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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 26.1920

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Anti, Carlo: Monumenti policletei
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https://doi.org/10.11588/diglit.12554#0354

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699

MONUMENTI POLICLETEI

700

*

* *

di Policleto, di quanto avviene perle « basiliche » diPa-
dova e di Vicenza in confronto di (incile diVitruvio, dei

drammi musicali di Peri, Caccici e Monteverdi di contro Ad ogni modo, poiché ogni artista, più che della
alle tragedie di Eschilo e 'li Sofocle, dei grotteschi di natura è allievo del suo maestro ed è schiavo del suo
Raffaello di contro al sistema decorativo romano. Ciò tempo, la tradizione sicionio-argiva, che per il tramite
che conta è la pratica degli artisti : tradizione che vale dedalico risaliva all'Egitto, e la mentalità pitagorica ai-
più di alcuni brandelli scritti, interpretabili a piacimento. loia in voga, non possono non aver influito su Policleto
L'artista pensa e opera per intuizioni, non per raziocini : e se ogni artista ubbidisce largamente ad un canone,
durante il lavoro creativo lo soccorrono anche le misura- a maggior ragione doveva farlo Policleto delle cui ten-

zioni, ma in linea puramente tecnica c si tratta sempre denze speculative non possiamo dubitare. È logico per-
di poche misure, tanto per fissare all'ingrosso le masse tanto supporre che effettivamente il sistema delle pro-
principali della figura, per agevolare lo sbozzamento porzioni sia stato particolarmente curato nelle sue
dell'opera t1). Non occorre citare esempi moderni, ma opere e quindi clic vi abbia subito una evoluzione. Se
conviene ricordare il passo di Diodoro Siculo, 1,98, 7: così è anche tale criterio, che può sembrare, ed è.

«____ IlaQi sxeivoig (ali Egiziani) yàQ ovx ànò ifjg esteticamente parlando, una pedanteria, può esserci

ogccGiv tpariuaiag ttjv avfifisrQi'av tàv àyaXfxàtoov prezioso dal punto di vista storico e perciò non dob-

xoirtallai, xcdJansQ naqà roìg a'EXXij(ftv.....» e se biamo trascurarlo.

così si operava ai tempi di Diodoro, periodo di accade- Come si è accennato, l'unità di misura che trova mag-
misnio nell'arte, tanto più si doveva operare così nel giori applicazioni e che si adatta alle masse principali
periodo del massimo splendore, quando anche E retaggio delle figure policletee è l'altezza della testa, misurata
tecnici! dell'arcaismo era superato : infatti l'uso pedante dalla fossetta del mento al vortice dei capelli, unità che
di regole matematiche nelle costruzioni artistiche sono corrisponde, escluso solo l'atleta Westmacott, alla di-
ammissibili o nell'arcaismo, per evidente influsso del- stanza dei capezzoli

l'Egitto (*) o quando l'urte esaurendosi si fa erudita. H discoforo offre queste equazioni, dedotte dalle due

Generalo è il rammarico per la perdita del Canone, statue vaticano n. 251 e n. o(J2 :
inquantochè esso dovrebbe essere l'illustrazione del- a) Altezza testa = 1.
l'attività artistica del maestro. Certo si è perduto un do- l» Altezza lesta = distanza, mammillare :
eumento umano di primissimo ordine, ma non credo che c) 8 8 = 8 ombelico-capezzolo
il giudizio sull'arte in genere e sulle opero in particolare lato gamba piegata;
di Policleto ne soffra. Questo dipendo esclusivamente d) » » = » punta del pene-fós-
dalle opere non dalle speculazioni che su di esse può sette dell intersezio-
aver fatto l'artista. Come per comprendere la Sistina o ne aponeuroticame-
la Cappella, Medicea, la Gioconda o la Cena noi pos- diana dell'addo.....:

siamo trascurare completamenteile elucubrazion meta- e) » » = " punta del pene-som-

fisico-matematiche di Michelangelo e di Leonardo, così mo dell'arcata cru-

per il doriforo e il diadumeno possiamo benissimo lare rale sui fianchi;

a meno del « Canone ». 11 nostro giudizio è incerto o in f) » » = 8 sommo dell'arcata

parte ipotetico non per la mancanza di questo, ma crurale sul fianco de-

per la mancanza degli originali. stro-ascella :

f1) Concetto analogo in Perrot, Histoire do Vari, T, 1882,
p. 769.

(2) ('usi testimonia Diodoro, I. eit. Il Diels,antikeTechnik,
Lipsia. 1914, unta a p. 14. nega valore a tali' testimonianza attri-
buendola alla mania pan-egiziana di Ecateo, ma il carattere,
così professionale come stilistico, dell'arte egizia è in favore della
versione di Diodoro.

(J) Le misure sono prese sagli originali o su calchi puntando
il compasso sui punii indicati, rosi come procedono gli artisti
e coinè quindi può aver proceduto lo stesso Policleto. Come è
completamente fuori della realtà pratica il misurare le statue
antiche con unità di misura fìsse, sia moderne (Kalkmann, Prop.
des Ges., 53 beri. Winckelmpr. 1893), sia antiche (Winter, in
Jahrbuch II (1887), p. 223 sgg. ; Bonner studien, p. 148 sgg.)
 
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