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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Orsi, Paolo: Gli Scavi intorno a l'Athenaion di Siracusa: negli anni 1912-1917
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0370

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723

gli SCAVI INTORNO A l'aTHENAION DI SIRACUSA

724

e) I tegoloni. « Fra i numerosi rottami marmorei
« sono rappresentati in buona quantità quelli riferì-
* bili alle tegole di copertura del tempio. Benché
« molto frammentario, questo materiale ci ha per-
ii messo di raccogliere i dati precisi per la ricostru-
« zione di uno dei grandi tegoli. La sua larghezza

* ste due misure prese lungo i bordi, dove la tegola
« fa risalto, s'intende che la parte centrale era un
« po' meno spessa. I piani verticali di combaciamento
« e quelli di posa erano lasciati grezzi, perchè non
« era ivi necessaria una connessione capillare. Tale
«connessione s'imponeva invece nei tegoloni della

Pig. 265.

« era di m. 0.654, pari cioè alla larghezza della ci-
« masa; la sua lunghezza doveva di poco superare
« un metro ('). Lo spessore medio dell'estremità de-
li stinata a coprire, ad addentellato, la tegola succes-
« siva, è, come si vede alla flg. 264, di cm. 8; quella
« all'estremità opposta di cm. 6.5. Essendo state que-

(') Il prof. Rizzo ha richiamata la mia attenzione sulle
dimensioni di queste tegole. Il m. 0.654 rappresenta precisa-
mente due di quei piedi attici presoloniani di m. 0.327. che
furono messi in evidenza dalle ricerche metrologiche del D8rp-
feld (Athen. Mittheil, XV, 1890, pag. 167 e segg.). Tale unità
di misura, appartenente al sistema ejrinctico, è adottata nor-
malmente nei monumenti dell'Attica (Partenone), ma si trova
anche ad Olimpia (Heraion, Olympiaeum) e nel Peloponneso.
Secondo le indagini del Rizzo essa venne pure applicata nel
Teatro di Siracusa. Ora risulta che anche le tegole del tempio
dinomenidico erano bipedali su questa stessa base.

« cimasa, ove i bordi erano tirati a liscio, ed i piani
« di posa a grana fine.

« La parte piana delle tegole scoperta è rimasta,
« appunto per ciò, molto corrosa dalle ingiurie del
« tempo. Quella invece protetta dai tegolini, assai
« meno danneggiata, conserva l'epidermide a grana
« fina. Due insolcature longitudinali servivano ad in-
« nestarvi la base dei tegolini, e ad impedire la pe-
« netrazione dell'acqua.

d) I tegolini. « Anche di questi si trovarono nu-
li merosi frammenti, tra i quali un pezzo 1. cm. 55
« e pure incompleto. Come si vede dalla fig. 264 essi
« hanno sezione cuspidale, e presentano in tutto il
« corpo una larghezza costante di m. 0.275. Ogni te-
« golino ha una estremità a taglio netto e l'opposta
 
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