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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 28.1922

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Levi, Alda: L' Iside barberini
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https://doi.org/10.11588/diglit.12555#0092

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1G5

L'ISIDE BARBERmi

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permette di intravedere sotto l'abito le forme, che do-
vevano essere però molli e giovanili, come appare da
quanto è scoperto e dai floridi riccioli clic (piasi arieggia-
no, nella parte retrostante, al tipo delle Corai arcaiche.

colo appartiene una pittura di Ercolano, con scena
di culto isiaco, ora nel Museo Nazionale di Napoli,
nella quale si vede una sacerdotessa isiaca con ampia
palla contabulata, che gira attorno al corpo, come

v-,i v.i n agrippina Monur. metAvmotMAtm* m nero?

itti falesia Harbcriiù

Fio. 6.

Servono a fissare l'epoca a cui l'Iside Barberini ap-
partiene, oltre le considerazioni stilistiche, il fatto che
il culto isiaco si affermò a Roma nella seconda metà
del T secolo, e la palla conlabulala che la statua porta,
come gli altri monumenti ad essa affini per questo
particolare.

L'esempio più antico di falla contabulata è dato
dal rilievo del Museo delle Terme, che viene attribuito
ai primi decenni del secolo primo. Pure al primo se-

quella della nostra statua, e che qui riproduco alla
fig. 8 C1).

Del secondo secolo sono la statuetta di sacerdo-
tessa del Vaticano e il rilievo di Galatea, il quale reca
ancora sulla fascia le stelle e la luna di cui parla Apu-
leio, che con tutta probabilità erano dipinte anche

(') Daremberg Dict., Isis, fig. 4102 ; Pitture d'Ercolano, II,
60, p.-821; Helbig WandgemSMe 1111; Guida Ruesch 1346.
 
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