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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Taramelli, Antonio: Fortezze, recinti, fonti sacre e necropoli preromane: nell'agro di Bonorva (Prov. di Sassari)
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0405

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793

FORTEZZE, RECINTI, FONTI SACRE ECC.

794

betilo, collocato entro la cella del sepolcro stesso,
come ebbi nella tomba di Pedru Cossu, a Norbello,
presso Abbassanta (1).

Resti di altra poderosa tomba di giganti si hanno
non molto lungi da N. Giove, a Su Craslu Covaccadu,
in terreno di Pietro Giovanni Cossu. Si distinguono
bene nel cumulo della rovina, oltre ai muri della cella
allungata e le traccie dell'area semicircolare al fronte,
quattro grandi lastroni di lava basaltica della coper-
tura, ancora in posto, e la lastra enorme della stela,

fondo ad abside e con qualche masso della copertura
ancora a posto; al fronte tra i resti delle due ali,
un grande lastrone o stela, dell'altezza di m. 2,38,
larga m. 1,30 e spessa 0,40.

Queste quattro tombe di giganti, per le loro di-
mensioni notevoli appartenevano certamente a dei
capi tribù, ma sconvolte e frugate in ogni tempo, non
promettevano un compenso alle fatiche di un'esplora-
zione, altrettanto costosa che infruttuosa.

Non è improbabile che altre tombe si conservino

Fig. 13. — Schizzo di pianta del recinto megulitico a Nuraghe Giove,'sull'altipiano di Su Monte. Bonorva.

spezzata in due, traversalmente, di oltre 2,50 di al-
tezza, con la parte superiore della consueta forma cen-
tinata, con larga fascia in rilievo tutto all' ingiro del-
l'orlo, come negli esemplari ben noti di Goronna e di
Mura Iddari, presso Paulilatino, per tacere d'altri.

Di grandi dimensioni è pure la stela di un'altra
tomba di giganti di cui si vedono i resti informi
nello stesso altipiano di Su monte, a Codinalzu ; l'enorme
masso spianato e appena lavorato è alto m. 2,90,
largo 1,20 e spesso 0,30, senza traccia del pertugio,
od uscioletto datoci da tante tombe di giganti. Rove-
sciata accanto alla stele è una colonna conica, di
m. 1,35 di altezza e di m. 0,45 di base, che per la
forma e la giacitura deve essere ritenuta un betilo.

Più conservata, relativamente, è la sepoltura di
giganti presso Fontana Antonio Oghene, a breve di-
stanza dal ciglione che sovrasta a Bonorva: è abba-
stanza evidente la cella, m. 6,50 di lunghezza, con

(i) V, Not. Scavi, 1915, p. 117.

sotto la intricata e selvaggia capigliatura e di spine e
di macchie, ed anche queste di Codinalzu e di Fon-
tana Antonio Oghene vennero in luce recentemente,
isolate in seguito a vasti incendi di tali foreste e da
ciò si desume anche che lo sconvolgimento di questi
antichi sepolcri risale ad epoche assai remote.

Un fatto assai interessante in questo tratto del-
l'altipiano di Bonorva è la presenza di numerosi
recinti di struttura megalitica del tipo e del ca-
rattere di quello adossate a Nuraghe Giove. Se-
condo le informazioni datemi dalla mia guida, nel
solo tratto di altipiano appartenente a Bonorva vi
sarebbero oltre ad una trentina di tali recinti, più o
meno conservati. Potei io stesso visitarne parecchi, uno
a Mura Cariasa, prossimo all'orlo dell'altipiano sopra-
stante a Bonorva; un altro poco lungi di lì a Mon-
tigiu Tundu; altro a S'Eligheddus, e due poco di-
stanti fra loro, a Baddadursu. Addentrandoci nell'alti-
piano, poco lungi dalla provinciale e dalla cantoniera
di Tilipera, si conservano i resti di un altro recinto, a
 
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