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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Orsi, Paolo: Gli Scavi intorno a l'Athenaion di Siracusa: negli anni 1912-1917
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0320

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oli scavi intorno a i/aTHENAION di siracusa

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perciò solo plausibile l'idea di una figura montata,
che serra le coscie ai fianchi del cavallo. Il secondo
frammento molto minore (cm. 20 X 16) appartiene
alla coscia opposta, cioè alla sinistra; e della gual-
drappa conserva soltanto una frazione minuscola.

Probabilmente saremmo stati alquanto imbarazzati
nel definire la pertinenza e la funzione di codesti due
frammenti, se per fortuna non possedessimo uno strano
e singolare xccXvtttì]q fiyefiév di Camarina ('), del paro
arcaico, dove il corpo del cavallo montato da un gio-
vane adempie alle funzioni di coppo principale sul
fastigio di un tempio, e dove si osserva la stessa
mossa della gamba, la stessa forma della gualdrappa,
diversamente però decorata. Certo il frammento di
via Minerva, riferibile ad un esemplare di mole assai
maggiore del camarinese, non ci consente di dire se
appartenesse esso pure ad un xalvmrjQ, o non piut-
tosto ad una statua fittile autonoma, maggiore del
vero, la quale se tale, sarebbe una documentazione
reale della capacità e della valentia dei plasticatori
in creta. E se figure di tali dimensioni e di così fatta
modellatura, cottura e colorazione si sapevano plasmare,
dipingere e cuocere, non stupirei che un giorno per-
venissimo alla scoperta, inattesa, di gruppi frontali
fittili.

Era certamente un xccXvtvt^q l'avanzo di un pezzo
in tutto analogo e sincrono al nostro, proveniente dal
nuovo tempio arcaico di Gela; questo ha dato un ma-
teriale prezioso, che attende da anni, e per circo-
stanze strane, superiori al mio buon volere, attenderà
per molti altri ancora la sua desideratissima divul-
gazione. La groppa del cavallo, coperta di una gual-
drappa assai più riccamente decorata, che non sia nel-
l'esemplare siracusano, formava l'emisfero superiore
del xaXv7itì)(j ; della figura seduta non sono rimaste
che ampie impronte delle voluminose natiche.

È noto d'altro canto, che tra gli ex voto preper-
siani dell'Acropoli vi erano anche figure equestri in
marmo (2), che voglionsi i più antichi monumenti

(') Figura e descrizione al tutto provvisorie ed inadeguate,
in Bollettino d'arte del Min. P. /., 1907, fase. Ili, pag. 7.
Esso è stato pescato nella fanghiglia dell'Hipparis, con copioso
materiale derivante dalla distruzione di uno o più templi.

(•) Winter, Jahrbuch, 1893, pag. 153 segg. ; Schradcr,
Archaische Marmar Skulpturen im Akropolis-Museum zu
Athen, pag. 78 e segg.

equestri della plastica greca. La statua di Siracusa,
se tale essa fu, avrebbe l'attrattiva di una alquato
maggiore antichità; ma il suo stato di estrema mu-
tilazione ci lascia il rammarico di non poter ammi-
rare^ un'opera della grande coroplastica del principio
del secolo VI. Ci resta solo il diritto di affermare,
che i nlutfxai sicelioti erano in grado di produrre,
oltre che figure muliebri fittili al vero, anche figure
equestri; e con quale abilità, con quale naturalismo,
ce lo dice la statua camarinese.

Fio. 218.

D) Avanzi di figure umane. Ad una statua fittile,
che nulla ha che vedere col gruppo precedentemente
descritto, appartiene il frammento tìg. 218, cioè il
terzo inferiore di una gamba destra umana, lungo
cm. 17, e forato internamente per il lungo, dove è
verosimile passasse un'anima lignea di sostegno. Il
colore è in gran parte smarrito ; si vede però ancora
un? fasciatura a più ordini di cordoni neri ; è anche
indicato il malleolo. Rinvenuto nello stesso punto
ed assieme ai frammenti della sfinge o grifone che
sia, attacca con esso anche il piede che vedesi alla
stessa figura. Piede umano destro completo, meno il
tallone, lavorato a tutto tondo, e lungo nello stato
attuale cm. 18.7. Esso è calzato di una scarpetta a
punta, con là suola bene indicata; dalle esigue tracce
di colore superstite si vede, che lo sparato lungo il
 
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