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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Orsi, Paolo: Gli Scavi intorno a l'Athenaion di Siracusa: negli anni 1912-1917
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0188

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367

gli SCAVI INTORNO A l'aTHENAION DI SIRACUSA

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Sep. Vili. In mezzo alla massa di detriti sche-
letrici vi era qua e là anche qualche fossa carnaria,
o tomba poliandrica. Una di esse, di cui presento la
sezione (lìg. 5) era ampia e formata da basse pareti

Pio. 5.

di pietre in coltello ; essa racchiudeva una trentina
di scheletri disposti sopra un solo solare, sul suolo
greco del sec. V. In mezzo alle carcasse si raccolse
soltanto una fibbia circolare in bronzo, di un ben noto
tipo barbarico-bizantino, tenuissimo ma pur valido
indizio per la designazione cronologica del deposito.

La bizantinità di una parte almeno di codesto
cemetero, oltre che da tanti piccoli indizi, è dimo-
strata anche da un medio bronzo di Teofilo (829-842),
da me personalmente raccolto il 24-XII-'12 proprio
sopra uno dei tanti scheletri buttati alla rinfusa nella
nuda terra. Certamente però, che non tutti quei po-
veri morti sono bizantini, perchè in quell'area non
vasta vi sono vari sistemi di deposizioni, che finirono
per ingombrare tutta la superficie; piccole cassette
per uno o pochi individui ; fosse carnarie cintate per
molti morti; infine cadaveri buttati alla rinfusa, ri-
maneggiando talvolta altri depositi più antichi. Parmi
pertanto evidente che la consuetudine di seppellire
nelle vicinanze del tempio cristiano, daltronde gene-
rale nei tempi di mezzo, sia stata iniziata dai Bizan-
tini e sia durata, forse saltuariamente, fino a due
secoli addietro.

Sep. VIIIbis. Alla profondità di m. 0.90. discoste
m. 0.70 dalla gradinata del tempio, davanti alla Xa
colonna, apparvero due coperte di una tomba, formata
di otto lastre in coltello, alla quale mancavano però
le testate. Essa conteneva un nudo scheletro col cranio
a ponente, il quale era stato adagiato sopra un pezzo
di grondaia marmorea leonina, adibito come capezzale.

Sep. IX. Formato di lastre e di conci, a circa
m. 0,80 dal piano attuale, con tracce di rozzo into
naco sullo pareti interne. Conteneva un adulto, nudo,
col cranio ad Ovest.

Sep. X. Alla stessa profondità, della stessa strut-
tura dei precedenti, e costrutto con materiale racco-

gliticcio. Racchiudeva uno scheletro dal cranio ad
Ovest, al quale aderiva un orecchinetto circolare a
filo di bronzo, che parve inargentato, con perlina
globare (fig. 6).

Fig. 6.

Sep. XI. Scheletro di adulto in nuda terra, col
cranio a ponente, ed a soli cm. 50 di profondità.
Presso il torace si raccolsero: una fibbia ad ardi-
glione in rame, per una cintura di cuojo, di cui si
riconobbero tracce, ed il corrispondente capo metal-
lico alla estremità opposta, pure con tracce di cuojo
aderenti (fig. 7). Si rimane alquanto perplessi circa

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Fig. 7.

l'età ^di codesti oggettini, che possono essere benissimo
bizantini, come anche alquanto posteriori.

Sep. XII. Al medesimo livello del precedente era
una cassetta, formata di pietre raccogliticce con sche-
letro di adulto dal cranio ad Ovest.

Attorno a questi due sepolcri v'erano grandi masse
di scheletri umani, più o meno sconvolti, e tutti di-
stribuiti nello strato superficiale. Soltanto in un punto
una vasta fossa carnaria piena zeppa di macabri
avanzi umaui costipati (disastri del 1100 e del 1693?!)
scendeva sino a m. 2.00, attraversando i due strati
greci superiori.

Sep. XIII. Rozza, angusta e profonda cassetta,
senza coperture, racchiudente una quantità di sene-
 
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