Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 26.1920

DOI Artikel:
Anti, Carlo: Monumenti policletei
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.12554#0265

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
521

MONUMENTI POLICLETEI

522

*

* *

La concordanza nel trattamento dei capelli e nella
disposizione delle singole ciocche fra Le teste delle
statuette dei Candelabri e Barracco e la precisione di
lavoro di quest'ultima, indussero a cercarne delle re-
pliche grandi, che vennero riconosciute (M in una me-
ravigliosa testa in bronzo da Erodano (tav. 1) (2), in
altre in marmo dell'Antiquarium del Celio (tav. 11) (3),
e del Museo di Berlino (*) e in erme del Laterano (5),
del Museo Chiaramonti (6) e del Museo di Napoli
(fig. 9) (').

(!) Studniczka, in Jàhreshrfte II (1899), p. 196 ; Lippold,
in Jnhrbuch XXIII (1908), p. 204.

(2ì Museo Naz. di Napoli, n. 5610. Comparetti-De Petra, La
villa ircolanense dei Pisoni, n. 3, tav. VII, 4: Furtwàngler,
Meistencerke, p. 495 sgg. e tigg. 87-88, la metteva ancora in rela-
zione con il tipo Odescalchi (vedi cap. II); Sògliano, in Guida
Ruesch, Xapoli, 1908, n. 855, p. 212 sg. ripete il giudizio del
Furtwàngler; similmente Brising, Images classiques, p. 212,
sebbene il Lippold avesse pubblicato già da tempo il suo studio
in proposito ; Br.-Bi. tav. 339 ; fot. Brogi, n. 5437. Fu trovata
nella stessa villa che dette la famosa erma del doriforo. Con-
servazione perfetta, lavoro superbo.

(3) Sala laterale, n. 15. Bull Cam. XV (1887), p. 20 sg. ;
Helbig, Ftihrer, P n. 1021 sg. 581 sg. ; Amelung, modem. Cicerone,
Roma, 1,1890 p. 426 ; fot, dell'Istit. Germ. 209 a, b ; fot. Alinari,
n. 28069. Proviene dalla vigna Caracciolo presso Campo N'erano.
Xessun restauro ; manca tutto il naso e qua e là vi sono numerosi
guasti di minor conto.

(*) Beschrcibuwj derantiken Skulpturen, Berlino, 1891,n. 478,
p. 186 ; P. Arndt testo a Br.-Br. tav. 545 e fig. 1-3. Acquistata
nel 1873 a Roma. Ben conservata (solo il naso è di restauro) ma
di lavoro piuttosto scadente. Oltre la testa e il collo è conservala
anche piccola parte del petto. L'Arndt propende a crederla desti-
nata ad essere congiunta con una statua, ma non si può escludere
che anch'essa fosse inserita in un'erma. Infatti presenta il cercine
e le bende come le erme.

(6) O. Benndorf-K. Schòne, Lateranisches Museum, Lipsia,
1867, n. 491, p. 349 ; P. Arndt in testo a I5r.-Br. tav. 545 e fig. 6.
Lavoro decorativo di nessun valore ed esemplare alquanto de-
teriorato.

(«) Gerhard-Platner, p. 48, n. 137 ; W. Helbig. in Bull. Istituì
1867, p.35; B. Grat, inRdm. Miti. IV(1889), p. 215; Br.-Br. tav. 338;
Furtwàngler, Meisterwerke, p. 429 nota 1 ; Einzelaufn. testo alla
serie III, p. 46 ; Helbig, Fiihrer I3, n. 71, p. 40 ; Amelung, vatic.
Museum, I, 1903, p. 398 sg. tav. 42. Anche questo lavoro de-
corativo, molto scadente e stato di conservazione deficiente.

(T) N. 6164. Comparetti-De Petra, op. cit., tav. XXI, 3 e
p. 274, n. 68; B. Graf, in rom. Miti., IV (1889), p. 202 sg. e 215 ;
Iùirtwàngler, Meisterwerke, p. 428 sg. e fig. 65 a p. 430 ; Guida
Ruesch, 1908, n. 148; Br.-Br. tav. 545. Proviene dalla cosidetta
villa dei Pisoni ad Ercolano. Perfettamente conservata, ma di
lavoro corrente e poco fedele. Le ciocche dei capelli sono appena
accennate, ma tuttavia nella loro disposizione corrispondono
a quelle delle altre teste.

Questi monumenti si riferiscono certo ad un unico
tipo, ma, come si è detto in principio, non si poteva
affermare con assoluta sicurezza la loro appartenenza
a quello Barracco, inquantochè le proporzioni delle
statuette avevano costretto il copista a ridurre i mo-
tivi della capigliatura, elemento fondamentale per la
identificazione, alle masse principali, rendendo così
impossibile un riscontro preciso.

La testa riprodotta alle figg. 10-11 e qui pubblicata
per la prima volta, è dello stesso tipo non solo, ma
appartenne di certo al torso delle Terme t1!. Purtroppo
è antica solo la metà superiore, e perciò non esiste
nessun punto di contatto con la frattura del collo
nel torso, ma tuttavia l'appartenenza è certa : venne
trovata nello stesso luogo, il marmo è lo stesso, il la-
voro molto caratteristico, con superficie a raspa, si
ripete tale e quale nel torso e nella testa, la patina
a macchioline grigiastre, i piccoli guasti della super-
ficie, punti e sgraffi biancastri, sono pure identici nella
testa e nel torso. Essa è di lavorazione buona da-
vanti e sul lato sinistro; invece posteriormente e sul
lato destro i capelli sono trattati più sommariamente;
il che si spiega con il movimento originale e con la
probabile collocazione della statua in una nicchia.

Mercè questa testa è provato che le identificazioni
basate sulle statuette erano ben fondate, e che perciò
nelle varie repliche di grandi proporzioni ricordate,
dobbiamo vedere veramente la testa del tipo Barracco.

*
* *

Ora per la conoscenza completa del suo motivo
manca, solo la, mano destra, che nessuna delle repliche
conserva, e con essa l'attributo che precisava il sog-
getto rappresentato. Il Petersen (2), convinto che la
replica di palazzo Mattei e le altre che ne decorano
il cortile, costituissero anche in antico un insieme si-
mile a quello dell'emiciclo del Braccio Nuovo, vedeva

(*) X. d'inv. 54226. È conservata nei magazzini del Museo
delle Terme, dove passò insieme al torso e ad alcuni altri fram-
menti statuari, provenienti dalle Terme di Caraealla, F'ra questi
un frammento di piede destro con parte di plinto (n. d'inv. 60387)
potrebbe pure riferirsi al nostro torso. Nella testa sono di re-
stauro: il naso e la parte inferiore del viso all'incirca dal livello
del naso.

(2) E. Petersen, in Bull. Com. XVIII (1890) p. 191 sg.
 
Annotationen