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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Orsi, Paolo: Gli Scavi intorno a l'Athenaion di Siracusa: negli anni 1912-1917
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0345

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GLI SCAVI INTORNO A LATIIENAION DI SIRACUSA

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nonché questa ha negli occhi circoli concentrici anzi-
ché rosette. Un'altra peculiaretà è l'assenza assoluta
dei tondini terminali. Il piano superiore in alcuni
frammenti è ad angolo retto, in altri a lieve spiovente.

Un quinto tipo infine è rappresentato dal fram-
mento angolare fig. 232, pag. 657.

i) Aeratevi. Abbiamo già parlato a suo tempo

l'occhio incompleto una rosetta; sul gambo inferiore
divaricato sono adagiate delle palmette nascenti da
volute, se la ricostruzione è esatta. Il rilievo è quasi
piatto, con impiego abbondante di colori.

Noi siamo abituati a considerare tutte le ante-
fisse, anche le più colossali, come altrettante teste di
xaXvnTìjQeg ; qui invece si avverte un fatto strano,

Pio/245.

delle palmette pendute (pag. 654), attaccate al goccio-
latojo o succielo della cassetta tipo I. Oltre di quelle
possediamo una mezza dozzina di frammenti di una
palmetta acroteriale, dipinta in rosso e nero, desti-
nata a decorare le testate dei coppi (fig. 247, rica-
vata da più frammenti). Data la sua larghezza in
cm. 18 e l'altezza in cm. 13.5, pare plausibile il
riferire questa serie ad una edicola di modiche di-
mensioni.

Di gran lunga più grandioso dovette essere invece
l'edificio cui si riferiva il magnifico avanzo acrote-
riale fig. 248, con tentativo di ricostruzione alla stessa
figura.

Il frammento misura in larghezza massima metri
0.475, ed in altezza m. 0.31. Sono due giragli ser-
rati nel gambo da un laccio; le volute hanno nel-
Monumenti Antichi — Vol. XXV.

che cioè il grande acroterio è saldato non alla testa,
ma sul fianco di un grandioso coppo, di cui sussi-
stono tracce sicure. E meno sorprenderebbe, se esso
acroterio fosse innestato sul vertice o sul sommo di
detto coppo, col suo asse parallelo a quello del coppo
stesso. Ma non è così. L'acroterio era bensì parallelo
all'asse del coppo, ma era impostato sul suo fianco,
di guisa che si deve ammettere che per ragioni di
equilibrio ognuno dei grandi xaXvnxìiqsg reggesse due
di questi acroteri, destinati ad essere visti dai due
opposti lati lunghi del rispettivo edificio. Non era
quindi un acroterio frontale, come a tutta prima si
credette, ma un doppio grandioso acroterio che si er-
geva sul culmine del tetto, e probabilmente sulla
sua parte mediana, ina forse anche lungo l'intera
cresta.

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