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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Taramelli, Antonio: Fortezze, recinti, fonti sacre e necropoli preromane: nell'agro di Bonorva (Prov. di Sassari)
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0403

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FORTEZZE, RECINTI,

le rendono inaccessibili; ma sono però tutte quante
vuote. Esse dovettero servire di cimitero agli abita-
tori dei nuraghi estremi del piano, come V Oltovolo
ed il N. Sambimu. Invece le tombe a lastroni, in re-
gione di Trechiddu, sul Montigiu de Sas Tumbas, per
regolarità di struttura presentano un carattere assai
più recente, e mi sembrano di età romana o forse
anche cristiana.

FONTI SACRE ECC. 790

ai limiti di Macomer e di Bortigali ; anche ad una
indagine del soprassuolo presenta varii interessanti
avanzi antichi, di cui do un breve cenno.

Sono in particolar modo degni di cenno alcuni re-
cinti megalitici, taluni isolati, altri invece accostati
a costruzioni nuràgiche; specialmente sui primi ri-
chiamò la mia attenzione il sig. Maxia Efisio, guardia
della foresta Asproni, che per ragione della sua profes-

Fio. 11. — Pianta di una delle tombe di Zuffinu, nel terreno di Pinna. Bonorva.

CAPITOLO III.

Nuraghi, recinti e tombe di giganti
dell'altipiano di «Su Monte».

Come accennammo più innanzi, a sud di Bonorva
si alza l'altipiano basaltico, ammantato di macchie
ed in parte anche di foreste ben conservate e tenute,
di lecci o di quercie, massime nella parte apparte-
nente al comm. ing. Asproni ; l'altipiano ha un'erta
costiera che precipita verso la valle di Semestene e
la conca di Bonorva ed il vasto piano di S. Lucia ;
la superficie invece è pianeggiante e sparsa di acqui-
trini, e si stende ondulata tra i 600-650 mm. sino

sione conosce palmo a palmo quel vasto altipiano,
intricato di selve e di muri di cinta. Egli mi accennò
alla presenza di varie diecine di recinti megalitici,
in parte completi, in parte ridotti a poche traccie e
di molti potei io pure accertare l'esistenza.

Un bell'esempio di recinto, o piuttosto di mura-
gliene megalitico accostato ai nuraghi, è dato da Nu-
raghe Giove, che sorge sull'estremo di uno sperone
dell'altipiano, perforato al piede da uno dei « tunnels »
della ferrovia che sale da Bonorva a Campeda. Questo
promontorio dell'altipiano, simile ad una lingua di
roccia basaltica, ha le pareti a picco nell'orlo ed è
sbarrato al centro dal N. Giove, il quale col prossimo
N. I'enosu, guarda tutto l'ampio cerchio della testata
 
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