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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 27.1921

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Taramelli, Antonio: Il ripostiglio dei bronzi nuragici di Monte Sa Idda di Decimoputzu (Cagliari)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12551#0053

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tèmpi del nume Sardus pater, con La guida dei con-
sigli foderativi interi ribali, le schiatte sarde difesero
tenacemente e spesso vittoriosamente le loro libertà;
ma le spiaggie, i porti, le pianure feconde ciano per-
dute e la Sardegna, soffocata dalle spire di una ege-
monia marinara ed economica straniera, si avviava

Dopo i giorni dogli entusiasmi orientali del prof. Milani, nel 1909,
troppo leggermente disprezzati da coloro che non erano forse in
grado di apprezzarli, dopo i lavori del prof. Pettazzoni sulla Re-
ligione primitiva della Sardegna (1912), gli stndii sardi erano stati
abbandonali alle sole mie forze. È bene quindi, e confortante,
che una monte fervida, come è quella del collega Patroni, non
usa certo a lenooini ed a compiacenze di amicizia, abbia esami-
nati i risultati delle mie indagini e sopra queste iniziato la
costruzione ili nuovi edifici di ipotesi e di idee generali. In molti
punti il Patroni ha sforzato un poco la portata delle conclusioni:
in altri ha meno esattamente interpretato il mio pensiero; in altri
infine ha, io penso, precorso con soverchia foga i tempi, trasci-
nato dal suo grande ingegno ad enunciare in forma assiomatica
alcune idee ed alcune conclusioni a cui io pure sono giunto, ma

verso la soggezione generale. Il ripostiglio di Monte
Sa Idda non fu più ripreso c così giunse sino a noi a
darci qualche maggiore luce su quella semplice ed
austera civiltà.

A. Tarameli,!.

che non ho ancora avuto il coraggio di esporre, nell'attesa di
avere un pi fi largo suffragio di fatti sicuri e di materiali di scavi
indubbii e personalmente da me diretti. i punti di divario nella
interpretazione di alcuni particolari del fenomeno protostorico
sardo, e che io mi propongo di mettere in luce in opportuna
sede, non sono però tali da diminuire il valore delle principali
osservazioni da me fatte, sull'uso e sulla distribuione dei nuraghi,
e sul carattere protostorico e religioso dei tempii a pozzo e dei
ripostigli di suppellettili votive raccolti presso ad essi, come anche
sul carattere dei recinti circolari, muniti di sedili, che giudicai
luoghi di riunione di capi. Su questi risultati, anche per l'egregio
Patroni, non v'ò il minimo dubbio e gli sono grato di averlo tanto
chiaramente riconosciuto.

il ripostiglio dei Bronzi nuraGici di monte sa idda

Monumenti Antichi — Vou XXVII

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