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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Taramelli, Antonio: Il Tempio Nuragico di S. Anastasia in Sardara (Prov. di Cagliari)
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0007

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IL TEMPIO NURAGICO DI S. ANASTASIA

IN SARDARA (PROV. DI CAGLIARI)

PARTE PRIMA

CAPITOLO I.

Il bacino del Rivus Sacer ed i suoi monu-
menti preistorici.

Nello studio sul tempio nuragico di S. Vittoria
di Serri, edito nei Monumenti dell' Accademia dei
Lincei ho esposto i risultati degli scavi eseguiti nel
tempio a pozzo di S. Vittoria di Serri, nei quali si
erano raccolti alcuni elementi sull'architettura del
tempio protosardo e sui caratteri del culto in esso
celebrato.

Ma per meglio conoscere tali elementi architetto-
nici e maggiormente chiarire tali caratteri erano ne-
cessarie ulteriori ricerche in qualche altro tempio, che
confermassero i dati offerti dal tempio di S. Vittoria
con la luce dei nuovi dati.

Le ricerche furono favorite dalla scoperta casuale
della tomba di Sa Costa, presso Sardara, che dette
le due note statuette di guerriero in bronzo e richia-
marono l'attenzione sopra un pozzo nuragico di cui
erano evidenti i resti presso la chiesa di S. Anastasia,
nello stesso villaggio, situato nel grande Campidano

i1) Anno 1914, voi. XXIII, pag. 313 e sgg.

di Cagliari, a circa mezza via tra questa città e quella
di Oristano (x).

Al primo sguardo alla carta della Sardegna si
nota, nella parte sud-est dell' isola, quella grande pia-
nura detta il Campidano, che si stende largamente
tra i due golfi di Cagliari e di Oristano, quasi una
continuazione del mare, ampia e chiusa come un cor-
ridoio tra due pareti di monti; ad ovest dall'aspra
catena montuosa che chiude la Sardegna dal lato di
occidente, all'est dai primi gruppi di altipiani e di
colline che fanno parte della massiccia ossatura di
monti e di catene che formano l'isola. Pianura vasta,
soleggiata e ventosa, tra le più fertili della terra.

Ma questa grande pianura, apparentemente unica,
è divisa in due parti, in due bacini di displuvio, per
mezzo di una linea incerta ed insensibile, compren-
dente bassure e paludi, che però è nettamente deter-
minata dal deflusso delle linee idrografiche che trag-
gono origine dalle catene racchiudenti il piano e che
appunto indicano tale duplice linea di displuvio.

Uno di questi bacini, quello meridionale, è rivolto
verso sud, verso il grande golfo di Cagliari; com-

t1) Tomba arcaica con statuette in bronzo di arte proto-
sarda. Bull, di Paletnol. hai., a. XXXIX, pag. 99, fig. 1, a, b,
tavv. IV-V. Cfr. Monumenti antichi, voi. XXIII, pag. 431,
figg. 118,119; Porro, Atene e Roma, Ann. XVIII (1915), pag. 145.
 
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