DOI Artikel:
Taramelli, Antonio: Fortezze, recinti, fonti sacre e necropoli preromane: nell'agro di Bonorva (Prov. di Sassari)
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0435
85 3
FORTEZZE, RECINTI, FONTI SACRE ECC.
854
circa un metro d'altezza dal suolo, una nicehietta q
rettangolare, con un rincasso pure rettangolare di taglio
assai accurato, ampia m. 0,30 e profonda m. 0.30.
Sorprendono anzitutto le grandiose proporzioni di .
questo ipogeo, che misura complessivamente nelle tre
celle principali 13 metri di lunghezza, come pure la
simmetria delle proporzioni, l'accuratezza del grande
parsi nelle tombe eneolitiche protosarde sinora esplo-
rate.
La regolarità delle disposizioni di pianta, con la
simmetrica disposizione dell'anticella e delle celle ai
lati della cella maggiore, si hanno in varie necropoli
e specie ad Anghelu Kuju, nelle tombe III e V (';,
XVII, XIX, XX Ws (*). Anche i pilastri isolati o a
Fio. 40. — Sezione longitudinale della tomba ipogeica con sale a colonne, a S. Andrea Priu.
Il lucernario è stato fatto in età recente.
lavoro di scavo e dei varii particolari architettonici e
decorativi, per i quali la tomba supera tutte quelle
la me conosciute della Sardegna ed anche quelle più
grandi del II periodo siculo ed i maggiori ipogei sinora
noti dell'isola di Malta, compreso il più notevole di
tutti, quello di Hal-Sarlieni ('). Ma se le proporzioni
a la tecnica del lavoro sono di gran lunga superiori
a quelle di altre tombe protosarde, però vi si scorge
subito lo sviluppo di elementi che sono già tutti com-
(') T. Zammit, The Hal-Sa/lieni prehistoric hypogeum,
Malta 1910, pag- 6, tav. I.
coppia, disposti a sostegno del soffitto e talora anche
ornati da simboli, si ebbero in varii ipogei, a Cossoine,
e ad Anghelu Ruju, di cui sono state da me pubbli-
cate le piante delle tombe XI, XX bis e XIX, XXIII
e XXVIII (3), regolari ed accurate. Anche l'elemento
decorativo dei solchi incisi era già dato dalle celle
(«) Taramelli, in (Notizie scavi), 1904, pag. 324, flg. 20
pag. 337, flg. 32.
(2) Monumenti Lincei. Anno XIX, pag. 442, flg. 28; XIX,
pag. 451, flg. 34; XX bis, pag. 467, flg. 43.
(») Ivi, fig. 66.
FORTEZZE, RECINTI, FONTI SACRE ECC.
854
circa un metro d'altezza dal suolo, una nicehietta q
rettangolare, con un rincasso pure rettangolare di taglio
assai accurato, ampia m. 0,30 e profonda m. 0.30.
Sorprendono anzitutto le grandiose proporzioni di .
questo ipogeo, che misura complessivamente nelle tre
celle principali 13 metri di lunghezza, come pure la
simmetria delle proporzioni, l'accuratezza del grande
parsi nelle tombe eneolitiche protosarde sinora esplo-
rate.
La regolarità delle disposizioni di pianta, con la
simmetrica disposizione dell'anticella e delle celle ai
lati della cella maggiore, si hanno in varie necropoli
e specie ad Anghelu Kuju, nelle tombe III e V (';,
XVII, XIX, XX Ws (*). Anche i pilastri isolati o a
Fio. 40. — Sezione longitudinale della tomba ipogeica con sale a colonne, a S. Andrea Priu.
Il lucernario è stato fatto in età recente.
lavoro di scavo e dei varii particolari architettonici e
decorativi, per i quali la tomba supera tutte quelle
la me conosciute della Sardegna ed anche quelle più
grandi del II periodo siculo ed i maggiori ipogei sinora
noti dell'isola di Malta, compreso il più notevole di
tutti, quello di Hal-Sarlieni ('). Ma se le proporzioni
a la tecnica del lavoro sono di gran lunga superiori
a quelle di altre tombe protosarde, però vi si scorge
subito lo sviluppo di elementi che sono già tutti com-
(') T. Zammit, The Hal-Sa/lieni prehistoric hypogeum,
Malta 1910, pag- 6, tav. I.
coppia, disposti a sostegno del soffitto e talora anche
ornati da simboli, si ebbero in varii ipogei, a Cossoine,
e ad Anghelu Ruju, di cui sono state da me pubbli-
cate le piante delle tombe XI, XX bis e XIX, XXIII
e XXVIII (3), regolari ed accurate. Anche l'elemento
decorativo dei solchi incisi era già dato dalle celle
(«) Taramelli, in (Notizie scavi), 1904, pag. 324, flg. 20
pag. 337, flg. 32.
(2) Monumenti Lincei. Anno XIX, pag. 442, flg. 28; XIX,
pag. 451, flg. 34; XX bis, pag. 467, flg. 43.
(») Ivi, fig. 66.