Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (26.1920)

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zioni di opere della grande arte, ma solo imitazioni Abbiamo visto nel caso dell'Herakles che consimili ag-

più o meno libere. giunte dei copisti sono pienamente giustificate e per-

Un buon indizio per determinare il soggetto dei ciò saremmo indotti ad attribuir loro altrettanto va-

tipo dovrebbero essere il cercine e le tenie che ornano lore anche questa volta, se fortissimi argomenti non vi

Fotojji. Mus. aroh. Fir.

Fio. 19.

Firenze, Musco Archeologico:
piccolo bronzo rappresentante Paride.

la doppia erma di Berlino (1) e l'erma Broadlands (?). si opponessero. L'opinione del Lippold che cercine e
- benda sieno state aggiunte per una mera ragione deco-
rna degno di ninno™ è l'Hermes di Bologna: E. Brizio, in Atti rativa, risultala erronea per l'Horaklcs. sarebbe invece
e Meni, della Deputae. di St. I'. per le Romagne, Sor. III. voi. I, da accogliersi per il tipo Odoscalchi. Il l'atto che una

fase. V (1883), ispirato certo dal doriforo. Non occorre ricor- , „ ... i • i

, ,.„ , ... . .... ........ ,. delle rephello con tali aggiunte e una doppia erma, la-

dino la liberta, almeno stilistica, dei piccoli bronzi nprodnconti 1 °° rr

il diadumeno (col. 639). Maggioro fedeltà sembra presentare il voro dunque nel quale lo scopo decorativo è più che

bronzo di Annecy (vedi Cap. Ili), ma osso por le proporzioni maj cvjdpntp e Paltra è una replica molto libera che

rientra già nella categoria dei modi bronzi.

(*) Kekule, Beschreibung der aut. Seulpt. Berlino, L891, dell'originale conserva appena i motivi della eapiglia-

n. 477, p. 185 sg. tura, potrebbe spiegare la libertà di queste aggiunte.

(2) Michaelis, Ancieut marbles in Or. Britain, a. lo. p. 220; _ .' • - • . ' •...» , .

Furtwangler, Meisterwerke, p. 428 sgg. e Bg. (Hi a p. 431; Lip- Contro una identificazione con Herakles

pold, in Jahrbuch, XXIII (1908) tav. a p. 204; Br. Br. ; tav. 545. sta il fatto che noi conosciamo già e con piena situi-