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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Orsi, Paolo: Gli Scavi intorno a l'Athenaion di Siracusa: negli anni 1912-1917
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0253

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49?

GLI SCAVI intorno a l'aTHENAION DI SIRACUSA

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il curiosissimo vàidxoz od edicoletta, in calcare bianco
a grana assai fine, che riproduco a fig. 89. È un do-
cumento di un'arte arcaica rozza, ingenua ed infan-
tile, e tale non solo per ragione di età, ma perchè
uscita dalle mani non troppo addestrate di un prin-
cipiante, si direbbe quasi di un ragazzo. Il dado ap-
piattito da cui fu ricavato misura mm. 102 in largh.,

golo isoscele, tagliente e sottile la bocca, esile e lungo
il collo. Colore rosso è impiegato nelle carni della fi-
gura, bruno sullo sfondo del quadretto.

Il soggetto rappresentato è certamente una divi-
nità; ma quale essa volesse essere, nel convenziona-
lismo arcaico, che accomuna, si può dire, quasi tutte
le divinità, sopprimendone i simboli e le note speci-

Fig. 89.

43 in spessore, 110 in alt. superstite, notando che il
pezzo manca della parte inferiore. In alto esso è de-
corato di rozzi motivi lineari, cioè di una doppia linea
ondata, e di tre fascette, di cui la intermedia è a fu-
nicella. Sotto questo coronamento, ed in mezzo a due
lesene adorne di una specie di fiore, si apre uua ca-
vità approfondita, entro la quale è scolpita ad alto
rilievo una figurina, anzi certo una divinità, vista in
pieno prospetto, della quale è superstite solo la parte
superiore. La testolina triangolare è molto elaborata
in tutti i suoi particolari; essa è eseguita da mano,
che segue le norme di un'arte ingenua ed ancora in-
fantile, ma che non di meno cura all'estremo tutte le
minuzie. Così abbiamo la chioma frontale a frangette
pizzute, e quella laterale, che scende bipartita sulle
spalle in trecce periate. Gli occhi sono lunghi e stretti,
colla pupilla indicata da un cerchietto; e sono indi-
cati anche gli archi sopracigliari ; il naso è a trian-

Monumenti Antichi — Vol. XXV.

fiche, torna diffìcile a stabilire. Dato il santuario nel
cui àmbito la scoltura è stata rinvenuta, sorge il dub-
bio, non si abbia qui una rappresentazione di Athena;
ma non è poi esclusa la possibilità di un'altra divi-
nità muliebre.

Piuttosto la piccola scultura provoca qualche os-
servazione dal punto di vista dell'arte ; essa è certa-
mente trattata colla tecnica e coi metodi dell' intaglio
in legno, e malgrado la sua estrema piccolezza pre-
senta alcuni caratteri della così detta arte dedalica (1).
Tali edicolette decoravano d'ordinario delle nicchie
rupestri, e Siracusa ce ne ha già dato alcuni esem-
plari, però di età assai più progredita: ma la nostra,
attesa la sua estrema piccolezza, e per il fatto che
era esposta nel temenos di un tempio, non potè tro-

(') Veggasi, in proposito, il mio recente articolo, Daedalica
Sicìli'ie, in Monumenti Piot, voi. XXII (1918 , pag. 131 e segg.

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