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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Bendinelli, Goffredo: Tomba con vasi e bronzi del V secolo avanti Cristo: scoperta nella necropoli di Todi
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0438

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867

TOMBA CON VASI E BRONZI ECC.

868

phàne. Il manto è decorato lungo l'orlo da una tìla
di cerchietti incavati, i quali pure costellano a gruppi
di tre tutta la sua superficie. Il carattere arcaico
della statuetta, a non tener conto che dalle piante,
le quali poggiano interamente sul suolo, risulta evi-
dente.

Alt. del fusto del candelabro m. 0,915; del co-
ronamento m. 0,14; della statuetta, colla breve base
cui aderisce, mm. 87 (1).

XL-XLIII. — Quattro borchie di bronzo a super-
ficie piana, con margine ad angolo vivo, sagomato e
dentellato. Ciascuna borchia era infissa all'estremità
di un asse di legno, di cui rimangono tracce, mediante
un chiodo di ferro introdotto per il centro della
borchia (2). Diam. di ciascuna mm. 45. Lunghezza del
chiodo di ferro, mm. 5.

XLIV-XLV. — Due asticelle di bronzo cilindri-
che, terminanti a uno dei capi in una testa di chiodo
conico, all' altro in un dischetto sottile ribadito
(fig. 23) : ambedue le estremità destinate ad assi-
curare l'applicazione di due borchie di avorio (3).
Alt. delle asticelle mm. 97.

e) Avorio.

XLVII-L. — Quattro borchie di avorio, con una
faccia sagomata e l'altra liscia ed incavo centrale
attraversato da un foro. Raccolte in minuti fram-
menti.

Essendo state restaurate, due di queste borchie
misurano mm. 70 di diametro; le altre due più pic-
cole e basse di rilievo, mm. 65. Le quattro borchie,
riunite a coppia, una grande e una piccola, erano
tenute insieme, come si vede alla tìg. 23, dalle due
asticelle di bronzo descritte.

d) Terracotta.

LI. — Cratere a colonnette, decorato a figure
rosse sulle due facce. Raccolto in più pezzi e ricom-
posto nel Museo di Villa Giulia.

Sulla faccia principale, entro riquadro, scena di
simposio (fig. 25). Sopra una kline, sostenuta da
colonnette sormontate da capitello eolico a volute,
con palmetta centrale, stanno recumbenti due uomini

Fig. 24.

b) Ferro.

XLVI. — Grosso e pesante alare in ferro ossidato
(fig. 24), con le estremità dell'asse brevi e ripiegate
in alto. Lunghezza m. 0,62 (4).

(') Cfr. i candelabri di bronzo bolognesi (Grenier. op. cit.,
pag. 344) nonché i numerosi esemplari simili del Museo Kir-
cheriano, ora a Villa Giulia, e la collezione di quelli del Museo
Vaticano (Mus. Etr. Gregoriano, I, tav. LXXVII-LXXXII).

(2) Cfr. anche per questo genere di suppellettili, tombe di
Falerii V. a Villa Giulia.

(3) Montelius, op. cit., tav. 102, 15.

(4) Alari di ferro, di forma simile o più complessa, si
rinvennero a coppie nella necropoli di Monte-fortino presso

barbati, avvolti nel manto la parte inferiore del
corpo, appoggiando il gomito su cuscini. Uno dei due,
con ghirlanda sul capo, leva la mano destra a so-
stegno della nuca, in atto di molle abbandono, mentre
l'altro solleva pure la mano aperta, come ad appla-
udire o ad accompagnare col gesto la giovine suona-
trice di doppia tibia, vestita di chitone dorico ad
apoptygma, in piedi davanti alla kline. Sempre dinanzi
alla kline e dietro la figura dell'auletride una bassa

Arcevia (Brizio, op. cit., pag. 777). Alari a testa di animale
più antichi, si rinvennero a Orvieto (Notizie degli scavi, 1880,
tav. XVI; e 1887, tav. XII).
 
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