Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

DOI Artikel:
Taramelli, Antonio: Il Tempio Nuragico di S. Anastasia in Sardara (Prov. di Cagliari)
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0027

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
45

IL TEMPIO N0RAG1CO DÌ S. ANASTASIA ECC.

rivestivano il pozzo sacro di Seni. Questo grosso concio
ha la faccia a vista alta m. 0,30 e lunga m. 0,70,
levigata a curva convessa; levigate anche, per un tratto,
le due faccio laterali, destinate a combaciare con i
blocchi attigui^ invece è lasciata rozza la coda a forma
di cuneo, destinata ad incastrarsi nel pieno della mu-
ratura. La faccia curva del blocco indica uno sviluppo
circolare di un raggio notevole, di circa m. 4,00; il

Figo. 19, 20. - Segmento

che ci porta a ritenere che questo blocco appartenesse
al rivestimento del fascione esterno del pozzo, rive-
stimento che formava quasi un anello di elegante e
solida muratura là dove la cupola del pozzo affiorava
fuori dell'antico livello del suolo, una specie di cre-
pidine al tumulo formato dall'estradosso della cupola
del pozzo (tìg. 12, cfr. ricostruzione ideale a fig. 41.
tav. IV, 40). Un altro blocco lavorato di lava, rappre-
sentato nelle figure, alto m. 0,47, ha una fascia
lavorata a sezione tronco-conica, con due semplici
corniciature alla base; sono lisciati il piano di posa
e la fascia superiore ed il fianco (figg. 19 a 23). La
curva segnata dalla pianta del blocco lavorato mostra
lo sviluppo di un raggio di m. 1 circa, in modo che il

blocco accenna di aver appartenuto ad una costruzione
di pianta circolare, cupoliforme, munita inferiormente
di una doppia cornice. È certo che questo blocco,
lavorato con molta cura, era destinato ad essere in
vista, in posto eminente e vorrei pensare che esso
appartenesse ad una specie di pilastro tronco-conico
di pietre, di circa 3 metri di circonferenza, il quale
coronasse la parte esterna della cupola, o del tumulo

di pilastro tronco-conico.

che ricopriva esternamente la cupola stessa. Potremmo
così supporre sorgente al livello del suolo una crepidine
in pietra lavorata, a sostegno del tumulo ricoprente
la cupola, sormontato in alto da un coronamento a
tronco di cono ; in questo non solo si aveva ud ele-
mento di rude ma possente decorazione, ma si affer-
mava anche un concetto religioso, quello espresso nel
tronco di cono, di carattere betilico, attestatoci dal
tempio di Serri e che da varie testimonianze monu-
mentali sappiamo che faceva parte del patrimonio di
forme e di simboli religiosi protosardi (1).

(') Per le pietre batiliche nei monumenti sepolcrali e nei
 
Annotationen