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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Paribeni, Roberto: Necropoli barbarica di Nocera Umbra
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0078

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147 NECROPOLI BAKBAR1C

ture o come utensili imperfetti. Tra i molti nuclei
da cui furono distaccati i raschiatoi ed i coltelli è
notevole un pezzo di silice biancastra di stratifica-
zione lamellare, dalla quale evidentemente furono
tolti lunghi coltelli. Tra i frammenti raccolti è degno
di essere notato un raschiatoio bitagliente e costolato
da una parte, esso pure di silice biancastra ; altri poi
minori di silice rossa e grigia.

Inoltre non sono privi d'interesse per la nostra
tesi una punta di freccia e la parte superiore d'una
cuspide di freccia più grande o di giavellotti, am-
bedue in silice rosso-opaca. Il materiale di cui si
servirono gli antichi per questi loro utensili e per le
armi non è del luogo, e nemmeno per grande tratto
intorno sono scoperti gli strati profondi da cui poteva
provenire. Gli esperti del luogo mi assicuravano che
nuclei silicei sono frequenti nelle stratificazioni più
basse delle valli che solcano gli Appennini verso il
Furio ed anche rasenti al Subasio nella valle del
Chiascio, quindi a non molta distanza da Nocera.

Le tombe della prima età del ferro.

I pochi sepolcri di questa età da noi scoperti non
rappresentano probubilmente che l'avanzo di un se-
polcreto più vasto il quale si doveva estendere oltre
la via di Larniano. Manca in questo luogo qualunque
traccia di abitazioni coeve ai sepolcri. Il centro abi-
tato doveva pertanto trovarsi altrove.

Le poche tombe rinvenute sembrarono disseminate
senza ordine e disposte con orientazione inversa a
quella del sepolcreto barbarico. I cadaveri sono de-
posti in semplici fosse senza casse di legno, talora
la fossa è entro un'area circolare limitata da pietre
fisse nel terreno.

Tomba a. — La tomba trovavasi nel limite ovest
del campo, e precisamente sul ciglio della via di Lar-
niano. Anzi questa circostanza fu causa del suo rinveni-
mento; poiché ignoti scavatori, attratti dalla notizia di
scoperte ricchissime fatte in quella località dai signori
Blasi, saggiarono di notte tempo, dalla parte della
via quel limite del campo, dove forse nella scarpata
apparivano i segni del riempimento di una fossa che
servì di sepoltura.

W NOCERA UMBRA

Lo scarso risultato di questa scoperta, od altre
cause a noi sconosciute fecero desistere gli scava-
tori notturni dall'esplorare completamente la tomba-
tanto che i signori proprietari poterono continuare lo
scavo e raccogliere alcuni oggetti tuttora a posto. La
tomba era rappresentata da una semplice fossa diretta
da levante a ponente, incavata nel terreno di riporto,
alla profondità di circa un metro e mezzo. Aveva
forma rettangolare, senza traccia alcuna di cassa di
legno, o di riparo di sassi ; ma semplicemente fu tro-
vata ricolma di terra. Nel posto dove corrispondevano
i piedi del cadavere rimanevano sulla terra le im-
pronte, lasciate dall'ossido, di oggetti, forse di vasi,
di rame, asportati o distrutti dai trafugatori. Rima-
nevano tuttora composte normalmente, però guaste dal-
l'umidità, le ossa del torace, gli omeri ed il cranio.
Presso il fianco sinistro, verso il gomito, si raccolse
una lama di pugnale in ferro, lunga mm. 175. rotta
nel codolo, la cui elsa era formata da un largo disco
lenticolare, fatto con due lamine pure di ferro, le quali
erano forate nel centro, e attraversate dal codolo stesso
che superiormente venne ribattuto. Accanto al pugnale
era un anello di ferro che forse era fissato nella guaina
di legno.

Inoltre, sopra alla spalla destra si trovò un cultio
lunato di bronzo con costola a piccoli bordi salienti,
incavata e prolungata poi iu linea retta verso la punta,
La sua lama, stirata a martello, è ornata parallela-
mente alla costola con tre sottili linee graffite e ter-
minata alla base con una piccola prominenza sago-
mata con nodi a lima. La sua breve ansa termina
con occhietto che è decorato con due rozze anitrelle.
Il coltello, frammentato alla base del taglio, misura
mm. 97 di altezza.

Sullo sterno posava uno spillone di ferro, in forma
di semplice asticella, ingrossata verso l'estremità su-
periore. Lunghezza attuale mm. 155.

Tomba b. — Tomba a fossa lastricata nel fondo
con rozzi pezzi di calcare appenninico, lunga m. 1.80,
larga m. 0,75, profonda m. 0,90 con avanzi dello
scheletro di donna disteso supino con la testa inclinata
a manca, colle braccia lungo i fianchi e colle gambe
appaiate. I femori misuravano m. 0,420 di lunghezza.
Il riempimento era stato fatto col medesimo ter-
riccio estratto per incavare la fossa, tra quel terriccio
grande quantità dei rifiuti dell'industria litica.
 
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