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Paribeni, Roberto: Necropoli barbarica di Nocera Umbra
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0109
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necropoli barbarica di nocera ombra
piastrina di rame inchiodata sopra una targhetta di
legno, quindi sporgente un centimetro dalle pareti
della scatoletta, dovesse racchiudere la serratura. Ac-
canto alla scatoletta si raccolsero alcuni pezzi di filo
di rame, uno dei quali terminava con un occhietto.
Non è improbabile che questi formassero un manico
a destra. Daniele è vestito di corta tunica, stretta
ai fianchi e con maniche lunghe fino ai polsi, indi-
cate da tratteggio; ha sulle spalle il mantello anno-
dato sul petto e porta alti calzari. Egli è rappresen-
tato di fronte colle braccia alzate in attitudine di
orare; sulla sua destra siede sui fianchi un leone
Pig. 60.
arcuato e mobile, fissato all'orlo della scatola, ap-
punto dove appariscono i fori. Diam. mm. 115, alt.
mm. 87. Si raccolse in frammenti tra i femori.
Furono da noi riuniti i pezzi conservati, sì da
aver quasi completa la rappresentazione (fìg. 61 e 62).
Ci limiteremo a dare un cenno delle rappresen-
tanze ed a mettere in rilievo qualche osservazione
che< abbiamo potuto fare. È chiaro che le rappresen-
tanze debbano interpretarsi per la condanna di Da-
niele nella fossa dei leoni, pel sacrificio di Abramo
e per la mensa eucaristica. La prima rappresenta-
zione è limitata da due angioli, che recano i sacri
libri; uno di questi nel nostro disegno è raffigurato
Monumenti Antichi — Vol. XXV.
colla testa a lui rivolta e con bocca aperta in segno
di ferocia. Altro leone che non si è potuto riattac-
care, ma di cui si conservano piccoli frammenti do-
veva occupare lo spazio rimasto vuoto a manca della
figura di Daniele. La fossa è raffigurata da una co-
struzione a blocchi squadrati. Entro la medesima,
dietro al leone, si vede in grande parte la figura del
giovane Abacuc, il quale porta a Daniele il cibo (])
nella maniera stessa che viene rappresentato in molti
esemplari di sculture del V-XI sec. (2). Gli angioli
t'j Cir. Prophet. Banielis, XIII, 32-39.
(2) Cfr. Garrucci, Storia dell'arte crist., voi. V, tav. 322,
fig. 2; tav. 323, fig. 2.
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necropoli barbarica di nocera ombra
piastrina di rame inchiodata sopra una targhetta di
legno, quindi sporgente un centimetro dalle pareti
della scatoletta, dovesse racchiudere la serratura. Ac-
canto alla scatoletta si raccolsero alcuni pezzi di filo
di rame, uno dei quali terminava con un occhietto.
Non è improbabile che questi formassero un manico
a destra. Daniele è vestito di corta tunica, stretta
ai fianchi e con maniche lunghe fino ai polsi, indi-
cate da tratteggio; ha sulle spalle il mantello anno-
dato sul petto e porta alti calzari. Egli è rappresen-
tato di fronte colle braccia alzate in attitudine di
orare; sulla sua destra siede sui fianchi un leone
Pig. 60.
arcuato e mobile, fissato all'orlo della scatola, ap-
punto dove appariscono i fori. Diam. mm. 115, alt.
mm. 87. Si raccolse in frammenti tra i femori.
Furono da noi riuniti i pezzi conservati, sì da
aver quasi completa la rappresentazione (fìg. 61 e 62).
Ci limiteremo a dare un cenno delle rappresen-
tanze ed a mettere in rilievo qualche osservazione
che< abbiamo potuto fare. È chiaro che le rappresen-
tanze debbano interpretarsi per la condanna di Da-
niele nella fossa dei leoni, pel sacrificio di Abramo
e per la mensa eucaristica. La prima rappresenta-
zione è limitata da due angioli, che recano i sacri
libri; uno di questi nel nostro disegno è raffigurato
Monumenti Antichi — Vol. XXV.
colla testa a lui rivolta e con bocca aperta in segno
di ferocia. Altro leone che non si è potuto riattac-
care, ma di cui si conservano piccoli frammenti do-
veva occupare lo spazio rimasto vuoto a manca della
figura di Daniele. La fossa è raffigurata da una co-
struzione a blocchi squadrati. Entro la medesima,
dietro al leone, si vede in grande parte la figura del
giovane Abacuc, il quale porta a Daniele il cibo (])
nella maniera stessa che viene rappresentato in molti
esemplari di sculture del V-XI sec. (2). Gli angioli
t'j Cir. Prophet. Banielis, XIII, 32-39.
(2) Cfr. Garrucci, Storia dell'arte crist., voi. V, tav. 322,
fig. 2; tav. 323, fig. 2.
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