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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Bendinelli, Goffredo: Tomba con vasi e bronzi del V secolo avanti Cristo: scoperta nella necropoli di Todi
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0426

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843

tomba con vasi e bronzi ecc.

844

IL

Descrizione del materiale.

Strato superiore della tomba.

a) Oggetti di bronzo.

I. — Elmo attico di bronzo fuso, a spesse pareti,
con paragnatidi o guanciere mobili su cerniera, isto-
riate a rilievo (tav. I). L'elmo era ridotto, salvo le

paragnatidi, in parecchi frammenti ; la superficie del
metallo sobbollita in gran parte. Il frammento mag-
giore dell'elmo era costituito dalla calotta, superior-
mente liscia, con una rientranza ad angolo vivo de-
corata da una serie di strigili contornati e legger-
mente incavati per tutto il giro della fronte, sino
alle tempie.

La fascia strigliata restava e resta, dopo il re-
stauro, tutta compresa, come in una cornice, tra due
sottili verghette d'argento cilindriche parallele, ap-
plicate alle pareti dell'elmo colla tecnica della sal-
datura (agemina). Codeste verghette di argento, ri-
curve, furono rinvenute distaccate dall'elmo, ma non
tanto separate da questo, da non poter arguire quale
fosse effettivamente la loro destinazione.

Il campo frontale dell'elmo (fig. 1), limitato in
alto dalla fascia strigilata, in basso dalle occhiaie e
dall'appendice del paranaso, presenta una serie orga-
nica e variata di decorazioni a rilievo, nonché, sopra

le occhiaie, due bastoncelli vuoti, ricurvi, di sottile
lamina d'argento, pure applicati colla saldatura e de-
stinati a figurare le sopracciglia, in due punti della
superficie enea chiaramente preordinati allo scopo con
una leggiera incisione. La decorazione a rilievo con-
siste alla base della fronte, o alla radice del naso,
in una specie di fiore di loto con i due petali cen-
trali ritorti a voluta; alla sommità della fronte in
due doppie volute affrontate, riunite in alto e in basso
da palmette. Da una parte e dall'altra delle tempie,

poi, si svolge una serie di onde stilizzate, le quali
convergono alla sommità del paranaso ('). Al disopra
delle onde, da una parte e dall'altra, una figura fan-
tastica di ippocampo saltante, incontro a cui guizza
un agile delfino. All'altezza delle tempie alcuni fori
per l'applicazione delle guancere a mezzo di chiodi
ribaditi.

Superiormente alla fascia strigliata, lungo la base
della calotta, corre un'altra serie di onde stilizzate,
oggi appena visibili in taluni punti, sopra le quali sono
pure rappresentati delfini guizzanti, secondo la moda
dell'arte greca arcaica tosto imitata dalla etrusca (2).

(1) Tutta la parte sin qui descritta dell'elmo ha uè pochi
ne lievi punti di somiglianza e di affinità con un elmo di tipo
corinzio, arcaico, dalla fronte istoriata a bassorilievi, prove-
niente da Vulci e pubblicato in N. Monumenti inédits, tav. Ili,
e Babelon-Blanchet, Catalogne des bronzei de la Biblioth.
Nation., n. 2013. Cfr. anche l'elmo di Olimpia, pubbl. in
Olympia (Bronzen), voi. IV, tav. LXIII, testo pag. 168 seg.

(2) Pei riscontri ad u la tale decorazione, così diffusa nel-

Fig. 1.
 
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