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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Bendinelli, Goffredo: Tomba con vasi e bronzi del V secolo avanti Cristo: scoperta nella necropoli di Todi
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0446

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883

TOMBA CON VASI E BRONZI BCC.

884

rimasto nelle inani altro che un ramicello fronzuto
che a quello aderiva. L'aspetto della Menade è spa-
ventato; accigliato quello del Satiro.

L'artefice ha voluto così contrapporre industriosa-
mente nella decorazione della coppa una scena di
simposio con una scena di ebrezza, visibilmente rap-
presentando prima il desiderio, quindi gli effetti del

anse in due maggiori palmette, che arrivano quasi a
toccare l'orlo della coppa.

LXXIII. — Kylix a figure rosse, ricostruita da
frammenti di cui taluno mancante. Alt. mm. 10,
diam. mm. 235.

Nel medaglione centrale, limitato da una zona di
meandro, un efebo in piedi su podio, reggendo con la

vino, quasi con gli stessi personaggi figurati in atteg-
giamenti diversi (1).

Il motivo ornamentale sotto ciascuna delle anse è
dato da una piccola palmetta centrale, ai lati della
quale, si staccano ampi viticci, riuniti da una pal-
metta superiore la prima e terminanti ai lati delle

i1) Cfr. per lo stile particolare di questa coppa, l'anfora
pubblicata da De Ridder, Amphores d, figures rouges, in Mo-
numenti Piot, voi. VII, pag. 13 segg., tavv. II-III. L'anfora
che ivi si pubblica, così per il soggetto onde è decorata (tiaso
bacchico), come per lo stile pittorico raffinato si avvicina molto
alla coppa di Todi. Età approssimativa dell'anfora, 460 a. C.
Cfr. inoltre Furtwàngler, Sammlung Sabouroff, voi. I, tav. LV:
lekythos ariballica, con tiaso bacchico, della fine del V secolo.
Alcuni particolari sono qui rilevati col mezzo della doratura.
Ancora: J. De Witte, Description des collections d'antiquités
contervées d l'Hotel Lambert, tavv. XXVII e XXVIII: kylix
a figure rosse, con Satiri e Menadi. — La coppa di Todi è da
collocare anche per l'età fra i vasi citati.

sinistra la cetra eptacorde ; un altro efebo, di fronte,
è in atto di presentargli un ramo d'alloro intrecciato,
come premio del canto (fig. 30). Le due figure sono
avvolte nel manto ed hanno sul capo una specie di
diadema sormontato da fiamme. Esternamente, sopra
una faccia, giovane citarista, reggendo con la sinistra
la cetra eptacorde, e tenendo sospesa con la destra
una borsa ricamata, stando rivolto verso un compagno
(tav. VI). A destra due personaggi simili stanno osser-
vando la scena: il primo, visto di fianco, aprendo le
palme in atto quasi di meraviglia, l'altro con la per-
sona di fronte, una mano sul fianco, spettatore inerte
e passivo. I quattro personaggi, avendo il capo cinto
di tenia, sono avvolti semplicemente nel manto, che
lascia libera costantemente la spalla destra. La faccia
opposta presenta una scena simile, meno ben conser-
vata: e cioè quattro efebi, di cui i due al centro,
conversanti, l'uno con la persona vista di fronte, l'altro
 
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