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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 28.1922

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Della Corte, Matteo: Groma
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https://doi.org/10.11588/diglit.12555#0009

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GBOM A

È ai progrediti sistemi di ricerca, da tempo inaugu-
rati negli scavi di Pompei, ma che ormai da un de-
cennio vengono spinti alla loro più alta efficienza sotto
la illuminata direzione del prof. Vittorio Spinazzola, per
circondare delle dovute cure anche i così detti « fram-
menti insignificanti e trascurabili », che la scienza ar-
cheologica deve, allato agli splendidi risultati nel campo
dei restauri e della sistemazione degli scavi che costi-
tuiscono l'incanto e l'ammirazione di chi visita la zona
della città recentemente dissotterrata, una scoperta,
ira le altre, di grande importanza nel campo di quei
« piccoli bronzi » che, mentre formano una delle raccolte
più uniche che rare del glorioso Museo Nazionale di
Napoli, sono insieme il meraviglioso prodotto quoti-
diano di questi r. scavi di Pompei, che ne sono la quasi
esclusiva, inesauribile miniera.

Con questa scoperta si perviene ad una compiuta
conoscenza della groma, cioè dello strumento col quale
eseguivansi presso i Romani le solenni limitazioni
inaugurali e le comuni misuiazioni agrarie ; ed io devo
l'onore di occuparmi di un argomento di tanta impor-
tanza al favore di due uomini solleciti di ogni progresso
scientifico nel campo dell'archeologia: all'on. prof.
Felice Barnabei, al prof. Vittorio Spinazzola. Ad
entrambi mi son fatto un pregio di esporre il disegno
del mio studio ; ed essi, convinti del segnalato interesse
offerto dall'argomento, e decisi a farne subito diffon-
dere la conoscenza, concorrono alla migliore e più
degna riuscita dell'impresa, offrendo l'uno l'onorifico

patronato perchè la pubblicazione abbia luogo nel-
l'ambita sede di questi « Monumenti », e l'altro, col
permesso di divulgare una scoperta relativa ai « nuovi
scavi », il consenso allo studio diretto così dei bronzi
pompeiani (già trasportati al Museo Nazionale di Na-
poli), come di alcuni speciali monumenti, particolar-
mente utili alla ricerca, conservati a Roma e ad Ivrea,
e il dono, infine, delle fotografìe e dei disegni neces-
sari!.'Sciolgo . il mio debito di viva gratitudine, col
ringraziare pubblicamente i benevoli patroni di questo
mio lavoro.

I.

Dottrine intorno alla Groma,
dalle prime edizioni dei Gromatici
fino all'anno 1887.

Fin dal sec. XVII istituirono i dotti le prime inda-
gini per intendere e rappresentarsi come fosse fatta la
groma, cioè lo « squadro agrimensorio » dei romani,
ponendo a base delle loro ricerche l'unico mezzo di
studio allora a disposizione, le testimonianze letterarie,
cioè i testi dei gromatici, e, in relazione con quelli,
un caratteristico luogo di Igino, De munii, cast., ed una
generica ed imprecisa definizione di Festo. Senza fare pur
un passo avanti, tali indagini restano allo stato di vago
tentativo e valicano il successivo secolo, non essendo
frattanto intervenuto alcun lume esteriore che valesse
 
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