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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 26.1920

DOI Artikel:
Anti, Carlo: Athena Marina e Alata
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https://doi.org/10.11588/diglit.12554#0156

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ATIIRNA MARINA E ALATA

304

Figure di Athena alata
in monumenti della Slagna Grecia
e della Sicilia.

Nelle monete della Magna Grecia e della Sicilia, un solo
caso eccettuato, non troviamo figure intere di Athena
alata, ma spesso invece la sola testa, con l'elmo provvisto
di alette laterali.

Monete di Thurii (Brutii, IV sec.) ^) : testa di
Athena con elmo attico e aletta che si stacca dalla tem-

pra. 17. — Roma. Museo delle Terme: gemma (4/1).

pia, anziché dall'elmo. Il tipo è raro nella monetazione
di Thurii, che di solito ha la stessa testa della dea, ma
con l'elmo ornato da uno skylla, in vari atteggiamenti
(con un renio o un tridente o in atto di scagliare alcun-
ché), dal pegaso (? Carelli CLXV, 6), da una corona di
ulivo o di edera (CLVI, 14) o ancora dami ippocampo
(CLXVIII, 38-49-53; CLXIX, 73). L'ippocampo, il pe-
gaso e skylla indicano troppo chiaramente il carattere
della dea di Thurii perchè si possa esitare a scorgere
un'Athena marina nei due tipi monetari che la mostrano
alata (2).

Monete di Metaponto (Lucania, IV sec.) (3) : il tipo
più frequente ripete all'incirca quello di Thurii. Accanto
ad esso non manca la serie, dove l'elmo è ornato da uno
skylla (Carelli CLVI, 137-139).

(') Fr. Carelli, Nummorw» Untine veteris tabulile (C. Ca-
vedoni), Lipsia, 1860, tav. 167, n. 27 ; K. Regling, Sammlung
Warren, 1906, tav. Ili, n. 107-108, 111-112, 116 e p. 18.

(2) Il carattere marino dell'Athena di Thurii e stato segna-
lato anche da B. V. Head, Historia Nunionnii, Oxford, 1911,
p. 87.

(3) Carelli, op. cit. tav. 156, n. 136; Head, op. cit., p. 79.

Monete di Velia (Lucania, IV sec.) (*) : ripetono al-
cune il solito tipo di Thurii, con aggiuntavi la corona di
ulivo ; altre più recenti, opera dell'incisore Cleudoros,
mostrano la testa della dea di tre quarti (2). Il primo tipo,
come ornamento dell'elmo, ha il grifo e talvòlta anche il
delfino (Carelli, tav. CXXXIX, 49).

Monete di Neapolis (Campania) (3) : ripetono il tipo
di Velia : alette e corona di olivo.

Monete di Agatholdes (Siracusa, coniate fra il 317 e
il 310 a. Cr. circa) (4) (fig. 16, 2) : mostra Athena alata
nel tipo di promaehos. Nulla prova si tratti di Athena
marina, ma il tipo stesso esclude si tratti di Athena Nike.

Fio. 18. — Reggio Calabria: pietra incisa.

Laminetta d'argento trovata nella necropoli ellenistica
di Teano dei Sidicini(5). Ha le grandi ali ed ha la testa
coperta della galea, frigia con penna, che rivedremo in
vari monumenti etruschi, nei quali il legame della dea
col mare è sicuro.

Pietra incisa di un anello di Reggio Calabria, trovato
in una tomba del III sec. av. Cr. (6) (fig. 18): rappre-
senta Athena alata in attitudine calma, con un ramo-
scello nella destra protesa e nella sin. una lunga palma.
Dalla palma pende una benda. La figurazione deve
riferirsi, secondo ogni apparenza, ad Athena Nike.

In tutta l'Italia meridionale dunque e nella Sicilia,
nel IV sec. av. Cr. è diffuso un tipo di Athena alata,
certo in relazione col mare, fatto confermato dal passo di

(') Carelli, op. cit., tav. 139, n. 43-45 ; tav. 140 n. 60.

(2) Regling, op. cit., tav. Ili, n. 121 e p. 19; P. Gardner,
Types of greek coins, tav. V, 41.

(3) Carelli, op. cit., tav. 168, n. 48.

(4) Imhoof-Blumer, op. cit., tav. V, n. 2 e p. 43 sg. La
figura è riprodotta in Savignoni, loc. cit.; Head, op. cit., p. 181.

(5) Gabrici, Moti. ant. dei Lincei XX (1909), col. 37 e fig. 18.
(") Not. degli scavi, 1907, p. 714; N. Putortì, Athena Nike

in un intaglio di anello reggino, in Neapolis, 1913, p. 128 sgg.
 
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