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Taramelli, Antonio: Fortezze, recinti, fonti sacre e necropoli preromane: nell'agro di Bonorva (Prov. di Sassari)
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FORTEZZE, RECINTI, FONTI SACRE ECC.
802
minerali, ricche di sali differenti e sature di acido
carbonico, che appunto determina l'effervescenza ab-
bastanza viva delle varie polle, sparse in un tratto di-
scretamente vasto. La concrezione dei sali ferrosi con
le alghe ed i muschi produce attorno alle polle uno
strato galleggiante di materia viscida, ferrigna, che
ricorda le sanse, o residui della macinazione delle olive,
donde il nome di Fontana Sansa, dato dal popolo.
Il quale attribuisce a queste fontane virtù grandissime,
per le affezioni renali ed epatiche, ed in genere per
chiamò la mia attenzione detto signor Negretti, il quale
con grande cortesia mi dette anche facoltà di esplorarlo.
Questo io feci nell'autunno del 1916, mettendo
in vista i limiti del recinto, e facendo anche varii
saggi nell' interno senza però poterlo completamente
sterrare, sia per la vastità dell' impresa, sia anche per
non correre il rischio di interrompere con tagli profondi
il corso attuale delle vene d'acqua, danneggiando irre-
parabilmente il modesto edificio termale.
Le unite fotografie ed il rilievo del prof. Giar-
Pig. 16. — Il Nuraghe Oltovolo, presso « Funtana Sansa », nel piano di S. Lucia.
i postumi malarici, ma effettivamente esse erano af-
fatto abbandonate e solo da pochi anni un industriale
lombardo, certo Negretti, catturò la più abbondante
di queste sorgenti, per un modesto impianto di acque
da tavola, veramente eccellenti, note per tutta l'isola
col nome di acque di S. Lucia. K certo però che le
acque di queste fontane, bevute sul posto, hanno una
azione assai più efficace, forse per effetto di principii
attivi che si disperdono in breve, dopo l'uscita della
sorgente.
È specialmente l'acido carbonico che le rende tutte
ribollenti, il quale conferisce a queste acque quel
senso gradevole di freschezza perenne che è appunto
in contrasto con l'apparenza di acque riscaldate a ca-
lore di ebollizione.
A pochi metri dalla casa Negretti che servo per
l'imbottigliamento dell'acqua, presso la vasca di rac-
colta della sorgente, si vedevano affiorare dal suolo
le traccie di un vasto circolo di grosse pietre, su cui ri-
Monumbnti Antichi — Vol. XXV.
rizzo (figg. 17-20 b) dànno sufficiente idea dell'aspetto
e della struttura di tale recinto.
Esso è tracciato, come ho detto, sul terreno de-
clive, ora coltivato, dal quale sgorgano le polle me-
dicinali, ed ha ad est i ruderi di TV. Oltovolo. Il
recinto è quasi perfettamente circolare, con i due
diametri interni di m. 35 e 36; è formato da un
anello di muro composto di cinque serie concentriche
di grossi massi di trachite, accostate una all'altra e
disposte in modo da formare una specie di rude sca-
linata, degradante verso l'interno del recinto. I massi
di questo anello sono in genere rozzi, benché quelli
del cerchio esterno presentino una grossolana sboz-
zatura; il cerchione più interno dei massi ne pre-
sentava molti quasi squadrati, specie nel tratto ad
oriente all'estremità dell'asse est-ovest, quasi una specie
di crepidine di più accurato lavoro.
La disposizione di questo muro di recinto, la man-
canza di materiale di demolizione tutto all' ingiro,
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FORTEZZE, RECINTI, FONTI SACRE ECC.
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minerali, ricche di sali differenti e sature di acido
carbonico, che appunto determina l'effervescenza ab-
bastanza viva delle varie polle, sparse in un tratto di-
scretamente vasto. La concrezione dei sali ferrosi con
le alghe ed i muschi produce attorno alle polle uno
strato galleggiante di materia viscida, ferrigna, che
ricorda le sanse, o residui della macinazione delle olive,
donde il nome di Fontana Sansa, dato dal popolo.
Il quale attribuisce a queste fontane virtù grandissime,
per le affezioni renali ed epatiche, ed in genere per
chiamò la mia attenzione detto signor Negretti, il quale
con grande cortesia mi dette anche facoltà di esplorarlo.
Questo io feci nell'autunno del 1916, mettendo
in vista i limiti del recinto, e facendo anche varii
saggi nell' interno senza però poterlo completamente
sterrare, sia per la vastità dell' impresa, sia anche per
non correre il rischio di interrompere con tagli profondi
il corso attuale delle vene d'acqua, danneggiando irre-
parabilmente il modesto edificio termale.
Le unite fotografie ed il rilievo del prof. Giar-
Pig. 16. — Il Nuraghe Oltovolo, presso « Funtana Sansa », nel piano di S. Lucia.
i postumi malarici, ma effettivamente esse erano af-
fatto abbandonate e solo da pochi anni un industriale
lombardo, certo Negretti, catturò la più abbondante
di queste sorgenti, per un modesto impianto di acque
da tavola, veramente eccellenti, note per tutta l'isola
col nome di acque di S. Lucia. K certo però che le
acque di queste fontane, bevute sul posto, hanno una
azione assai più efficace, forse per effetto di principii
attivi che si disperdono in breve, dopo l'uscita della
sorgente.
È specialmente l'acido carbonico che le rende tutte
ribollenti, il quale conferisce a queste acque quel
senso gradevole di freschezza perenne che è appunto
in contrasto con l'apparenza di acque riscaldate a ca-
lore di ebollizione.
A pochi metri dalla casa Negretti che servo per
l'imbottigliamento dell'acqua, presso la vasca di rac-
colta della sorgente, si vedevano affiorare dal suolo
le traccie di un vasto circolo di grosse pietre, su cui ri-
Monumbnti Antichi — Vol. XXV.
rizzo (figg. 17-20 b) dànno sufficiente idea dell'aspetto
e della struttura di tale recinto.
Esso è tracciato, come ho detto, sul terreno de-
clive, ora coltivato, dal quale sgorgano le polle me-
dicinali, ed ha ad est i ruderi di TV. Oltovolo. Il
recinto è quasi perfettamente circolare, con i due
diametri interni di m. 35 e 36; è formato da un
anello di muro composto di cinque serie concentriche
di grossi massi di trachite, accostate una all'altra e
disposte in modo da formare una specie di rude sca-
linata, degradante verso l'interno del recinto. I massi
di questo anello sono in genere rozzi, benché quelli
del cerchio esterno presentino una grossolana sboz-
zatura; il cerchione più interno dei massi ne pre-
sentava molti quasi squadrati, specie nel tratto ad
oriente all'estremità dell'asse est-ovest, quasi una specie
di crepidine di più accurato lavoro.
La disposizione di questo muro di recinto, la man-
canza di materiale di demolizione tutto all' ingiro,
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