Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (26.1920)

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MONUMENTI POLICLETEI

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A queste repliche statuarie, certo nelle stesso prò- reggeva un oggetto con la sinistra e non con la destra,
porzioni dell'originale, è stato giustamente accostato un perchè siilo il bicipite di quel braccio è alquanto con-

bellissimo bronzo della Bibl. Naz. di Parigi (fi»'. 92) (1) tratto, mentre la destra, pur essendo un po' scostata

olio ripete lo stesso tipo con notevole fedeltà. Il bronzo dal tronco, corno noi bronzetto, doveva ossero vuota

rappresenta un eroe in atto di compiere una libazione, e non avvertendosi contrazioni noi muscoli del braccio

perciò si è pensato che tale t'osso audio il soletto del- o della spalla corrispondenti. Bronzo o gemme sono

Fotogr. Ist. Ardi. Ciorm.

Fig. 18.

Roma, Vaticano; Museo Chiaramonti:
statua rii Herakles n. 294.

l'originale e l'ipotesi avrebbe potuto essere corrobo-
rata dal confronto con una pasta vitrea e con una cor-
niola del Museo di Berlino, nelle quali è riprodotto lo
stosso tipo coii fedeltà anche stilistica (*). L'esame
di tutti i torsi statuari ci assicura peraltro che la figura

t1) Furtwàngler, Meisterwerke, p. 492 e tav. XXVIII, 3.;
A. De Riddar, les bronzes antiques du Louvre^ 1, Parigi, 1913,
p. 34 e tav. XIX n. 183.

(-) Furtwàngler. antike Gemmen, tav. 44. 11 e 12. Egli mi-
lega queste gemme con altre raffiguranti il «bonus eventus >,
ma a me pare che per le proporzioni della figura se ne distin-
guano nettamente.

dunque delle varianti, non imitazioni fedeli. Anche
questo caso conforma la lenire costante dei bronzetti
figurati in genere (1j e analogamente dei bronzi poli-
cletei (2) : essi non sono mai vero e proprie riprodu-

(') Furtwàngler, Staluenkopien, p. 56 sgg.

(2) 1 migliori sono il Pan della Bibl. Naz.: athen. Mitt. Ili
(1878), tav. 12: Furtwàngler, Meisterwerke, p. 422 sg. : Bulle,
sch. M.. col. 102 e tav. 48, ispirato dal doriforo'; il fanciullo
libante pure della Bibl. Naz.: Boulanger, in Rev. Areh. 1913, I.
p. 214 sgg. ispirato forse dal versatine d'olio di Petworth; la
statuetta di Sicione: Stais, Marbres et bronzes, n. 7474. p. 300;
Br. Br. tav. 280a; e i varii bronzi ancora più liberi ricordati
dal Furtwàngler, Meisterwerke, p. 425 sgg. e passim, l'oro noto.