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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 27.1921

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Taramelli, Antonio: Il ripostiglio dei bronzi nuragici di Monte Sa Idda di Decimoputzu (Cagliari)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12551#0021

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,'.)

(li un motivo che troviamo in embrione nei pugnali
cipriotti e nello spade che derivano da quei pugnali (*) ;
per gli incavi all'origine della lama ricorda una spada
ad antenne, data dalla necropeli arcaica di Este(2).
Per i richiami con i tipi cretesi vedasi n. 44.

43. (Inv. 36313). Frammento di robusta spada con
impugnatura piatta, a margine rilevato e centro ap-
piattito, chi' si allarga con (Ine alette ai lati, perforate
da Im i per i chiodi come il corpo della impugnatura ;
alla testa una grossa capocchia e traccio di un uncino
come nell'esemplare precedente, e sotto alle alette due

Fio. 37. Pio. 38.

restringimenti rettangolari brevi alla nascita della lama :
il frammento comprendente la lama e la guardia misura
m. 0,1.6, ma, si adatta ad un altro frammento di m. 0,11.
La lama ha la costola con due incisioni al centro e duo
altre incisioni ai margini (fig. 36). Por la forma del codolo
piatto si accosta alla spada di Alerona, data dal Colini
e da lui confrontata con altri esemplari in Italia, impor-
tati, o derivati, da modelli dell'ultima fase dell'età mi-
cenea (3).

44. (Inv. 36315). Questo frammento di spada con im-
pugnatura ricorda quello dato al n. 42. Ha le alette

(*) Montelius, Chnnoltxj. der bromem., p. 101, figg. 265-268,
p. 158, fig. 382; Dechelette, op. cit. II, p. 20. figg. 61-6.

(2) Alfonsi, Bull. cit. A. XXXVIII, p. 02, tav. IV, t.

(3) Colini, in Bull. cit. A. XXVI, p. 145. tav. Vili, 4.

Monumenti Antichi — Vol. XXVI.

34

triangolari all'estremità inferiore od un apice con bec-
cuccio sporgente alla testa : i margini dell'impugnatura
hanno un leggero allargamento al contro, con una costola
mediana che comincia a metà dell'impugnatura e si conti-
nua poi nella lama : la parto superiore dell'impugnatura
è traforata da un'ampia apertura, in basso ai due lati
della nervatura o dentro alle a lci te sono i fori simme-
tricamente disposti por '1 passaggio dei chiodi per fis-
sare il rivestimento dell'impugnatura. All'origine della
lama duo brevi restringimenti con margini rigidi, dopo
i quali proseguo la lama robusta con leggiero cordone
mediano segnato da due incisioni ; lunghezza conser-
vata m. 0,18 (fig. 37).

Fig. 39. Fio. 40.

Tarilo in questo esemplare che nel precedente n. 42
è evidente una certa analogia con la spada ad impugna-
tura piatta di Modica che l'Orsi riconduco a prototipi
della tarda dà micenea dati da Jalisos, da Corinto, e
dalle Ionie Una affinità con queste fu già segnalata
dal Montelius per le spada del periodo proto-etrusco I
della classificazione da lui data nella cronologia pre-
classica^). Una inspirazione lontana, meglio che una imi-
tazione, si può scorgere con lo spade della tomba detta del
tripode, o n. 14 della necropoli di Zapher Papoura, esplo-
rata a Cnosso dall'Evans (3). Queste spade sono dall'il-
lustratore di quella necropoli riferite al periodo da lui

(!) Orsi, in Bull, cit. A. XXVI, p. 176; Montelius, Bronzen?.
in Orient miti Griechenl. pp. 29, 34.

(*) Dechelette, op. cit. II, p. 636; Montelius, Preelassische
Chronòl, tav. X, 11.

(3) Evans, Prchistorie Tombs of Knossos, p. 43, fig. 390 ;
ci. figg. 58, G6, 94.

3

TI, RIPOSTIGLIO DEI BRONZI NURAGIOI DI MONTE SA IDDA
 
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