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GLI scavi INTORNO A 1,'aTHENAION di siracusa
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altri due filari paralleli messi in senso inverso ai primi,
cioè di corto. Siccome poi la roccia non venne spia-
nata artificialmente, nè essa presentava un livello na-
Piano di no me ni dico
FlG. 61.
turale conveniente, in qualche punto i massi anziché
adagiarsi direttamente sul fondale roccioso, poggiano
sopra un cuscinetto di 8 cm. di brecciame, formante
un letto artificiale.
di codesti massi sono a combaciamento completo nel-
l'assisa superiore, a strombatura nella inferiore.
Ma un'altra particolarità, sulla quale richiamo
l'attenzione degli studiosi, è la seguente. Nel tratto
meridionale questo muro presenta nell'assisa superiore
due riseghe, che sembrano indicare la linea di emer-
genza dal suolo ; di fatto esse coincidono (veggasi se-
zione a fig. 68) col battuto greco arcaico, che si sten-
deva fra i due muri. A metà circa poi dell'andamento
di questi due muri si osserva una singolare opera di
intaglio, cioè un profondo incasso a coda di rondine,
che nel muro meridionale è completo per tutta la sua
lunghezza e nel settentrionale si riduce ad un piccolo
brano, essendo stata asportata l'assisa superiore. La
unita fig. 62 mostra la pianta e la sezione di questo
strano incasso, senza che mi torni possibile di scoprire
lo scopo pratico, a cui esso mirava. E poiché si tratta
di incassi opposti e simmetrici, nei due muri, distanti
l'uno dall'altro m. 2.91, l'interpretazione della loro
destinazione è intimamente connessa con quella della
destinazione dei muri stessi.
La sezione nord-sud (fig. 63) è condotta in circa
sulla parte mediana dei due muri ; nel tratto fra essi
interposto si vede un masso squadrato, esattamente
indicato anche nella pianta, e munito esso pure di
un incasso di forma peculiare, il quale, altimetrica-
Fiq. 62.
Questo bellissimo avanzo di fondazione venne se-
guito per una lunghezza di m. 8.85 da levante a
ponente. L'altro tratto corrispondente, di settentrione,
aveva la identica struttura del primo, ma era conser-
vato assai meno in lunghezza, cioè per m. 5.05. Da
notare alla estremità di levante un colossale masso
di fondazione, il quale planimetricamente misurava
ni. 1.43.X 1.30, ed è il maggiore che siasi ricono-
sciuto in tutti gli scavi di via Minerva. Le giunture
Monumenti Antichi — Vol. XXV.
mente, è livellato con quelli laterali, ed è con essi
allineato, in questo masso, che si doveva comple-
tare con un altro mancante, a me pare di vedere il
punto di appoggio di uno sbarramento, non so ben
dire, se ligneo o metallico, e negli incassi laterali i
corrispondenti appoggi. Ed in tale caso, procedendo
da una ipotesi all'altra, avremmo qui una specie
di Propylon, attraversato da una via, che immetteva
nel temenos templare. È codesta una mera conget-
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GLI scavi INTORNO A 1,'aTHENAION di siracusa
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altri due filari paralleli messi in senso inverso ai primi,
cioè di corto. Siccome poi la roccia non venne spia-
nata artificialmente, nè essa presentava un livello na-
Piano di no me ni dico
FlG. 61.
turale conveniente, in qualche punto i massi anziché
adagiarsi direttamente sul fondale roccioso, poggiano
sopra un cuscinetto di 8 cm. di brecciame, formante
un letto artificiale.
di codesti massi sono a combaciamento completo nel-
l'assisa superiore, a strombatura nella inferiore.
Ma un'altra particolarità, sulla quale richiamo
l'attenzione degli studiosi, è la seguente. Nel tratto
meridionale questo muro presenta nell'assisa superiore
due riseghe, che sembrano indicare la linea di emer-
genza dal suolo ; di fatto esse coincidono (veggasi se-
zione a fig. 68) col battuto greco arcaico, che si sten-
deva fra i due muri. A metà circa poi dell'andamento
di questi due muri si osserva una singolare opera di
intaglio, cioè un profondo incasso a coda di rondine,
che nel muro meridionale è completo per tutta la sua
lunghezza e nel settentrionale si riduce ad un piccolo
brano, essendo stata asportata l'assisa superiore. La
unita fig. 62 mostra la pianta e la sezione di questo
strano incasso, senza che mi torni possibile di scoprire
lo scopo pratico, a cui esso mirava. E poiché si tratta
di incassi opposti e simmetrici, nei due muri, distanti
l'uno dall'altro m. 2.91, l'interpretazione della loro
destinazione è intimamente connessa con quella della
destinazione dei muri stessi.
La sezione nord-sud (fig. 63) è condotta in circa
sulla parte mediana dei due muri ; nel tratto fra essi
interposto si vede un masso squadrato, esattamente
indicato anche nella pianta, e munito esso pure di
un incasso di forma peculiare, il quale, altimetrica-
Fiq. 62.
Questo bellissimo avanzo di fondazione venne se-
guito per una lunghezza di m. 8.85 da levante a
ponente. L'altro tratto corrispondente, di settentrione,
aveva la identica struttura del primo, ma era conser-
vato assai meno in lunghezza, cioè per m. 5.05. Da
notare alla estremità di levante un colossale masso
di fondazione, il quale planimetricamente misurava
ni. 1.43.X 1.30, ed è il maggiore che siasi ricono-
sciuto in tutti gli scavi di via Minerva. Le giunture
Monumenti Antichi — Vol. XXV.
mente, è livellato con quelli laterali, ed è con essi
allineato, in questo masso, che si doveva comple-
tare con un altro mancante, a me pare di vedere il
punto di appoggio di uno sbarramento, non so ben
dire, se ligneo o metallico, e negli incassi laterali i
corrispondenti appoggi. Ed in tale caso, procedendo
da una ipotesi all'altra, avremmo qui una specie
di Propylon, attraversato da una via, che immetteva
nel temenos templare. È codesta una mera conget-
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