Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi
— 25.1918
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0425
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Taramelli, Antonio: Fortezze, recinti, fonti sacre e necropoli preromane: nell'agro di Bonorva (Prov. di Sassari)
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Titelblatt
Il Tempio Nuragico di S. Anastasia in Sardara (Prov. di Cagliari)
5
Il bacino del Rivus Sacer ed i suoi monu-
…
tavv. IV-V. Cfr. Monumenti antichi, voi. XXIII, pag. 431,
13
figurazione e nei suoi monumenti preistorici (2). A sud
…
ed i suoi Monumenti preistorici, in Monumenti dei Lincei,
…
corrisponde al fiume che gli antichi geografi desi-
33
l'età del bronzo, in Monumenti Lincei, XXIV (1916).
…
del Comune, ora ispettore dei Monumenti e Scavi
67
trovarsi in strati assai più antichi. Una perla in
…
I1) Per Palmavera, cfr. Monumenti antichi, 1909, col. 62,
77
Puntano, Necropoli Sicula, in Monumenti antichi, II, pag. 12,
…
(l) Palmavera, Monumenti antichi, a. XIX (1909), pag. 02,
Necropoli barbarica di Nocera Umbra
161
onumenti Antichi
Gli Scavi intorno a l'Athenaion di Siracusa
447
con monumenti analoghi. È fortuna che si conosca in
…
di un altare. Ma esaminiamo anzitutto alcuni dei mo-
477
porto coi battuti antichi, di cui tosto dirò
…
antichi, i quali in sostanza sono due. Quello supe-
497
Monumenti Antichi — Vol. XXV.
…
Sicìli'ie, in Monumenti Piot, voi. XXII (1918 , pag. 131 e segg.
613
combe, da altri piccoli monumenti e soprattutto da
…
pag. 203 e segg. il catalogo dei Monumenti ebraici della re-
Fortezze, recinti, fonti sacre e necropoli preromane
765
accennato ad alcuni importanti monumenti preromani
…
monumenti rende necessaria una più esatta descri-
809
gici e le notizie degli antichi scrittori si illuminano a
…
pag. 58 e «egg. Tarameli], Il tempio nuragico di Serri, in (Mo-
873
figg. 13, 14. Monumenti antichi, voi. XIX (1909), pag. 483,
…
(2) Monumenti, XIX (1949), pag. 473, fig. 49,
883
zare in occidente i popoli descritti nei monumenti
…
(4) Sergi G., Cranii antichi della Sardegna (Atti Soc.
887
più antichi delle Cicladi e di Creta (').
…
sicule di Pantalica e di M. Dessueri (Monumenti Antichi,
…
(3) Rellini, La Caverna di Latronico (Monumenti Antichi,
893
di Ortu Commidu, presso Sardara (Monumenti, anno XXV
…
sueri (Monumenti antichi, A. XXI (1913), pag. 391).
Tavola II
MONUMENTI ANTICHI - Vol. XXV
Tavola V
MONUMENTI ANTICHI - Voi.. XXV
Tavola XIII
MONUMENTI ANTICHI - Vol. XXV
Tavola XV
MONUMtNU ANTICHI - Vou XXV.
Tavola XVII
MONUMENTI ANTICHI - Voi. XXV.
Tavola XXII
MONUMENTI ANTICHI - Vol. XXV.
Tavola XXIII
MONUMENTI ANTICHI - Vol. XXV.
Tavola XXV
MONUMENTI ANTICHI - Voi.. XXV.
Tavola XXVIII
MONUMENTI ANTICHI - Vol. XXV.
Tavola XXIX
MONUMENTI ANTICHI - Vol. XXV.
833
FORTEZZE, RECINTI, FONTI SACRE ECC.
834
rovina, ma se desse in origine su un terrazzo o ad
un secondo piano non si potrebbe dire.
Della cella interna, non molto vasta, m. 3,25, è per-
fettamente conservata la cupola e le nicchie delle pa-
reti ; la cupola è alta, slanciata, regolarmente costrutta
a corsi ben disposti (fig. 30); nelle commessure tra
tere di finezza non disgiunto da solidità, e se si
tiene conto che in mezzo ai cumoli di macerie si eb-
vero anche alcuni massi di basalto a faccia squadrata
e lavorata a gradina, dell'aspetto di quelli trovati
nelle fonti sacre e nei templi protosardi, si potrebbe
supporre che la torre centrale, o la sua cella rivestis-
Fig. 30. — Sezione del Nuraghe Puttu (le Inza.
