ; A. Salinas e B. Romano, Di
un anello bizantino di oro con figure a niello, in Arch. stor.
sic, N. S. Ili, 1876; A. Salinas, Le collane biz. del Museo
di Palermo rinv. a Gampobello di Mazzara, Palermo, 1886;
Orsi, Byzantina Siciliae, in Byzant. Zft., XIX, pp. 63, 90.

(sj Orsi, Roem. Quartalschrift, X, 1896, tav. II, nn. 8-13;

Monumenti Antichi — Vol. XXIV.

neta adoperata come ornamento, i cerchietti e le pal-
line di cui son decorati gli orecchini, sui quali ri-
mando all'esauriente indagine dell'Orsi (2).

Mancano tracce di quelle vive influenze orientali,
che si manifestano in tutta l'Italia, verso' il sec. VI,
quando la penisola fu invasa da negozianti ed artisti
bizantini ed i patrizi e le matrone, come i ricchi abi-
tanti della campagna vollero largamente adornarsi di
vistosi gioielli e vestire con sfarzo, mentre le chiese

Ftthrer, Sicilia sotterranea, Munchen, 1897, pag. 177; Orai,
Notizie scavi, 1907, pp. 486 segg. ; Orsi, Byzantina Siciliae,
in Byz. Zft., XIX, pp. 462-475.

(') Cfr. Caetani, Vitae SS. Siculorum, I, pag. 32.

(") Op. ult. cit., pag. 473 segg.

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