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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Taramelli, Antonio: Il Tempio Nuragico di S. Anastasia in Sardara (Prov. di Cagliari)
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0018

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IL TEMPIO NURAGICO DI S. ANASTASIA ECC.

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Santa Barbala sul Rio di Mogoro, che qui volge verso
settentrione, scendendo ricco d'acqua, quasi perenne,
dai monti.

Più a nord, risalendo il corso della valle, il ter-
reno più mosso ed ondulato di Masullas conserva
le traceie dei Nuraghi Stevini, Marranca, Is Olias,
N. Su Para, Monti Miana. Rimontando ancora il ba-
cino montano, nel comune di Siris, sono stati segna-
lati i nuraghi oggi semidistrutti di Su Sensu, Onigu,
Inus e Piami Form.

La parte elevata della montagna che si aderge
a notevole altezza a Conca Margiani (m. 662), a Sa
Trebina Lada (m. 795), a Sa Trebina Longa (m. 812)
è occupato dal territorio di Morgongiori, aspro e fore-
stale in molta parte, nel quale si notano ancora una
cinquantina d'anni or sono i resti di quattro nuraghi,
che padre Angius, nel dizionario di Gasalis (x), ricorda
con i nomi di N. Is Pillonis (degli uccelli), Fontana
majore, di S. Miali, che oggi sono spariti, mentre
non rimane che il Nuraghe Is Predis, presso il contine
di Uras.

Già ricordai che al Rio di Mogoro si abbassa la
catena dei monti ed il limite del Campidano è segnato
da una catena di colline, che si disegna a dolci mam-
melloni che non si elevano oltre i 400 metri nel ter-
ritorio di Collinas, di Villanova Forni, ed in parte
dei territorii di Sardara e di Sanluri.

Il territorio di Sardara, che sta più a sud di Uras
e fronteggia quello di Pabillonis, si stende in parte
nel piano sino a raggiungere il Sacer, che qui prende
il nome di Rio Belìi, con i varii suoi affluenti, tra
cui notevole quello detto di Rio de S' Acquacotta,
formato in parte dalla fonte di acqua termale di
S. Maria, e dallo scolo di altre sorgenti di consimile
natura, ma fredde, una delle quali è appunto quella
del borgo di Sardara, detta di S. Anastasia. Il terri-
torio di Sardara si aderge al limite della pianura,
ed ha al centro il colle del Castello di Monreale;
territorio vario, ricco specialmente di grani, conserva
ancora numerosi resti di nuraghi, tanto nella parte
piana che nella zona collinosa (vedi la pianta del ter-
ritorio a Hg. 10).

{') Dizionario geografico degli antichi Stali Sardi: Mor
gongiori;

Nella parte piana, verso il territorio di Pabillonis,
abbiamo ancora, allineati su una linea di terrazzi,
il Nuraghe lana, il N. Rubin, il N. Orzia, il N. Ar-
rigu, presso la fonte termale ; in una zona più alta
del piano, già ondulata, il N. Santu Domini. N. Ser-
retzì, N. Perra. e più a sud del paese il N. Nurat-
teddu e quello di Ortu Commidu, sulla via che conduce
a Sanluri, ed al quale avremo occasione di ritornare.
Sul colle che serra il paese, sulle pendici di Sà Costa,
si adergono i resti di N. Sa Crini, più lungi quelli
di N. Campii Arrigu e di N. Barumeli.

Attiguo al territorio di Sardara, ma tutto disposto
sopra colli ondulati, come dice anche il nome, è l'agro
di Collinas che è sparso di nuraghi tutto attorno a
tratti di altipiani a nette scarpate e lungo le linee
di cresta. Così attorno all'altipiano detto Pranu Mannu,
poco lungi dal contine di Sardara, si nota una cerchia
di nuraghi, che ricorda la disposizione di quelli della
Giara di Gesturi : sono essi i nuraghi, appena rile-
vati di scarse traceie di S' Egua, di Sartarò, di Sa
Candela, di Satigu, di Axeddu, di Quaddu, di Chiccu
Leo e di Bacuarroda, quasi tutti sul ciglione dell'al-
tipiano, e quelli di Pranu Pittili e di Miali Crobu,
su una propaggine di questo altipiano. Più in basso,
verso il villaggio, si notano i resti di N. Apidu e
N. Corti Marini, e più ad ovest, lungo la cresta che
forma lo spartiacque verso il bacino interno della
Marmilla, si allineano, come scolte profilate sull'oriz-
zonte, i Nuraghi Sueddi, il N. Corruarda, il N. Pranu
Siddi, il N. Corona Arrubbia. ed il N. Concali.

Anche il territorio prossimo a questo, di Villanova
Forni, pure disteso sulla catena collinosa, si notano
sull'alto dei mammelloni, quasi a guardia di questo
spartiacque, il N. Lopéra, il N. Maramutta ed il
N. Mori Siliqua.

A chiudere l'indagine di questo bacino, rimane
da percorrere l'agro di S. Gavino Monreale, che a sud-
ovest del territorio di Sardara. scende al Rio Mannu;
ivi oggi non esiste che un solo nuraghe, il N. Scrocca,
in mezzo al piano, a nord-est del paese, ed il ricordo
di un'altra costruzione nuragica, oggi completamente
scomparsa, presso all'abitato, che lasciò il nome nel
Cuccu.ru Su Nuraxi, ossia il colle del Nuraghe.

Il territorio di Sanluri, che segue a sud quello
di Sardara, nella parte collinosa, ha i tre nuraghi,
situati tutti sopra mammelloni, di Sa Candela, di
 
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