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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 26.1920

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Quagliati, Quintino: Deposito sepolcrale con vasi preistorici in Crispiano presso Taranto
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https://doi.org/10.11588/diglit.12554#0246

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483

DEPOSITO SEPOLCRALE CON VASI PREISTORICI

4S4

Aon è neppur difficile ricostruirne la t'orma, se si
prendano in esame la sezione geologica del sito in cui
giacque il sepolcro, lo stato nel quale a noi per-
venne il monumento, e le materiejjdi colmatura della
cavità.

ossia disgregata, portando fenditure per le quali l'acqua
filtra senza ostacolo alcuno.

Richiamandoci alla sezione stratigrafica paletno-
logica,[rappresentata nella fig. 5, abbiamo detto come
nello spaziosa m. 1,10 a m. 1,60 di profondità si

Fig. 20.

Ispezionando la sezione geologica aperta dal nostro
scavo, risultò la seguente struttura del luogo :

terreno di campagna.....m. 0,40

roccia non compatta di carparo » 1,20

m. 1,00

banco di tufo friabile e tenero » 2,05

m. 3,65

strato di sabbione tufaceo . . » 1,50

m. 5,15

bolo

La roccia di carparo che sta sotto l'humus è venosa,

trovassero i depositi funebri superiori. Orbene, con-
siderando che questo spazio in natura era tenuto dal
banco di carparo, bisogna convenire che gli antichi
avessero ridotto a mano d'opera la roccia, demolendola
parzialmente. E in realtà così fecero, incavando e for-
mando nel carparo una vòlta o cupola, come apparisce
chiaro dalla fotografia, che qui pubblico (fig. 20). Nella
fotografia distintamente si vede, in sezione verticale,
il taglio della roccia ad arco, col banco tufaceo che fa
da piedritto sotto la vòlta.

Valga a riprova della cosa tutto il riempimento della
parte superiore del sepolcro, che noi verificammo per
lo più costituito di massi informi della roccia locale. La
 
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