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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Orsi, Paolo: Gli Scavi intorno a l'Athenaion di Siracusa: negli anni 1912-1917
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0316

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619

gli SCAVI INTORNO a l'aTHENAION DI SIRACUSA

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dono mantenute, attraverso a modificazioni dovute ad
età, capriccio ed adattamenti, le note fondamentali
di questo tipo, che ben vorrei chiamare sicelioto, note
le quali culminano anche nel colosso del tempio G
di Selinunte. disgraziatamente a noi pervenuto in
frammenti troppo lacunosi, ma in ogni caso sufficienti
per dimostrare, che esso è l'esemplare di dimensioni
più ingenti, che sino ad oggi possediamo.

Ad accrescere la ristretta serie dei Gorgoneia co-
lossali presento, come primizia, a fig. 211 lo schizzo

perchè nel materiale della regione brezzia ci man-
cano gli opportuni termini di raffronto.

Fin qui adunque le maschere gorgoniche; delle
quali sono di gran lunga più rare le rappresentanze
dell'intera figura del mostro. A proposito di queste
fu già notato dal Furtwaengler (op. cit., pag. 1710)
come nell'arte ionio-asiatica il costume consti d'or-
dinario di un lungo chitone talare, mentre in quella
poloponnesiaca. nella siceliota. ed anche nell'attica
esso è sempre brevissimo. A conferma di che inter-

di un altro esemplare rinvenuto nei recentissimi scavi
di Hipponium (M. Leone Cai.); esso è il più antico
monumento della plastica cretacea di quella città, e
taglia corto sul dubbio espresso da qualche topo-
grafo ('), che a M. Leone esistesse soltanto la Vibo
Valentia, e che l'antico Hipponium fosse da ricercare
altrove, per quanto nelle vicinanze

Questo esemplare hipponiate, di cui possediamo
due grandi frammenti del volto superiore, era intanto
un po' maggiore del già grande esemplare gelese, in
quanto misura in diam. mass, qualche cosa più di
m. 1.10. Così la sua struttura come i particolari for-
mali lo scostano alquanto dal tipo canonico sicelioto.
Esso non è piatto, ma un po' bombato, ossia a fronte
.convessa. La chioma frontale è foggiata a tre ordini
di ciocche, sotto forma di piccole bulle, ed il dia-
dema che la incornicia è adorno dei caratteristici ser-
pentelli. A quale modello questo Gorgoneion si ricon-
duca non ci è dato per il momento di affermare,

(') Byvanck, Aus Bruttium in Roern. Mitt. 1914, pag. 165.
Si veggano le mie contro osservazioni in Archivio Storico
della Calabria, a. Ili (1915), pag. 325.

viene, dopo lo studio del Furtwaengler, la squisita
stele attica arcaica di Atene, impiegata come mate-
riale costruttivo nelle mura (*), nella quale la Gorgo-
Medusa, così finamente analizzata dal Noack, man-
tiene sempre il suo carattere apotropaico, quasi a pro-
tezione del sepolcro.

Risulta altresì dall'esame dei monumenti, come
la semplice maschera gorgonica sia, d'ordinario, più
antica dell' intera figura isolata, come alla sua volta
questa precede le rappresentazioni dell'intero mito
rispettivo. Ma questa tesi non ha poi un valore asso-
luto, ma è soventi volte subordinata a leggi di op-
portunità e destinazione dell'elemento. Così, mentre
non cade dubbio che il colosso di Kerkyra non sia
un po' più antico dei mascheroni di Gela e di Seli-
nuute, panni altrettanto accettabile, che la placca
siracusana, se mai, solo di poco sia più giovane dei
due giganteschi mascheroni.

Quanto ad opere della grande plastica, dopo l'in-
signe rilievo frontale di Garitsa, viene un po' a di-
stanza di tempo la da lungo nota metopa del tempio

(') Noack, Athe,;. Mitteil, XXXII (1907), pag. 523 e segg.
 
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