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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Bendinelli, Goffredo: Tomba con vasi e bronzi del V secolo avanti Cristo: scoperta nella necropoli di Todi
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0425
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TOMBA CON VASI E BRONZI DEL Y SECOLO AVANTI CRISTO

SCOPERTA NELLA NECROPOLI DI TODI

i.

Cenni sulla scoperta.

Sui primi dell'agosto 1915, durante lavori agricoli
in un terreno di proprietà del compianto cav. Odoardo
Comez, in località S. Raffaele, nelle vicinanze di Todi,
il contadino Giuseppe Valentini si imbatteva in un
mucchio di frammenti di bronzo e di terracotta, at-
testanti la presenza di una antica tomba con suppel-
lettile. Il luogo, confinante a nord coi terreni desi-
gnati coi vocaboli S. Stefano e Peschiera, è già vol-
garmente noto per importanti scoperte del genere av-
venute in passato (1). Onde la curiosità e il desiderio
di recuperare gli oggetti fecero sì che dal primo for-
tuito scopritore si iniziasse l'esplorazione della tomba
e si asportasse quindi, in luogo fortunatamente sicuro,
e cioè nella villa adiacente del proprietario stesso del
terreno, il materiale recuperato. Ben presto era reso
edotto della scoperta l'egregio dott. Giulio Pensi,
Ispettore onorario per i monumenti e scavi di Todi,
il quale con lodevole sollecitudine informava alla sua
volta la Direzione degli scavi a Villa Giulia.

Allorché, in seguito a tale denunzia, mi recai sul
luogo allo scopo di esaminare la scoperta, trovai la
parte degli oggetti estratti dalla tomba depositati

(l) Sulle precedenti scoperte archeologiche nel territorio
intorno a Todi, cfr. la mia monografìa, Antichità Tudertine
del Minto Nazionale di Villa Giulia, in Monumenti Antichi

nella villa Comez, e la tomba stessa, della forma di
semplice fossa praticata nella nuda terra, esplorata
già per tutto lo strato superiore e apparentemente
vuotata per una buona metà del suo contenuto.

La configurazione e la qualità stessa del terreno,
posto in declivio e costituito di materiale alluvionale
compatto e misto di grossi ciottoli, lasciavano ben
comprendere come il sistema di copertura della tomba,
scavata nella nuda terra, fosse andato irremissibil-
mente perduto anteriormente all'epoca della scoperta.
La qual cosa mi fu pienamente confermata dalla di-
chiarazione che il contadino Valentini ebbe a farmi,
di aver rinvenuto taluno degli oggetti appartenenti
alla tomba molti mesi, forse un anno, avanti l'esplo-
razione della tomba stessa, senza che allora egli si
fosse reso conto dell'importanza della scoperta

E perciò da ritenere che la copertura, quale si
fosse, della tomba e lo strato immediatamente supe-
riore del suo contenuto sieno andati dispersi da tempo
durante i movimenti naturali della superficie del
suolo e la lavorazione agricola di esso.

Descrivo anzitutto gli oggetti recuperati prece-
dentemente al mio arrivo, quali potei esaminarli nella
villa Comez, servendomi però dei risultati del restauro
e non senza aggiungere alla descrizione degli oggetti
principali, osservazioni e note illustrative.

dti Lincei, voi. XXIII (1915), con una piccola pianta topo-
grafica del territorio.

(') Anche codesti oggetti furono recuperati e sono descritti
col restante materiale.
 
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