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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 27.1921

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Galli, Edoardo: Fidia in Etruria
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https://doi.org/10.11588/diglit.12551#0133

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FIDIA IN ETRTJRIA

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= l'Alba) cerca di trattenere un giovane cacciatore (il
mitico e bellissimo Kephalos), che ha fretta di allon-
tanarsi, preceduto dal cane. La clamide ed il petaso
che gli pende dietro la nuca, sono segni del lungo viag-
gio da lui intrapreso. - Ma fermiamoci alla quadriga
di Apollo. Così dovette apparire alla mente di Fidia
il carro lucifero, col quale egli segnò l'inizio del meravi-

di Midia al British Museum, e già lanciata alla corsa
per trasportare lontano Polluce ed Helera, una delle
Lcucippidi (1). Il cocchio leggero, trascinato dai quattro
ardenti puledri, sorpassa quasi a volo non su una strada,
ma sopra un terreno ideale indicato dalle solite ondu-
lazioni di linee (fig. 8). Abbiamo nel puro disegno di
questo particolare, che qui riproduco, uno dei più efficaci

Fig. 8. — la quadriga di Polluce od Helera sull'hydria'di Midia
al Museo Britannico.

glioso quadro della nascita di Athena; ma fu costretto
ad amputarlo, per le esigenze dello spazio angolare;
seguendo del resto un procedimento suggerito da quella
stessa arte pittorica, nel cui ambito furono create le
quadrighe di questo tipo. Sarebbe qui lungo e fuor di
luogo enumerare non dico i monumenti, ma le sole
serie monumentali in cui tali quadrighe d'origine pit-
torica, del periodo polignoteo, diventano un elemento
stilizzato, persino nelle produzioni industriali.

Per rimanere sempre nel ciclo di quell'arte che nu-
trì profondamente l'ingegno di Fidia, e per avvalorare
quanto ho già premesso circa l'influenza attica sul-
l'Etruria, che diviene depositaria di schietti princip"
artistici polignotci, credo opportuno di esibire qui due
esempi, l'uno tolto dall'arte genuina greca, l'altro da
un insigne monumento etrusco dipinto. Trattasi, nel
primo caso, della quadriga di sinistra dipinta sull'hydria

Monumenti Antichi — Voi.. X.W1I.

e diretti riflessi delle grandi pitture attiche scomparse
per sempre. Ma gli echi artistici di simili creazioni
giunsero sino ai più lontani paesi toccati dall'ellenismo,
e concorrono ad integrare - a grandi linee - ciò che
il tempo distrusse.

Se noi poniamo a riscontro con la riportata quadriga
di Midia, una di quelle montate dalle Amazzoni sul
celebre sarcofago tarquiniese, d'alabastro dipinto del
j^ec. IV av. Or., ora conservato al Museo Archeologico
di Firenze, che pure qui esibisco come secondo esempio
(fig. 9), ci accorgiamo subito che entrambe dipendono
da un medesimo stile e modello, nonostante le collane
di falere di carattere etrusco che adornano i cavalli di-

(x) Ofr. Furtwangler-Reichhold, Griech. Vasenmal., pag. 38,
tavv. 8-'J.

La nostra fig. 8 è tratta dalla riproduzione del Furtwangler.

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