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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 26.1920

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Giglioli, Giulio Q.: Cavernette e ripari preistorici nell'agro falisco
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https://doi.org/10.11588/diglit.12554#0029

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4iì

caverne!'rfl E RIPÀRI PRÉISTORICI NELL'AGRO falisco

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bero quindi dei raschiatoi concavi. Per verità quelle
dei Balzi Rossi ci mostrano tutte lo stesso calibro
nelle encoches, profonde, che appaiono in numero di
quattro o cinque sullo stesso utensile: spesso i mar-
gini dell'incavo sono ritoccati facendo passaggio ai
veri raschiatoi concavi. Ciò non si verifica nei pochi
esemplari raccolti nei ripari falisci, che perdono ogni
significato di fronte al numero prevalente degli altri
oggetti: probabilmente essi non sono che pezzi in
cui l'uso determinava l'intaccatura, e non oggetti
appositamente preparati.

Ho raccolto un piccolo e grazioso raschiatoio ro-
tondo simile a quelli della Grotta dei Bambini ai
Balzi Rossi e pur raccolti con frequenza dal barone
Blanc alla Grotta di Romanelli in prov. di Lecce
(Tav. II, 20).

Esso proviene dallo strato inferiore della Caverna
dell'Acqua e può darsi pertanto, per le ragioni che
ho già esposte, che qualcun altro ne fosse andato per-
duto. Ma certo non ne apparvero negli altri depositi,
dove la terra fu sempre cribrata, nè ho lasciato sfug-
gire una minima scheggia senza esaminarla.

Nuclei, ritagli, abbozzi, rifiuti. — I nuclei, che
pur sono abbondantissimi, non presentano mai alcun
ritocco secondario, che permetta di credere a una loro
ulteriore utilizzazione come osservarono gli autori
francesi. Mancano anche i raschiatoi e i rabots con
quelli congiunti nelle stazioni francesi.

Sono da segnalare alcuni nuclei piccoli, con su-
perflci di stacco assai strette che si collegano agli
esemplari microlitici, ai quali sono pure legati piccoli
ritagli e sottilissime scheggioline, che si distaccavano
nel foggiare lo strumento voluto.

Per ritagli intendo, in genere, le prime lame di-
staccate dal nucleo ancora informe e le striscioline
sottili che si separarono per assottigliare una lama
riuscita di troppo spessore.

Gli abbozzi invece sono tagliati in modo perfetto e
corrispondono nelle proporzioni e nelle forme a qualche
oggetto ben noto ; ma il lavoro di ritocco non fu su
essi condotto in tutta la sua compiutezza.

Dagli abbozzi si distinguono gli objects de for-
tune. Questi, anzitutto, sono pochissimi ; mai si ras-
somigliano fra loro; inoltre in essi il ritocco si ap-
plicò in un punto solo, ma con cura mentre non si
sarebbe potuto applicarlo anche volendo sul resto
Monumenti Antichi — Vol. XXVI.

della lama o della scheggia perchè essa non era riu-
scita al taglio, come si voleva.

C). — Armamentario microlitico.

Numerosissimi esemplari sono di estrema picco-
lezza, e tuttavia sorprendono per il perfetto lavoro.
Anzi, in proporzione, sono più abbondanti gli oggetti
perfetti piccolissimi, di quelli normali ben riusciti.
Ciò si spiega agevolmente, poiché la loro piccola ta-
glia doveva rendere più facile che essi si smarrissero
nel laboratorio, mentre si asportarono gli altri.

Son tutti tratti da lame e ripetono le forme del-
l'armamentario normale : tuttavia sulla traccia degli
autori francesi, credo opportuno considerarli a parte
per agevolare i raffronti.

Ho raccolto questi esemplari nei vari depositi a
tutti i livelli. Specialmente alla Fonte del Sambuco
fui sorpreso di trovarne nello strato inferiore alla pro-
fondità di m. 2,40. Da questi oggetti microlitici non
si passa agli strumentini geometrici, come avviene in
parecchie delle stazioni francesi, secondo le osserva-
zioni del Breuil.

I. Esemplari non ritoccati. — Escludo natural-
mente dall'elenco le minute scheggioline informi che
si producevano lavorando gli strumenti silicei. Sono
laminette o punte in gran numero adoperate come
venivano tagliate, con scarsissimo riadattamento. Tut-
tavia vi si possono riconoscere con sicurezza per la
costanza della forma piccole punte aguzze ad un
estremo con la base ad arco di cerchio. Talora esse
sono lievemente incurvate.

Altri esemplari sono invece simili a foglioline.

In nessun'altra regione italiana ho veduto l'ima
e l'altra di queste forme tanto copiose come nella
stazione di Termini Imerese.

II. Lame à dos raballa. — Numerose sono le
lame strette e lunghe che presentano il ritocco minu-
tissimo solo su un lato. Una analisi paziente vi può
trovare parecchie varietà quali le notarono Pittard e
Montadon (1). Cioè:

quelle acuminate ai due estremi con tagliente

(') Pittard et Montadon, Outillage mìcroltihique de la station
aurignacienne « Durand-Ruél Congrès intern. de Genève, I,
pag. 479 sg.

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