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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 26.1920

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Anti, Carlo: Monumenti policletei
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https://doi.org/10.11588/diglit.12554#0290

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571

MONUMENTI POLICLETEI

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finora fra le repliche del doriforo (v): una adattata a
una, figura ignuda del vestibolo d'ingresso ai Musei
vaticani (tav. IV, 1-2), l'altra ad una, figura atletica
dello scalone di palazzo Valentini (tav. IV, 3-4) (2).
Una terza replica non ancora identificata è forse la testa
adattata al torso di diadumeno di Villa Medici (3),
ina le sue pessime condizioni, che al Petersen fecero
perfino sospettare che si trattasse di un gesso, non
permettono un "'indizio sicuro.

Fotogr. Mus. di Boston,
Imo. 29.

Bcstois Museum of fine, arts: testa ili Hermes.

Per la testa vaticana l'appartenenza al torso al
quale è adattata, è da escludere perchè il collo è tutto
di restauro e il marmo non presenta la stessa grana
nel corpo e nella lesta. Di questa è antico soltanto il
viso, con le ciocche di capelli che lo incorniciano sul
lato sin. e precisamente da poco dopo il mezzo della
fronte fin dietro l'orecchio. Nel viso sono di restauro :
il naso con parte del labbro superiore, parte dell'orec-
chio sin. e piccole schegge risarcite qua e là in gesso.
Che si tratti di una replica del tipo Sieveking è pro-
vato dal confronto della disposizione delle ciocche dei

capelli nella veduta di prospetto sua (tav. TV, 1) e in
quella corrispondente, della testa di Boston (fig. 29).

Di gran lunga superiore sotto ogni rispetto è la testa
Valentini. Anche in questo caso la non appartenenza
al torso è fuori dubbio : il collo è in gran parte di re-
stauro e la, qualità del marmo varia nella testa e nei
torso. E restaurato il naso con il labbro superiore e
parte delle guance/presso il naso : il resto è ben conser-
vato, salvo leggere smussature qua e là. La fattura
è buona,, ma non eccessivamente fine : le ciocche dei
capelli infatti sono dettagliate con incisioni uniformi
e un po' grossolane, alle (piali l'orse non è estraneo
l'uso del trapano corrente. Un confronto fra i dettagli
della, capigliatura nel prospetto suo (tav. IV, 3) e in
quello della testa di Boston (fili;. 2'.)) mostra all'evi-
denza che anche questa volta si tratta di copie dallo
stesso originale.

Queste due repliche sono preziose perchè, dato
il loro stato di conservazione, permettono un giudizio
comparativo con quella di Boston e olirono cosi la base
per fissare con buone probabilità i caratteri specifici
dell'originale. Così nella testa vaticana, come in quella
Valentini, l'occhio si presenta, con aspetto severo, l'ar-
cata sopraorbifaria tagliente ed innestante-si ad angolo
retto con il dorso del naso, gli occhi a mandorla allun-
gata con qualche parallelismo fra le palpebre. Anche,
qui troviamo dunque gli elementi, che, troppo accen-
tuati in una riproduzione infedele, avevano fatto re-
spingere il nome di Policletoe richiamato il confronto
con il Pericle, e con lo opere affini (x). Nella testa Va-
lentini, inoltre, l'apertura dell'occhio è molto più ri-
stretta che in tutte le altre copie: si tratta forse del-
l'accentuazione di un dettaglio, che, in minor misura
doveva essere proprio dell'originale. Gli stessi elementi
avvertiti nelle tre copie migliori si possono intrav-
vedere, ma attenuati dalla, corrosione, anche nella testa
Boboli, mentre sono scomparsi completamente nelle
teste di Pietrogrado e del Museo Torlonia, molto so-
pralavorate dal restauratore. Ci basta peraltro la te-
stimonianza delle copie migliori per assicurarci che
essi erano proprii dell'originale.

l'I Esse corrispondoilo ai nn. 20e2I dell'elenco del Mahler,
Polyklet, p. 2(> sg.

(-) Matz-v. Duini. 1. ii. I lo?, p. 326.

(*) Matz v. Duini [, ri. L035, p. 297 : Petersen, in Unii. Com.
XVIII (18'JO) p. 190.

(J) La fotografia della testa di Boston dall'originale (fig. 21))
incorre forse nell'errore opposto a quelle dal gesso ; in essa
infatti i caratteri ili maggiore arcaismo rivelati dal gesso e
confermati dalle due nuove repliche, sono talmente attenuati,
che quasi non si avvertono.
 
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