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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Orsi, Paolo: Gli Scavi intorno a l'Athenaion di Siracusa: negli anni 1912-1917
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0293

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577

GLI SCAVI INTORNO A l'aTHENAION di SIRACUSA

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in parola. Mancante della punta essa misura cm. 49.8,
ed al completo dovea aggirarsi intorno ai cm. 56. La
lama è a foglia di lauro con due fori alla base delle
ali, e la carena centrale tricostolata. L'arma ha tutta
l'aria di essere nuova o quasi. È dessa sicula o greca?
Il Museo di Siracusa possiede numerosi esemplari di
cosi fatte armi, anche in esemplari minori; buona
parte di esse, comperate nel commercio antiquario non
hanno provenienza stratigrafica accertata, e solo in-
duttivamente si attribuiscono ai Siculi. Non un solo
esemplare proviene o da sepolcri o da strati greci.
Di questa maggiore grandezza tre esemplari proven-
gono dal ripostiglio siculo di Giarratana, 30 integri
e varie diecine spezzati da quello ancora inedito del
Mendolito di Adernò ('). Non avendo io, in Sicilia,
mai trovata una lancia in bronzo entro sepolcri ed
altri depositi di accertata età e carattere greco (2),
ne consegue, che dobbiamo ritenere sicula quest'arma.
Ma poiché essa è stata trovata commista a materiale
paleogreco, al piede di un altare paleogreco, io ri-
tengo pienamente fondata la ipotesi, che essa sia stata
offerta alla divinità poliade come preda bellica o trofeo
di guerra, preso dai primi Greci di Ortigia ai Siculi.
Che nella prima fase della occupazione di Ortigia e
della circostante campagna i conflitti normali fra
coloni ed indigeni fossero molto frequenti, è cosa che
non abbisogna di essere dimostrata.

Di un lanciotto, forse da getto, infinitamente più
piccolo, si è ricuperato il terzo inferiore, logoro, e col
tubo compresso, lungo mm. 70.

Fig. 164. Numero sette grandi perle biconiche
lunghe mm. 39-49, ed una assai più piccola, di mil-

(') Per qudllo di Giarratana cfr. Orsi, Ripostigli di bronzi
siculi, in BPL, a. XXVI (1901), tav. XI, 5. Per quello di
Adernò ho dato indicazioni in BPL, 1910, pag. 43; in No-
tizie se, 1909, pag. 387, ed in Ausonia, Vili (1913), pp. 54-55.
La necropoli sicula suburbana di Locri ha dato pure numero-
sissimi esemplari di lancie in bronzo, medie e piccole. Essa
era sotto la influenza della civiltà industriale greca del periodo
geometrico. Cfr. Orsi, Supplem. Notizie scavi, 1912, pag. 5.

(') Fuori di Sicilia però è sintomatica la coincidenza di
una cuspide di lancia in bronzo rinvenuta a Rodi nella stipe
antichissima sacra di Athena Lindia (Blinkenberg & Kinck,
Exploration archéol. de Rhodes. Ili Rapport (1905), pag. 91,
fig. 22, pag. 90). Alcuni esemplari di lancie in bronzo proven-
gono anche dall'Acropoli di Atene (De Ridder, Bronzei de
l'Acropole dyAthenes, pag. 94-101); alcuni di essi sono di tipo
preistorico, cioè a foglia d'olivo, altri di tipo classico, trian-
golare.

Monumenti Antichi — Vol. XXV,

limetri 18. Così fatte perle si trovano con molta fre-
quenza nelle necropoli sicule del III e del IV pe-
riodo ('), e sicule perciò dobbiamo ritenerle. Se nonché
esse apparvero in casi eccezionali anche dentro se-
polcri paleogreci, di guisa che, prescindendo dallo

Fig. 164.

indagare a quale fabbrica vadano assegnate, se ne con-
cluderebbe per lo meno alla contemporaneità degli
esemplari siculi coi paleogreci (sec. VIII-72 VII).
È altresì molto sintomatica la loro presenza anche
entro stipi antichissime di grandi santuari della Grecia
propria (2). Si desume da tutto ciò che queste grandi
e pesanti perle ornamentali devono essere, almeno in
parte, uscite da officine paleogreche, le quali lavora-
vano per le classi rurali e per la esportazione presso
i pàqpaQoi, tra i quali vanno noverati anche i Siculi ;
se poi questi le imitassero anche in officine proprie,
non è ancora provato, ma è pur sempre possibile.

Fig. 165. Frammenti di catenelle, varie e varia-
mente ammagliate ; in un gruppo di anelli ne sono
infilate tre con pendaglietti a ciliegia, di cui la ne-
cropoli sicula del Finocchito ha dato i più copiosi
esempi (3).

(') Per le necropoli s:cnle, dove sono comunissime, mi
limito a citare quella di Tremenzano (BPL, a. XVIII, tav. VII,
6-7), e del Finocchito (BPL, a, XX, tav. IV, 1), dove appar-
vero" associate con vasellami a pittura geometrica. A Megara
Hyblaea si ebbero nel sep. 260 (Orsi, Megara Hyblaea, col. 206)
ed otto esemplari commisti ad uno scarico di terrecottc iera-
tiche (op. cit. col. 256).

(a) Waldstein, The Argive lleraeum, voi. II, tav. XGII,
fig. 1547-49 ; Furtwaengler, Olympia.Die Bronzenecc. tav.XXIII,
figg. 432, 434, 438, 441.

(») Orsi in BPL, a. XX, tav. Ili, fig. 10; a. XXIII, tav, VII,
fig. 2 ed 8, pag. 195. Tali anellini-pendagli a ciliegia mancano
fin qui negli strati greci, ma nulla toglie provengano essi pure
dal commercio greco.

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