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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Taramelli, Antonio: Il Tempio Nuragico di S. Anastasia in Sardara (Prov. di Cagliari)
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0035

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ci

IL TEMPIO NURAGICO DI S. ANASTASIA ECC.

62

una elaborazione della tecnica locale, la espressione
del gusto decorativo del costruttore protosardo. L'aver
rinvenuto tale motivo in due templi notevolmente
distanti l'uno dall'altro, può essere una prova della
esistenza di alcuni principii generali di una decora-

rallele, verticalmente disposte; in un'altra fascia, al-
quanto più bassa della precedente, si hanno pure incisi
grandi circoli doppii concentrici, con dischetto centrale.
Altri frammenti di lastre presentano invece la super-
ficie divisa in fascio o cornici verticali, successiva-

zione architettonica protosarda, di cui attendiamo di
conoscere maggiori elementi da ulteriori scoperte.
Altri due blocchi, murati nell'abside della chiesetta,
hanno le fogliette verticali ornate da solchi paralleli
ai lati (fig. 36 b).

Un elemento nuovo nella decorazione architetto-
nica, inspirato però da motivi già noti dalla ceramica
protosarda, è offerto dai frammenti di lastre decorate,
in calcare bianco, che appartengono o a rivestimenti
di pareti od a stipiti di porta. Due di questi fram-
menti (fìgg. 37, 37 a) di lastre, sono squadrati accura-
tamente su un lato e spezzati dall'altro, presentano
all'orlo una fascia saliente, larga cm. 30, incisa da
zone successive, abbastanza regolari ed equidistanti,
di linee incise a zig zag, racchiuse fra incisioni pa-

mente degradanti da sinistra verso destra, quasi sti-
piti di porta: la faccia di essi è decorata da zone
sovrapposte di linee incise a zig-zag (fig. 38).

Questi motivi decorativi, come ho detto, si hanno
e nella ceramica di questo tempio ed in quella data
dal tempio di Serri e dal Nuraghe Palmavera di Al-
ghero (*) e già dalla necropoli di Anghelu Ruju, dal
che potremmo dedurre senz'altro che il motivo sem-
plicissimo era conosciuto nell'isola sino dall'età eneo-
litica; gioverà però ricordare, se non fosse altro per
un criterio cronologico, la comparsa di tali decora-

(') Per la ceramica di Serri, cfr. Monumenti citali, 1914,
pag. 386, tav. VII, figg. 82, 88; per quella di Palmavera, Mo-
numenti, 1909, pag. 282; fig. 17, tav. V, 3, 5, 7 9; per Anghelu
Ruju, ivi, pag. 423, fig. 13.
 
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