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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Orsi, Paolo: Gli Scavi intorno a l'Athenaion di Siracusa: negli anni 1912-1917
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0226

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443

GLI SCAVI INTORNO A LATHENAION DI SIRACUSA

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b) Altro masso consimile, ma di proporzioni
grandiose (lìg. 50) con una delle testate foggiata ad
arco slanciato, e l'opposta con archetto scemo.

c) In tutto simile ad a), delle dimensioni di
m. 1.10/0.84 X 0.65 X 0.52.

d) Altro simile dato a fig. 51.

line V ed inizio IV secolo si costruivano dei passaggi
(non osiamo ancora dire porte, ma, al più postierle)
sormontati da archi non già incuneati, ma ad assise
orizzontali intaccate per modo, da formare un arco
a pieno centro od a sesto abbassato. Controversa al-
quanto è la cronologia delle mura di Erice, ma mal-

"5

Fig. 40.

Fio. 50.

Questi massi, pertinenti ad un edificio indubbia-
mente arcaico, riaprono la questione dell'origine del-
l'arco, che. rome è ben noto, venne contestata ai Greci.
Essi richiamano una quantità di conci similari, rin-
venuti in numero non piccolo nella fortezza dell'Eu-

Fig. 51.

rialo a Siracusa, e che affrontati a coppie si ritenne
servissero a formare delle coperture architravate curve
in talune delle gallerie aperte nella roccia. Un certo
numero di massi arcuati venne anche trovato a Seli-
nunte nelle costruzioni di Ermocrate. che. come è
noto, presentano parecchie analogie tectoniche colle
opere dell'Elidalo ('). Questi due gruppi di monu-
menti ci porgono dunque la prova che in Sicilia tra

(') Patiicolò e Salinas, in Notizie scavi, 1888, pag. 507,
tay. XX, figg. 2 4. Aggiungasi il bel saggio nelle mura di
Erice, Salinas, Notizie, 1883, pai;-. 145, tav. III. In Grecia tali
porte arcuate, ricavate dalle assise orizzontali, sono rarissime,
o, se ne hanno belli esempi soltanto ad Oeniades ed a l'aleo-

grado la loro parvenza, difficilmente esse vanno al di
là del sec. V. Invece i documenti, che ora io produco,
sono di un buon secolo anteriori ai Selinuntini. e
devono entrare in pieno sec. VI ; quindi essi sono le
più antiche testimonianze dell'arco, applicato nell'ar-
chitettura siceliota. Conviene però, che a sgomberare
il terreno da false premesse, io dichiari subito, come
questa foggia di arco sia stata solo usata in opere
militari%o di cintamento e mai in costruzioni templari
od analoghe. Con ciò si esclude la possibilità che
codesti archi sormontassero l'apertura avvertita nel
muro di levante della così detta edicola B. Donde
questi pezzi tagliati ad arco sieuo stati tratti, non
sono in grado di dire; forse, anzi molto probabilmente,
da un muro che formava il peribolo al temenos ; non
certo da editici templari o di edicole.

e) Parallelepipedo come da fig. 52, con fascia
in uno dei lati corti.

/') Pilastro, cippo o stele, in calcare bianco, a
corpo quadrangolare, con strani particeli, e non tutti
di facile interpretazione (Mg. 53). Agli spigoli vi sono
delle smussature o sgusciature, le quali nella parte
posteriore scendono tino in basso e nella anteriore si
limitano alla metà in alto. Di più nel fronte basso

mani. Vedi Perrot, i/ixtoire de l'art. Vili, tav. XI. Per L'iitru-
ria e le sue relazioni coll'oriente, a proposito di questo parti-
colare tectonico, vergatisi le buone osservazioni del Cultrera,
col ricco corredo di richiami monumentali, in Notizie Sfavi.
1916, pag. 21 e sgg.
 
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