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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 26.1920

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Anti, Carlo: Monumenti policletei
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https://doi.org/10.11588/diglit.12554#0327

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«45

MONUMENTI POLICLETEI

640

siculi esistite solo nelT immaginazione dello scrit-
tore i1).

L' « HAGETER ARMA SUMENS ».

Enigmatico Fra le altre opere ricordate da Plinio è
WKagett r arma sumens». Secondo lo stileplinianoqueste
parole dovrebbero riferirsi all'Herakles ricordato subito
prima, opinione che un tempo era la più comune (2), ed
ora che conosciamo esattamente l'Herakles potremmo
anche spiegarcela. Plinio avrebbe descritto questo Hera-
kles come «un condottiero che brandisce le armi «avendo
forse presenti le statue di Alessandro o di principi
ellenistici, raffigurati appunto in una posa consimile,
solenne, quasi altezzosa, con il pugno appoggiato al
fianco o al dorso (8). Non mancano tuttavia monumenti
nei quali sarebbe possibile riconoscere un «hageter arma
simun*» di Policleto. Una corniola della collezione
Tyskiewiez (fig. 56) (4), lavoro del tempo di Dioscu-
ride, che sappiamo (pianto prediligesse ispirarsi ad
opere statuarie del V" sec. in genere e Policletee in
ispecie, e della quale non mancano repliche più o meno

gio ili chiarezza e, più che frutto ili scienza diretta, mostra di
essere ini centone di notizie pescate un po' qua un po' là e spesso,
finse, mal tradotte. Basti ricordare come egli stranamente defi-
nisca il doriforo » virìliter interni,, dopo aver detto il diadumeno
molliti r iuvenen, > e come, per la concorde testimonianza di tuli i
i codici, sia indubitabile che egli distingue il doriforo dal canone,
che altre fonti, a parte le prove monumentali, assicurano essere
una snla opera. Cfr. col. 632. Nel momento di licenziare le bozze
apprendo ànìYAr'eh. Ah:.. L919, col. 136 sgg. clic il Briickner
nel 77 Ieri. Winckelmannspr. ha ripreso la questione ritornando
alla vecchia lettura nudus itilo ineessens.

(') Questo, probabilmente è il caso dell'Ercole con l'idra, ri-
cordato da Cicerone, de Orai.II, 16,70 per il quale vedi notai,
col. 540. Se si desse valore di sicura menzione monumentale al
passo ciceroniano, tanto varrebbe ricercare nei nostri musei dei
corridori opere di Policleto, solo perche Socrate nel noto colloquio
con Kleiton (Senofonte, Memor. HI, 10,6) accenna a statue di
questo soggetto.

(2) Così era in tutte le vecchie edizioni (li Plinio fino a quelle
dell'Harduin e del Detlefsen e tale punteggiatura fu accolta dal-
l'Overbeck, Schriftquellen, n. 944, p. 169 e sostenuta dal Furfrwan-
glcr, in Roschi r's Li rìkon, I, p. 2157. Accettarono la nuova punteg-
giatura il Benndorf, in Festschrift filr Springcr, p. 1, nota, e il .Mi-
chaelis, in Jahrbuch, V(1890), p. 15, nota 33. H. L. Urlichs, che
studiò in particolare la questione filologica: Wochensehrìft fur
Iclass. Philol. 1894, p. 1 sgg. lasciò invece in sospeso quella
archeologica.

(3) Basti ricordare il celebre bronzo del Museo delle Terme :
per il quale vedi nota 8, col. 545.

(4) Furtwangler, antike Gemmen, I, tav. LXI, n. 71 e TI,
p. 279.

uguali ('), mostra un giovane completamente nudo,
di forme, proporzioni e ponderazione nettamente po-
licletee, il quale guarda attentamente una spada chiusa
nel l'oderò, che egli tiene di traverso davanti al petto,
stringendola con la destra subito sullo la guardia, con
la sin. in l'ondo presso il puntale. Il confronto con ai-
ire gemme, nelle quali la figura slessa è meglio specifi-
cata (2) o è accompagnata ad altra figura (3) ci dice
1 l'ai (arsi di Teseo con la spada di Egeo.

Un Teseo nella produzione di Policleto è storica-
mente possibilissimo (pag. 8) e la, composizione ripro-

FiG. 56.
Corniola Tyskieurics, Teseo.

dotta nelle gemme, con il suo ritmo chiuso di linea
di contorno, risponde pienamente alla caratteristica
dell'arte di Policleto.

GLI « ASTRAGALIZONTES ».

Sarebbe estremamente interessante poter indivi-
duare ali re tre opere di Policleto e cioè, gli « astra-
galisónt&s» (4), che, se veramente suoi (5), mostre-
rebbero un nuovo lato della sua arte: il gruppo; le
« canefore » (6) che completerebbero la nostra cono-
scenza del panneggio policleteo, mezzo prezioso per una
migliore distinzione dell'arte peloponnesiaca, dall'attica
nel V° sec. ; l'« Artemon periphoretos » (7) che ci rivele-
rebbe Policleto ritrattista.

C) Furtwangler, op. cit., I, tav. XXXVIII,n. 18; tav. LXIII,
n. 31.

(-) Furtwangler, op. cit., tav. XXXVII, a. 9.

(3) Aitimi ? ibid.. tav. XL11. n. 7.

(4) Plinio, .V. H. XXXIV, 55.

(5) Vedi nota 37.

(6) Cic, in Verr., IV, 3, 5 ; Symmach., Epist. I, 23.
(') Plinio, N. E., XXXIV, 56.
 
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