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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Bendinelli, Goffredo: Tomba con vasi e bronzi del V secolo avanti Cristo: scoperta nella necropoli di Todi
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0427

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845

TOMBA CON VASI E BRONZI ECC.

846

Il paranaso è di semplice forma romboidale al-
lungata, ad orli cordonati e periati. 11 paranuca, in-
fine, è perfettamente liscio, con orlo ripiegato ad an-
golo retto. Lungo tutta l'estremità dell'orlo corre una
sene di piccoli fori, destinati ad assicurare, per mezzo
della cucitura, la fodera interna dell'elmo, in cuoio.
Altezza massima dell'elmo dopo il restauro, m. 0,28 ;
diam. interno, m. 0.23.

La parte più notevole dell'elmo è però rappre-
sentata dalle paragnatidi, le quali, per la rara im-
portanza artistica, meritano un esame ed una descri-
zione alquanto particolareggiati. Le paragnatidi hanno
ancora aderente al lato superiore la rispettiva cer-
niera, assicurata a una lamina ribadita con piccoli
chiodi. Ciascuna di esse, poi, è superiormente deco-
rata da una scena di combattimento tra due guer-
rieri (monomachia) in rilievo piuttosto basso, com-
presa entro cornice fatta di varie zone periate e lisce.
Presento qui appresso, insieme alla esatta riprodu-
zione grafica delle paragnatidi (tav. Il), una minuta
descrizione delle medesime.

Sulla paragnatide destra, coppia di guerrieri com-
battenti, muniti di scudo tondo e di lancia, aventi
il capo coperto da elmo con paragnatidi rialzate e
cimiero, il torace difeso da corazza con nxéQvysg,
sovrapposta a chitonisco. le gambe difese da schinieri.
Il guerriero di destra, protetto da scudo rotondo di
cui si vede la parte interna, con imbracciatura e pen-
dagli, incalza alle reni l'avversario. Questo, che ha
una corta clamide annodata sul petto, è già per ca-
dere sulle ginocchia e rivolgesi indietro sollevando
lo scudo e vibrando la lancia per disperata difesa
contro il nemico.

La paragnatide sinistra è istoriata con monomachia
sul genere della precedente, fra personaggi barbati,
di costume alquanto diversi fra loro.

Uno dei combattenti è vestito come gli altri so-
pradescritti, con clamide sulle spalle. L'avversario in-
vece non è coperto che della clamide, visibilmente
annodata sul petto, e degli schinieri, di cui, per la
prospettiva del disegno, uno solo si vede, ben lavo-
rato, con volute al polpaccio. Questo secondo guer-

l'arte etnisca, vedi Ducati, Le pietre funerarie felsinee, in
Mon, Ant. dei Lincei, voi. XX, col. 501 seg. e la mia rela-
zione sulle Antichità tudertine cit, col. 21 dell'Estratto.

riero appare già colpito nel fianco destro da un gia-
vellotto, e mentre, caduto sul ginocchio sinistro e reg-
gendosi sullo scudo, si adopera ad estrarre dal fianco
l'asta mortale, l'altro gli è sopra colla spada, per
finirlo.

Il piano generale di codesti rilievi è tenuto piut-
tosto basso, ma tutte le particolarità del costume e
specie dell'anatomia delle figure sono, ciò nonostante,
perfettamente eseguite su piani diversi e di ottimo
effetto. Le figure tutte sono viste di profilo, col to-
race di- fronte o di tre quarti. Gli occhi sono pure
disegnati di fronte sul viso di profilo, il taglio delle
labbra obliquo.

Passando ad esaminare i particolari del costume,
quasi tutti ancora ben conservati, osserviamo come
la cura dell'artista sia andata ben oltre il semplice
rilievo delle figure ed abbia arricchito di ornamenti
vari l'armatura e le vestimenta dei personaggi. Cia-
scuno degli elmi porta un cimiero costituito da una
doppia fila di piume ed ha inoltre il lato esterno
della calotta decorato da una voluta. Una voluta si-
mile si riscontra sugli schinieri, decorati anche lungo
gli orli. La corazza, sorretta da spallacci a estremità
arrotondata, assicurati come da una borchia, è divisa
in zone parallele orizzontalmente, talune portanti in-
cisa una decorazione a linee spezzate. Una decora-
zione simile si riscontra applicata sopra un'altra cla-
mide e sul bordo esterno o interno degli scudi, il cui
umbone è decorato semplicemente da cerchietti a rag-
giera. Tutti questi particolari minuti sono eseguiti
finemente al bulino. — Dimensioni delle paragnatidi :
cm. 18 X 10.

La decorazione geometrica dell'armatura e delle
vestimenta ci richiama alla mente la tecnica dei
vasi a figure nere. L'affinità dei motivi delle guan-
ciere con simili monumenti di età molto arcaica si
giustifica sia colla persistenza e l'influenza in genere
dell'arte vascolare arcaica, sia colla identità della
tecnica dell'incisione sopra una superficie dura, bronzo
o terracotta. Tale parentela con quel genere d'arte
antiquato va ancor oltre. Il motivo del guerriero, il
quale preme col piede il polpaccio dell'avversario ca-
duto in ginocchio, è un motivo proprio dei vasi a
figure nere (]).

(l) Gsell, Fouilles de Vulci, tavv. V-VI (Montelius, Civi-
 
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