i massi si notano non solo una rimboccatura di pic-
cole scheggie, ma degli strati interstiziali di malta
argillosa, che forma una specie di cemento compattis-
simo, come ebbi occasione di notare in altri nuraghi,
specialmente nel nuraghe Melas di Guspini. Le nù>
chie aperte nelle pareti, ancora interrate nella parte
inferiore erano di piccole dimensioni, in conformità
al piccolo diametro della cella; hanno però la bocca
assai alta e presentano un tatto insolito; in tali nicchie,
cioè, al di sopra dell'architrave di chiusura di questo
vano è praticata un'ampia feritoia di scarico, appunto
per diminuire la pressione sull'architrave di trachite,
roccia compatta, ma fragile.
La bella struttura dell'edifìcio, la piccolezza della
cella, l'altezza della cupola, le nicchie ristrette ed a
bocca architravata dànno a questo edificio un carat-
Monumenti Antichi — Vol. XXV.
sero anche un carattere templare, e come luogo di
culto e come abitazione di un capo, rivestito anche
di autorità sacerdotale.
Così si spiegherebbe anche la grande accuratezza
ed il grande dispendio di lavoro per ottenere un vano
di capacità assai ristretta, quasi uno scrigno fra le
difese, un sacrario custodito gelosamente tra spesse
mura e cortine turrite (figg. 31 e 32).
Noi conosciamo ora il tipo del tempio a fontana ed a
pozzo, rivelato da vari esemplari, già scavati o almeno
segnalati, ma questo non può essere stato l'unico tipo
eretto e venerato dalla gente sarda; l'accuratissima
struttura, massime delle parti più elevate di taluni
nuraghi, come ad esempio del ricordato N. Oes, di Tor-
ralba, già suggerì ad altri studiosi il concetto di un
edificio sacro. Anche a proposito delle recenti ricerche
53
FORTEZZE, RECINTI, FONTI SACRE ECC.
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rovina, ma se desse in origine su un terrazzo o ad
un secondo piano non si potrebbe dire.
Della cella interna, non molto vasta, m. 3,25, è per-
fettamente conservata la cupola e le nicchie delle pa-
reti ; la cupola è alta, slanciata, regolarmente costrutta
a corsi ben disposti (fig. 30); nelle commessure tra
tere di finezza non disgiunto da solidità, e se si
tiene conto che in mezzo ai cumoli di macerie si eb-
vero anche alcuni massi di basalto a faccia squadrata
e lavorata a gradina, dell'aspetto di quelli trovati
nelle fonti sacre e nei templi protosardi, si potrebbe
supporre che la torre centrale, o la sua cella rivestis-
Fig. 30. — Sezione del Nuraghe Puttu (le Inza.
i massi si notano non solo una rimboccatura di pic-
cole scheggie, ma degli strati interstiziali di malta
argillosa, che forma una specie di cemento compattis-
simo, come ebbi occasione di notare in altri nuraghi,
specialmente nel nuraghe Melas di Guspini. Le nù>
chie aperte nelle pareti, ancora interrate nella parte
inferiore erano di piccole dimensioni, in conformità
al piccolo diametro della cella; hanno però la bocca
assai alta e presentano un tatto insolito; in tali nicchie,
cioè, al di sopra dell'architrave di chiusura di questo
vano è praticata un'ampia feritoia di scarico, appunto
per diminuire la pressione sull'architrave di trachite,
roccia compatta, ma fragile.
La bella struttura dell'edifìcio, la piccolezza della
cella, l'altezza della cupola, le nicchie ristrette ed a
bocca architravata dànno a questo edificio un carat-
Monumenti Antichi — Vol. XXV.
sero anche un carattere templare, e come luogo di
culto e come abitazione di un capo, rivestito anche
di autorità sacerdotale.
Così si spiegherebbe anche la grande accuratezza
ed il grande dispendio di lavoro per ottenere un vano
di capacità assai ristretta, quasi uno scrigno fra le
difese, un sacrario custodito gelosamente tra spesse
mura e cortine turrite (figg. 31 e 32).
Noi conosciamo ora il tipo del tempio a fontana ed a
pozzo, rivelato da vari esemplari, già scavati o almeno
segnalati, ma questo non può essere stato l'unico tipo
eretto e venerato dalla gente sarda; l'accuratissima
struttura, massime delle parti più elevate di taluni
nuraghi, come ad esempio del ricordato N. Oes, di Tor-
ralba, già suggerì ad altri studiosi il concetto di un
edificio sacro. Anche a proposito delle recenti ricerche
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