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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 27.1921

DOI Artikel:
Minto, Antonio: Le terme romane di Massaciuccoli
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https://doi.org/10.11588/diglit.12551#0244

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411

LE TERME ROMANE DI MASSACIUCCOLI

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di antica costruzione rimaneva allo scoperto ; però vec-
chi popolani ricordavano alcune fondazioni di muri,
comparse in sterri passati sul piazzale della chiesa
e nei lavori più recenti di ampliamento della medesima.

Nell'area del piazzale, praticate delle trincee di
scavo sino allo strato roccioso, non tardarono a com-
parire fondazioni di antichi muri di sostruzione, costi-
tuiti da pietre informi e frammenti di mattoni colle-
gati con cemento. Alcuni di questi muri, similmente
costrutti, ma di diverse dimensioni, dovevano in origine
servire a proteggere le fiancate della terrazza ; presen-
tano infatti esternamente dei pilastri con funzione di
contrafforti, equidistanti fra loro, di uno spessore
proporzionato, lievemente maggiore rispetto a quello
dei muri rispettivi. Il muro del piano sud della ter-
razza, che accenna a prolungarsi sotto la chiesa, per
la struttura, per la direzione e per la corrispondenza
nelle proporzioni, anche degli stessi contrafforti, sem-
bra collegarsi con il muro che limita la terrazza sul lato
di ponente, il quale alla sua volta si trova in relazione
con le altre costruzioni delle terme, come vedremo
in appresso. Considerando questa speciale disposi-
zione e struttura dei muri che ricingono la terrazza, e
tenendo presente l'ubicazione di essa rispetto alle
terme, si affaccia subito spontanea l'ipotesi che fosse
quivi collocato il castellimi, cioè il serbatoio generale,
dal quale le acque, raccolte dalle fonti vicine, per
mezzo di speciali condutture, dovevano discendere nei
serbatoi e nei bacini delle terme sottostanti.

Un altro muro, provvisto di contrafforti esterni,
similmente costrutto come i precedenti, si trova sulla
fiancata settentrionale della terrazza ; ma questo è
in relazione con una costruzione absidata, della quale
si conserva la sola ossatura, di un conglomerato in
calcestruzzo, distribuito in strati di diverso spessore,
distinti da quattro liste interposte, orizzontali e pa-
rallele, di muro regolare a tre o cinque corsi di mat-
toni, che servono a rinsaldare lo scheletro della co-
struzione. Sulla faccia esterna, nelle liste di muro
regolare, si aprono altrettanti ordini di condutture
sotterranee per acqua, a sezione quadrangolare, co-
strutte con lateres piatti (*). Il numero, la distribu-

(J) Il primo ordine di condutture si trova a m. 0,78 dalla
risega del basamento della costruzione ; le condutture distano
fra loro m. 2,30, e si presentano in sezione alte m. 0,17 e larghe
m. 0,16. Nel secondo ordine, soprastante al primo di m. 1,18,

zionc e le proporzioni di tali condutture variano da
un ordine all'altro.

Ciò che rimane fa pensare ad un ninfeo, alimen-
tato dal castellimi, con piccole cascatelle d'acqua.
Alla base, per il forte declivio del terreno, e per gli
sterri compiuti in passato nell'impianto dell olivete
sottostante, è scomparsa qualsiasi traccia della co-
struzione.

Sul lato di ponente, nel ripiano a gradino inter-
medio fra le due terrazze, si scorgono le vestigia di
una costruzione che riuniva il castellimi all'edificio
delle terme.

Esaminiamo ciò che è possibile di identificare in
tali vestigia. Di fronte al muro che limita a ponente
la terrazza del castellimi, alla distanza di m. 2,70, si
trova un altro muro parallelo a questo, dello spessore
di m. 0,60, pure costrutto con pietre informi e pezzi
di mattone cementati con calce. Detti muri, che hanno
subito una leggera inclinazione verso il ripiano, in
causa della pressione esercitata dalle acque, servivano
di sostegno ad una costruzione rettangolare, con pa-
vimento in calcestruzzo (spess. m. 0,30), situata sul
limite della terrazza superiore del castellimi, come corpo
avanzato sullo stesso piano, e di prospetto al sotto-
stante edificio delle terme. Il muro più esterno ha le
sue fondazioni nel ripiano a gradino interposto fra le
due terrazze, e serve di fondo, verso il lato di levante,
alla costruzione di pianta rettangolare (lungh.m. 24,80 ;
largh. m. 4,60), che occupa quasi interamente l'area
di tale ripiano. Questo muro di fondo presenta, nella
parte anteriore, dei pilastri sporgenti (m.O ,48), distri-
buiti ad uguale distanza in modo da formare nove
vani negli spazi intermedi. Il vano centrale si trova
in perfetta corrispondenza con l'apertura a piano in
declivio, praticata nel muro orientale dell'edificio delle
terme, e tale apertura metteva, come Vedremo a suo
luogo, nella sottostante vasca del frigidarium. In que-
sta parte centrale del ripiano, dove si sono scoperti
i resti di un muro di sostruzione leggermente absidato,

le condutture, di proporzioni minori (alt. ni. 0,15 per 0,15), sono
in numero maggiore, e distailo l'ima dall'altra ni. 0,70. Il terzo
ordine, a in. 0,75 dal precedente, presenta le condutture delle
medesime dimensioni, distribuite ad uguale distanza ; simil-
mente costrutto è il quarto ordine, sovrapposto di m. 0,70 al
terzo. In questi tre ordini superiori le condutture risultano
a disposizione alternata fra loro.
 
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