Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 26.1920

DOI Artikel:
Anti, Carlo: Monumenti policletei
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.12554#0320

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
631

MONUMENTI POLICLETEJ

632

30. Pietrogrado ; Eremitaggio, n. 75.

31. Londra: Chatsworth House; Furtwàngler, ,1. ti.

St., L901, fìg. 2, p. 212. Lavoro mediocre.

Data la l'urte differenza Era la presente lista e quella,
che da ultimo era stata, compilala dal Mahler, ad evitare
il dubbio che io abbia dimenticato qualche pezzo e la,
possibilità che monumenti, che nulla, hanno a che vederi'
con il doriforo, gli sieno nuovamente accostati, ritengo
opportuno specificare a quali copie delle varie opere di
Policleto corrispondono i numeri dati dal Mahler alle
presunte repliche del doriforo da, me eliminale.

11 ti. 3 del Mahler corrisponde al torso n. 11 del Dia-
.dumeno e alla te.-ta, n. 7 dell'Hermes ;

il n. 16 (statuetta acefala) ostato eliminato perchè si
tratta non di copia ma, di lavoro semplicemente ispiralo
al doriforo, come prova, oltre le proporzioni molto ri-
dotte, la, mancanza del pube ;

il n. 20 corrisponde al n. 4 dell'Hermes ;

il n. 21 » » 6 »

il n. 22 » » 6 del discoforo ;

il n. 26 » » 7 »

il n. 27 è stato eliminato perchè corrisponde, secondo
ogni probabilità, a qualcuna delle, teste policletee del
Museo Torlonia: Mon. duMusée T., Koma, 1884, pag.VI ;

il n. 28 corrisponde al n. 21 del doriforo stesso;

il n. 30 » » 2 del discoforo ;

il n. 34 » » 0 dell'Hermes ;

i un. 38-41 corrispondono ai nn. 7-9 dell'Herakles e
al n. 16 del discoforo.

All'elenco del Mahler mancano invece i nn. 24 e 31
del mio, sebbene, già allora, noti da lungo tempo.

Dai giudizi apposti alle singole copie risulta che io
ritengo la statua, ri. 75 degli Uffizi notevolmente supe-
riore a quella, più nota di Napoli : essa infatti e quanto
questa di perfetta, conservazione, ma molto più accurata
e precisa nella riproduzione del corpo e soprattutto
della testa.

* *

È noto che nel doriforo, appoggiandosi a un passo
pliniano (2V. //. XXXIV 18), in cui è detto clic ceri e
statue iconiche in costume eroico erano chiamate achil-
leae, a un rilievo di Argo dove alla figura de] doriforo
si accompagna, un cavallo, ad un rilievo di Villa Albani
e ad una lucernetta argiva con un motivo consimile, si

è voiulo vedere un Achille^). Ma, per (pianto il doriforo
sia sialo imitato spesso nelle statue iconiche, non è detto
che fossero chiamate achilleae proprio le sue derivazioni
e non piuttosto altre o, genericamente, tutte le statue
iconiche in costume eroico, come è più probabile : nel ri-
lievo argivo il cavallo non fa gruppo con la figura virile
e può essere un'aggiunta richiesta dal carattere funerario
del monumento ; le figure del rilievo di Villa Albani e
della lucernetta argiva possono essere vagamente ispi-
rale dal doriforo, ma non si può asserirlo con sicurezza.
11 rilievo di Argo è ad ogni modo un buon argomento
per ritenere che l'originale fosse ad Argo stesso.

Secondo una nota gemina dei Museo di Berlino (2),
la statua porterebbe non la óóqv. come indicherebbe
il nome, ma un semplice àxóvxiov e poiché varie re-
pliche della, testa hanno gli orecchi rigonfi (3), dovremmo
scorgere in questi due particolari degli accenni al lancio
del giavellotto e alla lotta, e quindi, riconoscere nella
statua, l'immagine di un vincitore nel pentathlon. Questa
è la spiegazione più ovvia e anche la più probabile, per
quanto non del tutto scevra di obbiezioni.

Ad ogni modo poco importa saperi; quale fosse il
preciso significato dell'originale una, volta, che il tipo ci
è noto egualmente nella sua, interezza. Ciò che più im-
porta, celie è ben sicuro, si è che il doriforo coincide con
l'opera che gli antichi chiamavano il « canone ». Ter
(pianto il passo di Plinio relativo al doriforo (V. //.
34, 55) sia, dubbio nella dicitura e poco felice nel defi-
nirlo a viriliter puerum», i passi di Quintiliano (Insiti,
orai., V, 12, 21) e di Cicerone (Brutus, 86, 296) ci assi-
curano che questo vigoroso giovane è veramente il
« canone » e che esso appunto, perchè il « canone » del-
l'arte di Policleto, fu preso a, modello dalle genera-
zioni successive.

Il diadtjmeno.
Le copie del diadumeno noie li noia sono le seguenti :
Statue:

1. Atene: Museo Naz., n. 1826: Stais, Marbres et
bronzes, p. 84 sg. Lavoro molto buono, ma forse
non fedelissimo in ogni dettaglio.

(') Fr. Hauser, in Jahreshefte, XII (1909), p. 100 sgg.

(2) Furtwàngler, antike Gemmen, tav. 44,40 e II, 1900, p. 215.

(3) Hauser, in Jahreshefte VITI (1905), p. 47. Il particolare
è visibilissimo, per esempio, nell'erma di Apollonio : lìgg. 61 e 74.
 
Annotationen