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Taramelli, Antonio: Fortezze, recinti, fonti sacre e necropoli preromane: nell'agro di Bonorva (Prov. di Sassari)
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0413
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FORTEZZE, RECINTI, FONTI SACRE ECC.
810
forse più ricche di acido carbonico di quanto avviene
nel periodo attuale, che è di scarsità generale e di
diminuzione di tutte le fonti, in conseguenza del di-
radamento delle foreste. Il recinto avrebbe avuto lo
meni psicologici e di fatti della vita religiosa e mo-
rale dell'antico popolo sardo.
Già in precedenti studii sui luoghi di culto della
Sardegna preromana e sulla religione primitiva del-
Fig. 20a. — Sezione della « scalinata » del recinto di « Puntana Sansa ». Si vede la disposizione a gradinata.
scopo di circoscrivere e di limitare le salutari polle l'isola fu messa in luce l'importanza dell'ordalia,
d'acqua e di formare tutto attorno un anello di muro nel pensiero religioso protosardo e nelle sue manife-
a gradoni, una specie di primitivo antiteatro, disposto stazioni, e fu richamata la testimonianza di Solino.
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Pio. 20 b. — Sezioni* del recinto di «Fontana Sansa».
quasi a ricevere una numerosa assemblea di spettatori,
di questo che anche oggi è un curioso impressionante
spettacolo naturale.
Ma più che lo spettacolo del fenomeno di queste
scaturigini, ben altri fatti dovevano qui attrarre l'at-
tenzione dei costruttori del recinto: ritengo che noi
qui abbiamo uno di quei casi in cui i dati archeolo-
gici e le notizie degli antichi scrittori si illuminano a
vicenda, per darci una vivacissima visione di feno-
di Prisciano e di Isidoro, sulla quale si fonda la
nostra conoscenza (').
Sono sempre questi autori, che pure appartenendo
ad un'età relativamente tarda, ci possono offrire la
(') R. Pettazzoni, La religione primitiva della Sardegna,
pag. 58 e «egg. Tarameli], Il tempio nuragico di Serri, in (Mo-
numenti dei Lincei, 1914, pag. 429 sg.); Tempio nuragico di
Sant'Anastasia, di Sardara (Monumenti idem, 1918, pag. 95
e sg.).
FORTEZZE, RECINTI, FONTI SACRE ECC.
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forse più ricche di acido carbonico di quanto avviene
nel periodo attuale, che è di scarsità generale e di
diminuzione di tutte le fonti, in conseguenza del di-
radamento delle foreste. Il recinto avrebbe avuto lo
meni psicologici e di fatti della vita religiosa e mo-
rale dell'antico popolo sardo.
Già in precedenti studii sui luoghi di culto della
Sardegna preromana e sulla religione primitiva del-
Fig. 20a. — Sezione della « scalinata » del recinto di « Puntana Sansa ». Si vede la disposizione a gradinata.
scopo di circoscrivere e di limitare le salutari polle l'isola fu messa in luce l'importanza dell'ordalia,
d'acqua e di formare tutto attorno un anello di muro nel pensiero religioso protosardo e nelle sue manife-
a gradoni, una specie di primitivo antiteatro, disposto stazioni, e fu richamata la testimonianza di Solino.
JelioneftB
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Pio. 20 b. — Sezioni* del recinto di «Fontana Sansa».
quasi a ricevere una numerosa assemblea di spettatori,
di questo che anche oggi è un curioso impressionante
spettacolo naturale.
Ma più che lo spettacolo del fenomeno di queste
scaturigini, ben altri fatti dovevano qui attrarre l'at-
tenzione dei costruttori del recinto: ritengo che noi
qui abbiamo uno di quei casi in cui i dati archeolo-
gici e le notizie degli antichi scrittori si illuminano a
vicenda, per darci una vivacissima visione di feno-
di Prisciano e di Isidoro, sulla quale si fonda la
nostra conoscenza (').
Sono sempre questi autori, che pure appartenendo
ad un'età relativamente tarda, ci possono offrire la
(') R. Pettazzoni, La religione primitiva della Sardegna,
pag. 58 e «egg. Tarameli], Il tempio nuragico di Serri, in (Mo-
numenti dei Lincei, 1914, pag. 429 sg.); Tempio nuragico di
Sant'Anastasia, di Sardara (Monumenti idem, 1918, pag. 95
e sg.).